Il termine nuotare definisce uno spostamento in acqua, ma per un atleta o un allenatore non è una mera azione ma il fattore determinante di successi e delusioni. Lo stile libero o crawl è come un meccanismo ad orologeria. In questa relazione approfondisco e descrivo come un nuotatore professionista possa raggiungere tale efficienza al fine di ottenere la miglior performance. Nuotare a livello agonistico è un impegno quotidiano dedicato all'allenamento e al perfezionamento degli schemi motori tramite l'utilizzo di diversi materiali, al fine di migliorare forza, velocità e tecnica. La seduta di training di un nuotatore è molto complicata, ed io da ex atleta agonista di questo sport, voglio testimoniare, spiegare e approfondire le conoscenze sulla pratica del nuoto. Nonostante tale professione sembri ripetitiva e monotona, creare un allenamento strutturato, diversificato e specializzato può renderlo meno noioso e più appagante. Nel primo capitolo si fa riferimento ai principi fisici legati al moto dei fluidi. Nella formazione della nuotata, l'atleta sistema il suo corpo come un proiettile idrodinamico per vincere le forze di resistenza e pressione. Dunque, la conoscenza dei principi fisici diventa una prerogativa per la corretta posizione del corpo e per i giusti movimenti da eseguire in acqua. Una volta appresi tali requisiti si può procedere con l'esecuzione dello stile da adottare. Nel secondo capitolo vengono descritte le varie componenti legate allo stile libero. Questo stile utilizza nel modo più efficace i principi citati e soprattutto realizza in modo singolare la legge della continuità della propulsione. Lo stile libero o crawl è un insieme di movimenti alternati tra braccia e gambe. La meccanica di questo stile realizza nel modo più proficuo possibile l'avanzamento in acqua, per tale motivo è lo stile di nuotata più veloce e maggiormente utilizzato durante le sedute di allenamento. Vengono inoltre approfondite le tecniche legate a respirazione, rilassamento dei muscoli, postura, coordinazione tra braccia e gambe, rollio e senso-percezione. Il terzo e ultimo capitolo descrive le varie attrezzature impiegate dagli atleti per l'allenamento della biomeccanica, della posizione e delle capacità condizionali. Nella sezione della biomeccanica si usufruiscono dei dispositivi per l'osservazione dei movimenti che gli atleti eseguono in acqua, ciò determina una conoscenza dettagliata del moto dei nuotatori consentendo uno studio ed un'analisi approfondita per il miglioramento della tecnica. Nel settore della posizione sono rappresentati i materiali adottati per l'aumento delle capacità senso-percettive e coordinative dell'atleta. Nell'ultima parte si approfondiscono gli strumenti per il potenziamento di forza, resistenza e velocità con l'obbiettivo di eliminare centesimi di secondo per arrivare alla vittoria decisiva.

descrizione e comparazione dei dispositivi e degli strumenti utilizzati nell'allenamento e nello studio della tecnica dello stile libero nel nuoto

ROSSI, ASJA ELEONORA
2018/2019

Abstract

Il termine nuotare definisce uno spostamento in acqua, ma per un atleta o un allenatore non è una mera azione ma il fattore determinante di successi e delusioni. Lo stile libero o crawl è come un meccanismo ad orologeria. In questa relazione approfondisco e descrivo come un nuotatore professionista possa raggiungere tale efficienza al fine di ottenere la miglior performance. Nuotare a livello agonistico è un impegno quotidiano dedicato all'allenamento e al perfezionamento degli schemi motori tramite l'utilizzo di diversi materiali, al fine di migliorare forza, velocità e tecnica. La seduta di training di un nuotatore è molto complicata, ed io da ex atleta agonista di questo sport, voglio testimoniare, spiegare e approfondire le conoscenze sulla pratica del nuoto. Nonostante tale professione sembri ripetitiva e monotona, creare un allenamento strutturato, diversificato e specializzato può renderlo meno noioso e più appagante. Nel primo capitolo si fa riferimento ai principi fisici legati al moto dei fluidi. Nella formazione della nuotata, l'atleta sistema il suo corpo come un proiettile idrodinamico per vincere le forze di resistenza e pressione. Dunque, la conoscenza dei principi fisici diventa una prerogativa per la corretta posizione del corpo e per i giusti movimenti da eseguire in acqua. Una volta appresi tali requisiti si può procedere con l'esecuzione dello stile da adottare. Nel secondo capitolo vengono descritte le varie componenti legate allo stile libero. Questo stile utilizza nel modo più efficace i principi citati e soprattutto realizza in modo singolare la legge della continuità della propulsione. Lo stile libero o crawl è un insieme di movimenti alternati tra braccia e gambe. La meccanica di questo stile realizza nel modo più proficuo possibile l'avanzamento in acqua, per tale motivo è lo stile di nuotata più veloce e maggiormente utilizzato durante le sedute di allenamento. Vengono inoltre approfondite le tecniche legate a respirazione, rilassamento dei muscoli, postura, coordinazione tra braccia e gambe, rollio e senso-percezione. Il terzo e ultimo capitolo descrive le varie attrezzature impiegate dagli atleti per l'allenamento della biomeccanica, della posizione e delle capacità condizionali. Nella sezione della biomeccanica si usufruiscono dei dispositivi per l'osservazione dei movimenti che gli atleti eseguono in acqua, ciò determina una conoscenza dettagliata del moto dei nuotatori consentendo uno studio ed un'analisi approfondita per il miglioramento della tecnica. Nel settore della posizione sono rappresentati i materiali adottati per l'aumento delle capacità senso-percettive e coordinative dell'atleta. Nell'ultima parte si approfondiscono gli strumenti per il potenziamento di forza, resistenza e velocità con l'obbiettivo di eliminare centesimi di secondo per arrivare alla vittoria decisiva.
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