Il presente elaborato di tesi , analizza il fenomeno sociale dell'abuso di droghe tra i giovani, con uno sguardo particolare sulle ripercussioni che tali scelte hanno in ambito affettivo. La scienza riconosce la complessità del problema, che viene spesso ricercato nell'ambito familiare, identificata nelle sue debolezze, priva di valori e responsabilità genitoriale, nei confronti di figli considerati "malati", sprovvisti d'identità sogni ed intelligenza, sforniti di progetti per il futuro e quindi senza nome. I vari approcci teorici ricercano l'omogeneità della tossicomania, che si rivela irrealizzabile, di fronte alla molteplicità di personalità, contesti ambientali e familiari, evidenziando la necessità di un cambiamento nella gestione clinica del fenomeno. L'obiettivo è sottolineare che la letteratura scientifica sulla dipendenza patologica non è risolutiva, che il pregiudizio e la stigmatizzazione presenti negli ambienti di cura e nella vita del tossicodipendente e delle relative famiglie, influenzato dal processo storico culturale e moralistico, rischia di far implodere il nucleo, costretto a rinnegare se stesso, in nome di un stereotipo obsoleto. L'amore e la volontà sono forze senza tempo, elementi fondamentali per colmare il vuoto dell'anima, secondo una prospettiva olistica e psicodinamica, ponendo la scienza in una posizione di vicinanza nella vita dei singoli individui.
"Droga: oltre il buio, le competenze educative e l'amore vincono"
BELVISO, MARIA TERESA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato di tesi , analizza il fenomeno sociale dell'abuso di droghe tra i giovani, con uno sguardo particolare sulle ripercussioni che tali scelte hanno in ambito affettivo. La scienza riconosce la complessità del problema, che viene spesso ricercato nell'ambito familiare, identificata nelle sue debolezze, priva di valori e responsabilità genitoriale, nei confronti di figli considerati "malati", sprovvisti d'identità sogni ed intelligenza, sforniti di progetti per il futuro e quindi senza nome. I vari approcci teorici ricercano l'omogeneità della tossicomania, che si rivela irrealizzabile, di fronte alla molteplicità di personalità, contesti ambientali e familiari, evidenziando la necessità di un cambiamento nella gestione clinica del fenomeno. L'obiettivo è sottolineare che la letteratura scientifica sulla dipendenza patologica non è risolutiva, che il pregiudizio e la stigmatizzazione presenti negli ambienti di cura e nella vita del tossicodipendente e delle relative famiglie, influenzato dal processo storico culturale e moralistico, rischia di far implodere il nucleo, costretto a rinnegare se stesso, in nome di un stereotipo obsoleto. L'amore e la volontà sono forze senza tempo, elementi fondamentali per colmare il vuoto dell'anima, secondo una prospettiva olistica e psicodinamica, ponendo la scienza in una posizione di vicinanza nella vita dei singoli individui.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/148342