Masculine-feminine dualism has led to a hierarchical opposition between the masculine experience, repository of the active spirit, creative energy and rationality, and the feminine experience identified with passivity and bodily instinctuality. Such conceptual organization would underlie the assumption of the body as the fundamental yardstick of a woman's worth. Since ancient times, female beauty has been evaluated and measured on the basis of a reference aesthetic model, recognized by society in a given historical and cultural context. From the ideal model descend the aesthetic canons, that is, the typical characteristics of beauty. In this sense, the greater a woman's resemblance to the defined parameters, the more she is considered beautiful. However, the aesthetic ideal is not an absolute, unchanging, universal criterion, i.e., recognized as valid in all times and places; on the contrary, it represents a sociocultural construction, in that it is continually generated and modified within the framework of the society and culture within which it is situated; by virtue of this, an aesthetic ideal is bound to change in relation to the transformation of social and cultural fashions, customs and mores. The path of investigation that I would like to present, starts from a semiotic approach on different theories concerning the body and fashion, continuing with a chronology, and sociocultural and anthropological interpretation, also presenting research found in literature, within the social and cultural landscape in order to identify the different aesthetic models with which western culture has shaped the female body throughout history. Starting with the canons of beauty from the 1990s to the present. Then the transformation of the representation of women that has taken place in the last 30 years, specifically the body in the media environment, and then how it has been reflected in society. I would like to show through this thesis what this evolution is related to, and also what has changed from years past, and whether there continues to be an objectification of the female body or not. And in the last chapter there will be the study to delve into the present literature regarding the possible changes of the female body, through a questionnaire (quantitative and qualitative) in order to understand whether this change was actually perceived by the participants.
Il dualismo maschile-femminile ha condotto ad un’opposizione gerarchica tra l’esperienza maschile, depositaria dello spirito attivo, dell’energia creativa e della razionalità, e l’esperienza femminile identificata con la passività e l’istintualità del corpo. Tale organizzazione concettuale starebbe alla base dell’assunzione del corpo quale metro di valutazione fondamentale del valore di una donna. Fin dall’antichità la bellezza femminile è stata valutata e misurata sulla base di un modello estetico di riferimento, riconosciuto dalla società in un determinato contesto storico e culturale. Dal modello ideale discendono i canoni estetici, ovvero le caratteristiche tipiche della bellezza. In tal senso, maggiore è la somiglianza di una donna rispetto ai parametri definiti, maggiormente essa è considerata bella. Tuttavia, l’ideale estetico non è un criterio assoluto, immutabile, universale, ovvero riconosciuto valido in tutti i tempi ed in tutti i luoghi, viceversa rappresenta una costruzione socioculturale, in quanto si genera e si modifica continuamente nell’alveo della società e della cultura entro cui si colloca; in virtù di ciò, un ideale estetico è destinato a mutare in relazione al trasformarsi delle mode, dei costumi e delle consuetudini sociali e culturali. Il percorso d’indagine che vorrei presentare parte da un approccio semiotico su diverse teorie riguidanti il corpo e la moda, continuando con una cronistoria, e interpretazione socioculturale e antropologica, approfondendo inoltre ricerche presenti in letteratura, all’interno del panorama sociale e culturale al fine di individuare i diversi modelli estetici con cui la cultura occidentale ha plasmato il corpo femminile nel corso della storia. Partendo dai canoni di bellezza dagli anni ’90 del Novecento a oggi. Quindi la trasformazione della rappresentazione della donna che è avvenuta negli ultimi trent’anni, nello specifico il corpo nell’ambito mediatico, e quindi come si è riflesso nella società. Vorrei mostrare tramite questa tesi a cosa è legata questa evoluzione, e anche cosa è cambiato rispetto agli anni passati, e se continua a esserci una oggettificazione del corpo femminile o meno. Nell’ultimo capitolo sarà presente lo studio per approfondire la letteratura presente in merito ai possibili cambiamenti del corpo femminile, attraverso un questionario (quantitativo e qualitativo) per poter comprendere se è stato effettivamente percepito questo cambiamento dai partecipanti.
La rappresentazione del corpo della donna. Com’è cambiata nella società negli ultimi trent’anni.
VILLOIS, ALICE
2022/2023
Abstract
Il dualismo maschile-femminile ha condotto ad un’opposizione gerarchica tra l’esperienza maschile, depositaria dello spirito attivo, dell’energia creativa e della razionalità, e l’esperienza femminile identificata con la passività e l’istintualità del corpo. Tale organizzazione concettuale starebbe alla base dell’assunzione del corpo quale metro di valutazione fondamentale del valore di una donna. Fin dall’antichità la bellezza femminile è stata valutata e misurata sulla base di un modello estetico di riferimento, riconosciuto dalla società in un determinato contesto storico e culturale. Dal modello ideale discendono i canoni estetici, ovvero le caratteristiche tipiche della bellezza. In tal senso, maggiore è la somiglianza di una donna rispetto ai parametri definiti, maggiormente essa è considerata bella. Tuttavia, l’ideale estetico non è un criterio assoluto, immutabile, universale, ovvero riconosciuto valido in tutti i tempi ed in tutti i luoghi, viceversa rappresenta una costruzione socioculturale, in quanto si genera e si modifica continuamente nell’alveo della società e della cultura entro cui si colloca; in virtù di ciò, un ideale estetico è destinato a mutare in relazione al trasformarsi delle mode, dei costumi e delle consuetudini sociali e culturali. Il percorso d’indagine che vorrei presentare parte da un approccio semiotico su diverse teorie riguidanti il corpo e la moda, continuando con una cronistoria, e interpretazione socioculturale e antropologica, approfondendo inoltre ricerche presenti in letteratura, all’interno del panorama sociale e culturale al fine di individuare i diversi modelli estetici con cui la cultura occidentale ha plasmato il corpo femminile nel corso della storia. Partendo dai canoni di bellezza dagli anni ’90 del Novecento a oggi. Quindi la trasformazione della rappresentazione della donna che è avvenuta negli ultimi trent’anni, nello specifico il corpo nell’ambito mediatico, e quindi come si è riflesso nella società. Vorrei mostrare tramite questa tesi a cosa è legata questa evoluzione, e anche cosa è cambiato rispetto agli anni passati, e se continua a esserci una oggettificazione del corpo femminile o meno. Nell’ultimo capitolo sarà presente lo studio per approfondire la letteratura presente in merito ai possibili cambiamenti del corpo femminile, attraverso un questionario (quantitativo e qualitativo) per poter comprendere se è stato effettivamente percepito questo cambiamento dai partecipanti. File | Dimensione | Formato | |
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