Although Polish-English writer Joseph Conrad is primarily deemed as an author depicting colonial and imperial themes, his contribution to the development of Modernism can actually be regarded as conspicuous. In his 1907 novel The Secret Agent, several narrative techniques and plot features can be identified as anticipating facets that are commonly attributed to Modernist literary works. This thesis is going to investigate a number of the aforementioned aspects, focussing on their textual depiction and their extratextual source; for example, societal development at the turn of the 20th century. The first feature that is going to be analysed is the crisis of the conventional notions of time and space, and the subsequent questioning of their objectivity and rationality, which in Conrad’s novel is conveyed through the manipulation of narrative time and the discrepancy occurring between the rational and discrete time of the clock and the chaotic and subjective one perceived by the characters populating its plot. Afterwards, the focus is going to be shifted to gender roles subversion and to the developing role of women in the early twentieth century, with regard to the figure of Winnie Verloc as an archetype of the transitional woman of the early 1900s. Thirdly, the questioning of the separation between law enforcement and criminals – hence, between good and evil – is going to be analysed considering the modern crisis of past certainties and feeling of security, which Conrad depicted through the subversion of conventional features of crime fiction. Lastly, the modern interest in the diverse is going to be investigated through the figure of Stevie, ironically conveying the moral centre of the novel, despite the fact that he is described and acts as a mad person.
Sebbene lo scrittore anglo-polacco Joseph Conrad sia principalmente riconosciuto come autore di tematiche coloniali e imperialiste, il suo contributo allo sviluppo del Modernismo può essere considerato ragguardevole. Nel suo romanzo del 1907 L’Agente Segreto è presente un buon numero di tecniche narrative e aspetti contenutistici che anticipano caratteristiche comunemente riconosciute alle opere letterarie moderniste. Questa tesi tratterà alcune delle suddette tematiche, focalizzandosi sulla rappresentazione testuale e sulla fonte extra-testuale delle stesse, ovvero sugli sviluppi della società all’inizio del XX secolo. La prima ad essere analizzata sarà la crisi delle nozioni tradizionali di tempo e spazio e la conseguente messa in discussione della loro oggettività e razionalità; aspetto che nel romanzo di Conrad è espresso attraverso la manipolazione del tempo narrativo e attraverso la discrepanza fra il tempo razionale e discreto misurato dagli orologi e quello caotico e soggettivo percepito dai personaggi che ne popolano la trama. In seguito, l’attenzione si sposterà sul sovvertimento delle convenzioni di genere e sul ruolo femminile, in divenire all’epoca, con riferimento alla figura di Winnie Verloc, archetipo della donna di inizio Novecento il cui ruolo cominciava a mutare. In terza istanza, la messa in discussione della separazione fra forze dell’ordine e criminali, e quindi fra bene e male, sarà analizzata in luce della crisi delle certezze passate e del senso di sicurezza che ebbe luogo in questo periodo, rappresentata da Conrad attraverso il rovesciamento delle caratteristiche tradizionali del giallo. Da ultimo, l’interesse della modernità per il diverso sarà trattato con riferimento alla figura di Stevie, che, sebbene sia descritto e agisca come uno squilibrato, rappresenta ironicamente il centro morale del romanzo.
Narrazione rivoluzionaria in The Secret Agent di Joseph Conrad
GIORDANA, MARIANNA
2022/2023
Abstract
Sebbene lo scrittore anglo-polacco Joseph Conrad sia principalmente riconosciuto come autore di tematiche coloniali e imperialiste, il suo contributo allo sviluppo del Modernismo può essere considerato ragguardevole. Nel suo romanzo del 1907 L’Agente Segreto è presente un buon numero di tecniche narrative e aspetti contenutistici che anticipano caratteristiche comunemente riconosciute alle opere letterarie moderniste. Questa tesi tratterà alcune delle suddette tematiche, focalizzandosi sulla rappresentazione testuale e sulla fonte extra-testuale delle stesse, ovvero sugli sviluppi della società all’inizio del XX secolo. La prima ad essere analizzata sarà la crisi delle nozioni tradizionali di tempo e spazio e la conseguente messa in discussione della loro oggettività e razionalità; aspetto che nel romanzo di Conrad è espresso attraverso la manipolazione del tempo narrativo e attraverso la discrepanza fra il tempo razionale e discreto misurato dagli orologi e quello caotico e soggettivo percepito dai personaggi che ne popolano la trama. In seguito, l’attenzione si sposterà sul sovvertimento delle convenzioni di genere e sul ruolo femminile, in divenire all’epoca, con riferimento alla figura di Winnie Verloc, archetipo della donna di inizio Novecento il cui ruolo cominciava a mutare. In terza istanza, la messa in discussione della separazione fra forze dell’ordine e criminali, e quindi fra bene e male, sarà analizzata in luce della crisi delle certezze passate e del senso di sicurezza che ebbe luogo in questo periodo, rappresentata da Conrad attraverso il rovesciamento delle caratteristiche tradizionali del giallo. Da ultimo, l’interesse della modernità per il diverso sarà trattato con riferimento alla figura di Stevie, che, sebbene sia descritto e agisca come uno squilibrato, rappresenta ironicamente il centro morale del romanzo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/148722