L’elaborato si propone di trattare la formula museale dell’ecomuseo, innovazione sviluppatasi nel corso degli anni Sessanta del secolo scorso. Nello specifico, analizzando il concetto sotto vari aspetti, lo scopo finale è quello di studiare le potenzialità degli ecomusei come attori dello sviluppo locale. Dall’analisi del contesto in cui si è sviluppato l’ecomuseo e delle motivazioni che hanno contribuito alla sua diffusione mondiale, si arriva ad esaminare la prolifera legislazione in materia emanata dalle Regioni e dalle Province autonome italiane, sottolineando le analogie e le differenze che fra le varie norme intercorrono. Si fa successivamente riferimento agli ecomusei istituiti nel territorio piemontese, con un focus su due istituti con caratteristiche diverse, l’EUT (Ecomuseo Urbano di Torino) e l’Ecomuseo del Biellese, progetti attivi rispettivamente dal 2003 e dal 2000. Inoltre, viene descritto il lungo processo di gestazione che ha condotto la Regione Sicilia all’emanazione della legge regionale numero 16 l’11 luglio 2014, con cui vengono riconosciuti e istituiti quindici ecomusei sul territorio regionale. Infine, dopo una breve premessa sul concetto di sviluppo locale, si analizza il ruolo che hanno in questo importante processo due ecomusei siciliani, presi in considerazione come casi di studio: l’Ecomuseo I luoghi del lavoro contadino e dell’artigianato di Buscemi e l’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi di Aci Castello, riscontrando due effetti differenti sulla comunità e sul territorio in cui essa è radicata.

Ecomusei piemontesi e siciliani: due realtà a confronto

BRANCATO, MATILDE
2022/2023

Abstract

L’elaborato si propone di trattare la formula museale dell’ecomuseo, innovazione sviluppatasi nel corso degli anni Sessanta del secolo scorso. Nello specifico, analizzando il concetto sotto vari aspetti, lo scopo finale è quello di studiare le potenzialità degli ecomusei come attori dello sviluppo locale. Dall’analisi del contesto in cui si è sviluppato l’ecomuseo e delle motivazioni che hanno contribuito alla sua diffusione mondiale, si arriva ad esaminare la prolifera legislazione in materia emanata dalle Regioni e dalle Province autonome italiane, sottolineando le analogie e le differenze che fra le varie norme intercorrono. Si fa successivamente riferimento agli ecomusei istituiti nel territorio piemontese, con un focus su due istituti con caratteristiche diverse, l’EUT (Ecomuseo Urbano di Torino) e l’Ecomuseo del Biellese, progetti attivi rispettivamente dal 2003 e dal 2000. Inoltre, viene descritto il lungo processo di gestazione che ha condotto la Regione Sicilia all’emanazione della legge regionale numero 16 l’11 luglio 2014, con cui vengono riconosciuti e istituiti quindici ecomusei sul territorio regionale. Infine, dopo una breve premessa sul concetto di sviluppo locale, si analizza il ruolo che hanno in questo importante processo due ecomusei siciliani, presi in considerazione come casi di studio: l’Ecomuseo I luoghi del lavoro contadino e dell’artigianato di Buscemi e l’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi di Aci Castello, riscontrando due effetti differenti sulla comunità e sul territorio in cui essa è radicata.
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