In the last decades, due to the low prices of nitrogen fertilizers and fossil fuels, permanent meadow surfaces have been decreased. In particular, in marginal areas such as Piedmont hills, meadows have been abandoned and replaced with vineyard or cereal crops. The absence of permanent meadow causes negative effects like winter soil erosion and nitrogen leaching. With early-cut management, grasslands can provide forage with high nutritive value and they can reduce the amount of crude protein that a livestock farm needs to purchase. This was particularly true after 2008 crisis when the protein prices rose significantly. The only chance to use high level of crude protein contained in early stage of forage crops is the ensiling in form of haylage. In this study, we carried out an experiment on permanent meadow located in a dry hilly areas of south Piedmont (Italy) characterized by drought summer. The purpose of the experiment was to evaluate the meadow productivity and the forages quality variation during the vegetative season. In addition, this work aimed to evaluate the influences of two forage conservation methods, hay and haylage, on the forage quality. The results show that the grassland productivity increased during vegetative season. Conversely, the forage quality in terms of crude protein and the fiber quality decreased. The haylage treatment showed higher productivity of dry matter per hectare of meadow in the whole growing season compared to hay treatment. This happened due to the possibility to use the residual soil water in the late spring for the growth of second cut. The haylage treatment also permitted to harvest a higher amount of crude protein per hectare with a higher quality. In the experiment it was evaluated the differences between the uses of six or eight layers of polyethylene-film to seal the haylage bales. No differences were found between these two treatments. Finally, the haylage produced in the study has been used to feed some Piemontese cows. Greater milk production after calving time was observed due to the higher nutritive value and the crude protein integration was halved compared to hay and concentrates based ration.

Negli ultimi decenni, a grazie a fertilizzanti chimici e combustibili fossili disponibili a basso costo, le superfici prative a livello globale sono diminuite. Anche nelle aree collinari piemontesi, i prati hanno lasciato spazio a colture più redditizie come la vite. L'abbandono della coltivazione dei prati porta a diversi svantaggi ambientali quali la lisciviazione dell'azoto nei periodi invernali e l'aumento dell'erosione. La gestione di colture foraggere in chiave moderna con tagli anticipati, permette alle aziende zootecniche di incrementare la quota di proteina autoprodotta e le rende meno dipendenti dall'acquisto sul mercato. Questo fatto diventa importante sapendo che, dal 2008, la componente proteica (soia f.e.) è diventata la voce di costo predominante all'interno delle razioni degli animali allevati. L'unica tecnica per valorizzare foraggi tagliati anticipatamente in aree collinari è l'insilamento dei foraggi preappassiti in rotoballe fasciate. In questo studio è stato preso in considerazione un prato stabile di fondovalle collinare piemontese di una zona caratterizzata da siccità estiva. Sono state condotte una prova per valutare produttività e l'andamento delle qualità nutrizionali dell'erba durante la stagione vegetativa e una prova che confronta metodi di conservazione dei foraggi diversi come fienagione e insilamento in rotoballe fasciate. I risultati hanno evidenziato come la produttività del prato aumenti col trascorrere della stagione vegetativa. Nello stesso periodo la quantità di proteina diminuisca e la qualità della fibra peggiori. Inoltre è stato riscontrato che l'insilamento in rotoballe fasciate permette di produrre una quantità maggiore di sostanza secca ad ettaro rispetto alla fienagione. Questo avviene grazie alla valorizzazione dell'acqua contenuta nel terreno a primavera inoltrata. Quest'acqua viene utilizzata dal prato per produrre un ricaccio cospicuo. I foraggi insilati permettono un notevole incremento della quantità di proteina grezza prodotta ad ettaro rispetto alla fienagione ed una qualità della fibra decisamente superiore. Inoltre, si sono cercate differenze nel profilo microbiologico e fermentativo in rotoballe fasciate con sei o otto strati di film plastico, tuttavia i due trattamenti hanno fornito gli stessi risultati. Infine è emerso che i foraggi insilati di alta qualità hanno permesso una maggiore produzione di latte in vacche nutrici di razza Piemontese dopo il parto ed hanno permesso, quindi, il dimezzamento dell'utilizzo di concentrati proteici nella razione.

VALORIZZAZIONE DEL PRATO PERMANENTE PER LE AZIENDE ZOOTECNICHE NELLE ZONE MARGINALI PIEMONTESI

FILIPPA, ALESSANDRO
2018/2019

Abstract

Negli ultimi decenni, a grazie a fertilizzanti chimici e combustibili fossili disponibili a basso costo, le superfici prative a livello globale sono diminuite. Anche nelle aree collinari piemontesi, i prati hanno lasciato spazio a colture più redditizie come la vite. L'abbandono della coltivazione dei prati porta a diversi svantaggi ambientali quali la lisciviazione dell'azoto nei periodi invernali e l'aumento dell'erosione. La gestione di colture foraggere in chiave moderna con tagli anticipati, permette alle aziende zootecniche di incrementare la quota di proteina autoprodotta e le rende meno dipendenti dall'acquisto sul mercato. Questo fatto diventa importante sapendo che, dal 2008, la componente proteica (soia f.e.) è diventata la voce di costo predominante all'interno delle razioni degli animali allevati. L'unica tecnica per valorizzare foraggi tagliati anticipatamente in aree collinari è l'insilamento dei foraggi preappassiti in rotoballe fasciate. In questo studio è stato preso in considerazione un prato stabile di fondovalle collinare piemontese di una zona caratterizzata da siccità estiva. Sono state condotte una prova per valutare produttività e l'andamento delle qualità nutrizionali dell'erba durante la stagione vegetativa e una prova che confronta metodi di conservazione dei foraggi diversi come fienagione e insilamento in rotoballe fasciate. I risultati hanno evidenziato come la produttività del prato aumenti col trascorrere della stagione vegetativa. Nello stesso periodo la quantità di proteina diminuisca e la qualità della fibra peggiori. Inoltre è stato riscontrato che l'insilamento in rotoballe fasciate permette di produrre una quantità maggiore di sostanza secca ad ettaro rispetto alla fienagione. Questo avviene grazie alla valorizzazione dell'acqua contenuta nel terreno a primavera inoltrata. Quest'acqua viene utilizzata dal prato per produrre un ricaccio cospicuo. I foraggi insilati permettono un notevole incremento della quantità di proteina grezza prodotta ad ettaro rispetto alla fienagione ed una qualità della fibra decisamente superiore. Inoltre, si sono cercate differenze nel profilo microbiologico e fermentativo in rotoballe fasciate con sei o otto strati di film plastico, tuttavia i due trattamenti hanno fornito gli stessi risultati. Infine è emerso che i foraggi insilati di alta qualità hanno permesso una maggiore produzione di latte in vacche nutrici di razza Piemontese dopo il parto ed hanno permesso, quindi, il dimezzamento dell'utilizzo di concentrati proteici nella razione.
ITA
In the last decades, due to the low prices of nitrogen fertilizers and fossil fuels, permanent meadow surfaces have been decreased. In particular, in marginal areas such as Piedmont hills, meadows have been abandoned and replaced with vineyard or cereal crops. The absence of permanent meadow causes negative effects like winter soil erosion and nitrogen leaching. With early-cut management, grasslands can provide forage with high nutritive value and they can reduce the amount of crude protein that a livestock farm needs to purchase. This was particularly true after 2008 crisis when the protein prices rose significantly. The only chance to use high level of crude protein contained in early stage of forage crops is the ensiling in form of haylage. In this study, we carried out an experiment on permanent meadow located in a dry hilly areas of south Piedmont (Italy) characterized by drought summer. The purpose of the experiment was to evaluate the meadow productivity and the forages quality variation during the vegetative season. In addition, this work aimed to evaluate the influences of two forage conservation methods, hay and haylage, on the forage quality. The results show that the grassland productivity increased during vegetative season. Conversely, the forage quality in terms of crude protein and the fiber quality decreased. The haylage treatment showed higher productivity of dry matter per hectare of meadow in the whole growing season compared to hay treatment. This happened due to the possibility to use the residual soil water in the late spring for the growth of second cut. The haylage treatment also permitted to harvest a higher amount of crude protein per hectare with a higher quality. In the experiment it was evaluated the differences between the uses of six or eight layers of polyethylene-film to seal the haylage bales. No differences were found between these two treatments. Finally, the haylage produced in the study has been used to feed some Piemontese cows. Greater milk production after calving time was observed due to the higher nutritive value and the crude protein integration was halved compared to hay and concentrates based ration.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/148214