In 2022, French films accounted for 61 million admissions in France, 6.5 times more than the 9.4 million admissions generated by Italian films in Italy. In a significant detail, French films accounted for 41.1% of total admissions in France, while in Italy the same proportion was 21.2%. France and Italy have always been two great film nations with similar levels of population. Why then this discrepancy? How can it be explained? This essay will attempt to find some answers through a comparative analysis of public support for cinema in France and Italy. The research will focus on the relationship between the nation-state and the cinema. The special nature of this link stems from the inherent specificity of cinema: its symbolic value and its industrial and economic constraints. The institutional consideration of the cinema will influence the action and the political and ideological choices made by States to protect their national cinematography. Accelerated and reinforced by the phenomenon of globalisation, competition from American cinema, television and digital platforms is threatening French and Italian cinematography. This vulnerability and the relative decline of the film industry is a challenge for governments that are concerned about the sustainability of their national film industry. How do they organise their support? How reactive and adaptable are they? It would seem that France, in its history with the cinema, was quick to claim the defence of a cultural exception, and thus presents a stable and relatively autonomous support system, perhaps more able to support the cinema in its troubled times. In contrast, the Italian system has undergone a succession of reforms, most recently in 2016, and seems less responsive, more hesitant, and ultimately less stable and effective. In order to provide the most comprehensive and detailed reflection possible, the analysis will consider several approaches: a theoretical and historical chapter, a second empirical and a final chapter focus on current institutional and legislative side.

Nel 2022, i film francesi hanno totalizzato 61 milioni di presenze in Francia (CNC), 6,5 volte di più rispetto ai 9,4 milioni di presenze generate dai film italiani in Italia (Cinetel). Dettaglio significativo, i film francesi rappresentano il 41,1% delle presenze totali in Francia, mentre, in Italia, la stessa percentuale è del 21,2%. Francia e Italia sono da sempre due grandi nazioni del cinema, con livelli simili di popolazione. Perché questa disparità? Come si può spiegare? Questa tesi cerca di trovare delle risposte svolgendo un'analisi comparativa del sostegno pubblico al cinema in Francia e in Italia. Interrogarsi sul legame tra lo Stato nazionale e il cinema sarà al centro di questa ricerca. La particolarità di questo legame deriva dalla specificità intrinseca del cinema: il suo valore simbolico e i suoi vincoli industriali ed economici. Dalla considerazione istituzionale del cinema dipenderanno le azioni e le scelte politiche e ideologiche degli Stati a tutela della propria cinematografia nazionale. Accelerata e rafforzata dalla globalizzazione, la concorrenza del cinema americano, della televisione e delle piattaforme digitali minaccia l'industria cinematografica francese e italiana. Questa vulnerabilità e il relativo declino notato rappresentano una sfida per gli Stati che intendono garantire la sostenibilità del proprio cinema nazionale. Come organizzano il loro sostegno? In che misura sono reattivi e adattabili? Sembrerebbe che la Francia, nella sua storia con il cinema, abbia rivendicato rapidamente la difesa di un'eccezione culturale e presenti oggi un sistema di sostegno stabile e relativamente autonomo in grado di accompagnare il cinema e le sue sfide. Il sistema italiano, invece, è stato sottoposto a una serie di riforme, l'ultima significativa risale al 2016. Il sostegno italiano sembra meno reattivo, più esitante, in definitiva meno stabile ed efficace. Al fine di fornire una riflessione completa e dettagliata, l’analisi segue diversi approcci: un capitolo teorico e storico, un secondo empirico e un ultimo istituzionale e legislativo.

Analisi comparativa del sostegno pubblico al cinema in Italia e in Francia

GIRARD, BETTINA SYMI AURÉLIE
2022/2023

Abstract

Nel 2022, i film francesi hanno totalizzato 61 milioni di presenze in Francia (CNC), 6,5 volte di più rispetto ai 9,4 milioni di presenze generate dai film italiani in Italia (Cinetel). Dettaglio significativo, i film francesi rappresentano il 41,1% delle presenze totali in Francia, mentre, in Italia, la stessa percentuale è del 21,2%. Francia e Italia sono da sempre due grandi nazioni del cinema, con livelli simili di popolazione. Perché questa disparità? Come si può spiegare? Questa tesi cerca di trovare delle risposte svolgendo un'analisi comparativa del sostegno pubblico al cinema in Francia e in Italia. Interrogarsi sul legame tra lo Stato nazionale e il cinema sarà al centro di questa ricerca. La particolarità di questo legame deriva dalla specificità intrinseca del cinema: il suo valore simbolico e i suoi vincoli industriali ed economici. Dalla considerazione istituzionale del cinema dipenderanno le azioni e le scelte politiche e ideologiche degli Stati a tutela della propria cinematografia nazionale. Accelerata e rafforzata dalla globalizzazione, la concorrenza del cinema americano, della televisione e delle piattaforme digitali minaccia l'industria cinematografica francese e italiana. Questa vulnerabilità e il relativo declino notato rappresentano una sfida per gli Stati che intendono garantire la sostenibilità del proprio cinema nazionale. Come organizzano il loro sostegno? In che misura sono reattivi e adattabili? Sembrerebbe che la Francia, nella sua storia con il cinema, abbia rivendicato rapidamente la difesa di un'eccezione culturale e presenti oggi un sistema di sostegno stabile e relativamente autonomo in grado di accompagnare il cinema e le sue sfide. Il sistema italiano, invece, è stato sottoposto a una serie di riforme, l'ultima significativa risale al 2016. Il sostegno italiano sembra meno reattivo, più esitante, in definitiva meno stabile ed efficace. Al fine di fornire una riflessione completa e dettagliata, l’analisi segue diversi approcci: un capitolo teorico e storico, un secondo empirico e un ultimo istituzionale e legislativo.
ITA
In 2022, French films accounted for 61 million admissions in France, 6.5 times more than the 9.4 million admissions generated by Italian films in Italy. In a significant detail, French films accounted for 41.1% of total admissions in France, while in Italy the same proportion was 21.2%. France and Italy have always been two great film nations with similar levels of population. Why then this discrepancy? How can it be explained? This essay will attempt to find some answers through a comparative analysis of public support for cinema in France and Italy. The research will focus on the relationship between the nation-state and the cinema. The special nature of this link stems from the inherent specificity of cinema: its symbolic value and its industrial and economic constraints. The institutional consideration of the cinema will influence the action and the political and ideological choices made by States to protect their national cinematography. Accelerated and reinforced by the phenomenon of globalisation, competition from American cinema, television and digital platforms is threatening French and Italian cinematography. This vulnerability and the relative decline of the film industry is a challenge for governments that are concerned about the sustainability of their national film industry. How do they organise their support? How reactive and adaptable are they? It would seem that France, in its history with the cinema, was quick to claim the defence of a cultural exception, and thus presents a stable and relatively autonomous support system, perhaps more able to support the cinema in its troubled times. In contrast, the Italian system has undergone a succession of reforms, most recently in 2016, and seems less responsive, more hesitant, and ultimately less stable and effective. In order to provide the most comprehensive and detailed reflection possible, the analysis will consider several approaches: a theoretical and historical chapter, a second empirical and a final chapter focus on current institutional and legislative side.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/148843