Il titanismo: al di là dei limiti umani

La mia tesi si focalizzerà in primis sull’etimologia del termine “titano” e sulla conseguente nascita del tema noto come “titanismo”, in particolare attraverso Eschilo, con la sua trilogia dedicata a Prometeo, Dante, con il suo pretenzioso Ulisse che abbandona la famiglia per esplorare il mondo, Tasso, che rappresenta un Satana così nostalgico e ribelle da rubare il cuore del lettore, e Milton, il cui Paradise Lost [Paradiso Perduto] rompe nettamente con la tradizione del passato. Essi hanno riscontrato una grande importanza, come si analizzerà successivamente, per il primo periodo letterario di Johann Wolfgang von Goethe, umanista, poeta e drammaturgo dello Sturm und Drang tedesco; questa prima fase della sua scrittura, che si distanzia notevolmente dalla seconda che è invece di impronta classicista, è caratterizzata dalla rivoluzione, visibile nella stesura del poemetto Prometheus [Prometeo], del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers [I dolori del giovane Werther], della parte iniziale del dramma Faust e, infine, dell’opera Wilhelm Meisters theatralische Sendung [La vocazione teatrale di Wilhelm Meister]. Infine, si seguirà il percorso della fortuna dei testi e della filosofia dell’intellettuale tedesco attraverso vari letterati, tra cui Alfieri, Foscolo, Nietzsche e Thomas Mann, che si sono ispirati e hanno dedicato molte loro opere alle idee e ai personaggi di Goethe.