Abstract L’obiettivo di questo studio consiste nell’approfondire l’utilizzo e l’efficacia della macchina isoineziale (ISN) nei contesti sportivi e riabilitatori. La sua peculiarità è quella di agire su un tipo di contrazione, quella eccentrica, che negli ultimi anni ha suscitato sempre più l’interesse della comunità scientifica. Negli anni precedenti, infatti, si è preferito concentrarsi sulle altre due contrazioni, quella isometrica e concentrica, poiché quella eccentrica si pensava potesse provocare inevitabilmente lesioni muscolari. Tuttavia, gli studi più recenti hanno dimostrato la validità di quest’ultima in termini di prestazioni sportive, di riabilitazione e di prevenzione. Nel primo capitolo si intende analizzare il processo evolutivo del dispositivo ISN a partire dalle sue origini che risalgono intorno alla fine del Settecento, fino all’avvento del progresso tecnologico che ha permesso alla macchina di affermarsi come una valida alternativa agli allenamenti tradizionali. Attualmente, nonostante ci siano ancora pareri discordanti sulla validità del dispositivo, una parte degli studiosi continua a sostenere la ricerca per dimostrarne la potenzialità. Il secondo capitolo si concentra sulla macchina in sé. Inizialmente andranno sviscerati i meccanismi veri e propri che compongono la macchina e le varie forme che tipicamente assume. Verrà in seguito ripercorsa la storia della contrazione eccentrica con i primi studi condotti ad inizio Novecento, fino agli studi più recenti che denotano ancora molte incertezze e teorie sul funzionamento di questo tipo di contrazione. Inoltre, si sviscereranno le conoscenze a livello molecolare legate alla contrazione eccentrica rispetto al muscolo, andando ad affrontare teorie come la funzione della titina come “molla” muscolare e a sfatare miti, ormai radicati nel pensiero popolare scientifico. Infine, si affronteranno gli utilizzi della contrazione eccentrica nei vari ambiti (medico, sportivo, riabilitativo). Il terzo capitolo propone lo studio di alcune capacità condizionali con cui la macchina ISN si sposa efficacemente, ovvero la forza e la potenza. Prima però, si affronta il fenomeno del PAPE. Per quanto riguarda le due capacità condizionali, si è notato come i protocolli ISN siano molto efficaci nello sviluppo in termini di forza e potenza. Questi dati si traducono sia in applicazioni sportive, sia in trattamenti legati alla sfera riabilitativa. Infine, il quarto ed ultimo capitolo è diviso in due parti distinte. nella prima frazione si propone l’analisi sull’applicazione della tecnologia ISN su alcuni sport di squadra: Calcio, pallavolo e basket. L’intento dello studio è quello di dare delle applicazioni pratiche sulla funzionalità dei dispositivi ISN nella quotidianità di una stagione sportiva, andando a mettere l’accento sui miglioramenti e le capacità che questo protocollo di allenamento può offrire. Invece, la seconda ed ultima parte del capitolo, propone lo studio legato alla parte riabilitativa e preventiva in cui il dispositivo ISN può essere utilizzato. In particolare, si analizzeranno le modalità di prevenzione legate al più diffuso degli infortuni muscolari negli sport che è la lesione degli hamstrings (LH); dopodiché si affronteranno le ragioni per cui, l’utilizzo di macchinari ISN siano efficaci contro le tendinopatie, in particolar modo quella rotulea; infine, si affronterà il tema della sarcopenia e come la macchina ISN agisca per contrastare questa condizione.
Macchina isoinerziale
CRISTOFARO, DANIELE
2022/2023
Abstract
Abstract L’obiettivo di questo studio consiste nell’approfondire l’utilizzo e l’efficacia della macchina isoineziale (ISN) nei contesti sportivi e riabilitatori. La sua peculiarità è quella di agire su un tipo di contrazione, quella eccentrica, che negli ultimi anni ha suscitato sempre più l’interesse della comunità scientifica. Negli anni precedenti, infatti, si è preferito concentrarsi sulle altre due contrazioni, quella isometrica e concentrica, poiché quella eccentrica si pensava potesse provocare inevitabilmente lesioni muscolari. Tuttavia, gli studi più recenti hanno dimostrato la validità di quest’ultima in termini di prestazioni sportive, di riabilitazione e di prevenzione. Nel primo capitolo si intende analizzare il processo evolutivo del dispositivo ISN a partire dalle sue origini che risalgono intorno alla fine del Settecento, fino all’avvento del progresso tecnologico che ha permesso alla macchina di affermarsi come una valida alternativa agli allenamenti tradizionali. Attualmente, nonostante ci siano ancora pareri discordanti sulla validità del dispositivo, una parte degli studiosi continua a sostenere la ricerca per dimostrarne la potenzialità. Il secondo capitolo si concentra sulla macchina in sé. Inizialmente andranno sviscerati i meccanismi veri e propri che compongono la macchina e le varie forme che tipicamente assume. Verrà in seguito ripercorsa la storia della contrazione eccentrica con i primi studi condotti ad inizio Novecento, fino agli studi più recenti che denotano ancora molte incertezze e teorie sul funzionamento di questo tipo di contrazione. Inoltre, si sviscereranno le conoscenze a livello molecolare legate alla contrazione eccentrica rispetto al muscolo, andando ad affrontare teorie come la funzione della titina come “molla” muscolare e a sfatare miti, ormai radicati nel pensiero popolare scientifico. Infine, si affronteranno gli utilizzi della contrazione eccentrica nei vari ambiti (medico, sportivo, riabilitativo). Il terzo capitolo propone lo studio di alcune capacità condizionali con cui la macchina ISN si sposa efficacemente, ovvero la forza e la potenza. Prima però, si affronta il fenomeno del PAPE. Per quanto riguarda le due capacità condizionali, si è notato come i protocolli ISN siano molto efficaci nello sviluppo in termini di forza e potenza. Questi dati si traducono sia in applicazioni sportive, sia in trattamenti legati alla sfera riabilitativa. Infine, il quarto ed ultimo capitolo è diviso in due parti distinte. nella prima frazione si propone l’analisi sull’applicazione della tecnologia ISN su alcuni sport di squadra: Calcio, pallavolo e basket. L’intento dello studio è quello di dare delle applicazioni pratiche sulla funzionalità dei dispositivi ISN nella quotidianità di una stagione sportiva, andando a mettere l’accento sui miglioramenti e le capacità che questo protocollo di allenamento può offrire. Invece, la seconda ed ultima parte del capitolo, propone lo studio legato alla parte riabilitativa e preventiva in cui il dispositivo ISN può essere utilizzato. In particolare, si analizzeranno le modalità di prevenzione legate al più diffuso degli infortuni muscolari negli sport che è la lesione degli hamstrings (LH); dopodiché si affronteranno le ragioni per cui, l’utilizzo di macchinari ISN siano efficaci contro le tendinopatie, in particolar modo quella rotulea; infine, si affronterà il tema della sarcopenia e come la macchina ISN agisca per contrastare questa condizione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/148940