Sempre più spesso si sente parlare, grazie ai media (Tv, giornali, Internet), degli impatti negativi sul pianeta causati dall'uomo: impatti su biodiversità, atmosfera, oceani, acqua, territorio e suolo. Ciò ha condotto verso un degrado ambientale, in alcuni casi grave e irreversibile; ha avuto inoltre un impatto negativo anche sulla salute umana. Vi sono fattori come l'aumento demografico, l'espansione delle attività economiche in territori finora intatti e il cambiamento climatico che fanno sì che il pianeta vada sempre più deteriorandosi. Constatando, inoltre, che la sopravvivenza degli ecosistemi è basata sulla biodiversità e che il numero di specie sulla Terra è in costante e preoccupante diminuzione, ho voluto indagare quale potesse essere una possibile e miglior condotta da parte nostra, nei confronti del benessere del pianeta. Attraverso un'indagine riguardante il significato di turismo responsabile e sostenibile, si va a comprendere come esso possa apportare reali benefici a differenza del turismo di massa. Nel primo capitolo viene presentata la nascita di un turismo sostenibile e responsabile che cerca di porsi in contrapposizione al più negativo turismo di massa, il quale può portare a effetti sfavorevoli come la deturpazione del paesaggio, la scomparsa di alcune specie animali e vegetali, l'aumento dell'inquinamento e dei prezzi ecc. Si va, inoltre, ad indagare sulle possibili tipologie di turismo alternativo e sui principali attori del turismo sostenibile, AITR e ATR. Nel secondo capitolo, viene presa in esame una particolare tipologia di turismo alternativo, conosciuta con il nome di “ecoturismo”, se ne descrive la nascita e i possibili comportamenti che un ecoturista può condurre al fine di non deteriorare i luoghi visitati, bensì portare beneficio all'ambiente e alle comunità presenti nell'area in questione. Si analizzano, in seguito, i possibili mezzi di trasporto ecologici, i quali vanno a sostituirsi al decisamente più inquinante spostamento in aereo, e le strutture ecoturistiche etichettate con il marchio Ecolabel. Nel terzo capitolo, invece, si pone la “lente di ingrandimento” su tre realtà ecoturistiche presenti nella Foresta Amazzonica: la prima è la Riserva XixuaùXiparina estesa per 200mila ettari tra l'Amazzonia e il Roraima; la seconda è la Comunità Nativa Ese'Eja localizzata in Perù; la terza è la Riserva Ecologica Kapawi situata in Ecuador.
Dal Turismo Sostenibile alle realtà ecoturistiche nella Foresta Amazzonica
FICO, SIMONA
2018/2019
Abstract
Sempre più spesso si sente parlare, grazie ai media (Tv, giornali, Internet), degli impatti negativi sul pianeta causati dall'uomo: impatti su biodiversità, atmosfera, oceani, acqua, territorio e suolo. Ciò ha condotto verso un degrado ambientale, in alcuni casi grave e irreversibile; ha avuto inoltre un impatto negativo anche sulla salute umana. Vi sono fattori come l'aumento demografico, l'espansione delle attività economiche in territori finora intatti e il cambiamento climatico che fanno sì che il pianeta vada sempre più deteriorandosi. Constatando, inoltre, che la sopravvivenza degli ecosistemi è basata sulla biodiversità e che il numero di specie sulla Terra è in costante e preoccupante diminuzione, ho voluto indagare quale potesse essere una possibile e miglior condotta da parte nostra, nei confronti del benessere del pianeta. Attraverso un'indagine riguardante il significato di turismo responsabile e sostenibile, si va a comprendere come esso possa apportare reali benefici a differenza del turismo di massa. Nel primo capitolo viene presentata la nascita di un turismo sostenibile e responsabile che cerca di porsi in contrapposizione al più negativo turismo di massa, il quale può portare a effetti sfavorevoli come la deturpazione del paesaggio, la scomparsa di alcune specie animali e vegetali, l'aumento dell'inquinamento e dei prezzi ecc. Si va, inoltre, ad indagare sulle possibili tipologie di turismo alternativo e sui principali attori del turismo sostenibile, AITR e ATR. Nel secondo capitolo, viene presa in esame una particolare tipologia di turismo alternativo, conosciuta con il nome di “ecoturismo”, se ne descrive la nascita e i possibili comportamenti che un ecoturista può condurre al fine di non deteriorare i luoghi visitati, bensì portare beneficio all'ambiente e alle comunità presenti nell'area in questione. Si analizzano, in seguito, i possibili mezzi di trasporto ecologici, i quali vanno a sostituirsi al decisamente più inquinante spostamento in aereo, e le strutture ecoturistiche etichettate con il marchio Ecolabel. Nel terzo capitolo, invece, si pone la “lente di ingrandimento” su tre realtà ecoturistiche presenti nella Foresta Amazzonica: la prima è la Riserva XixuaùXiparina estesa per 200mila ettari tra l'Amazzonia e il Roraima; la seconda è la Comunità Nativa Ese'Eja localizzata in Perù; la terza è la Riserva Ecologica Kapawi situata in Ecuador.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/149037