Il genere Alternaria è conosciuto per la sua capacità di produrre lesioni necrotiche su diversi tipi di substrati, arrecando danni su prodotti alimentari di vario genere e sui mangimi destinati all'alimentazione animale. Il genere comprende un gran numero di specie cosmopolite, diverse tra loro a livello biologico, morfologico ed ecologico. Queste differenze rendono difficile la classificazione tassonomica del genere fungino; gli studi filogenetici, infatti, si presentano ancora oggi incompleti. Attualmente il genere Alternaria è suddiviso in 27 sezioni basate sulle informazioni fornite da diversi studi molecolari e morfologici. Il presente lavoro ha avuto come obiettivo quello di identificare e caratterizzare a livello molecolare, chimico e fitopatologico alcuni isolati piemontesi del genere Alternaria prelevati da frutti e foglie di pero che presentavano nerumi. Dopo aver effettuato saggi di patogenicità in vivo, è stata verificata la quantità di micotossine prodotte da ciascun isolato. Al fine di chiarire la relazione filogenetica presente fra i ceppi oggetto di studio, gli isolati sono stati identificati tramite amplificazione e successivo sequenziamento delle regioni endoPG (endopoligalatturonasi), OPA10-2 (regione genica anonima OPA 10-2), ALTA1 (Allergene AltA1) e RPB2 (subunità II della DNA polimerasi RNA-dipendente). Il profilo metabolico ottenuto per ogni ceppo, inoltre, ha permesso di valutare in vivo la produzione di acido tenuazonico (TeA), alternariolo (AOH), alternariolo monometiletere (AME), tentossina (TEN), altenuene (ALT) e altertossina 1 (ATX-I) su pera. Tutti gli isolati di Alternaria spp. oggetto di studio sono risultati virulenti su pera e, di questi, la metà sono stati classificati come altamente virulenti. L'amplificazione e il sequenziamento dei geni endoPG, OPA10-2, ALTA1 e RPB2 hanno fornito una buona discriminazione a livello di specie; in particolare, l'analisi filogenetica ha mostrato una discriminazione principale tra le specie A. alternata e A. arborescens species complex (AASC) evidenziando elevati gradi di variabilità intraspecifica. Le Alternaria-tossine maggiormente prodotte sono risultate essere AME e AOH, le quali costituiscono, da sole, il 72% delle Alternaria-tossine totali prodotte dagli isolati. TeA, ALT e ATX-I sono stati prodotti in misura minore, mentre TEN non è stata prodotta da nessun ceppo. Non è stata evidenziata una correlazione tra le micotossine prodotte e il raggruppamento genico, né tra quest'ultimo e la patogenicità. Sulla base dei risultati ottenuti – elevata patogenicità e micotossigenicità dei ceppi di Alternaria isolati – è necessario sviluppare un'adeguata strategia di difesa per il contenimento dello sviluppo fungino e per la produzione di micotossine, tale da ridurre le ingenti perdite economiche e minimizzare il rischio per la salute umana. È importante, inoltre, studiare le cause e le condizioni che favoriscono la crescita fungina e inducono la produzione di micotossine in modo tale da poterne limitare la produzione sui prodotti coltivati.
Caratterizzazione molecolare e chimica di ceppi potenzialmente micotossigeni appartenenti al genere Alternaria isolati da Pyrus communis 'Abate Fétel' in Piemonte
STRA, ALICE
2018/2019
Abstract
Il genere Alternaria è conosciuto per la sua capacità di produrre lesioni necrotiche su diversi tipi di substrati, arrecando danni su prodotti alimentari di vario genere e sui mangimi destinati all'alimentazione animale. Il genere comprende un gran numero di specie cosmopolite, diverse tra loro a livello biologico, morfologico ed ecologico. Queste differenze rendono difficile la classificazione tassonomica del genere fungino; gli studi filogenetici, infatti, si presentano ancora oggi incompleti. Attualmente il genere Alternaria è suddiviso in 27 sezioni basate sulle informazioni fornite da diversi studi molecolari e morfologici. Il presente lavoro ha avuto come obiettivo quello di identificare e caratterizzare a livello molecolare, chimico e fitopatologico alcuni isolati piemontesi del genere Alternaria prelevati da frutti e foglie di pero che presentavano nerumi. Dopo aver effettuato saggi di patogenicità in vivo, è stata verificata la quantità di micotossine prodotte da ciascun isolato. Al fine di chiarire la relazione filogenetica presente fra i ceppi oggetto di studio, gli isolati sono stati identificati tramite amplificazione e successivo sequenziamento delle regioni endoPG (endopoligalatturonasi), OPA10-2 (regione genica anonima OPA 10-2), ALTA1 (Allergene AltA1) e RPB2 (subunità II della DNA polimerasi RNA-dipendente). Il profilo metabolico ottenuto per ogni ceppo, inoltre, ha permesso di valutare in vivo la produzione di acido tenuazonico (TeA), alternariolo (AOH), alternariolo monometiletere (AME), tentossina (TEN), altenuene (ALT) e altertossina 1 (ATX-I) su pera. Tutti gli isolati di Alternaria spp. oggetto di studio sono risultati virulenti su pera e, di questi, la metà sono stati classificati come altamente virulenti. L'amplificazione e il sequenziamento dei geni endoPG, OPA10-2, ALTA1 e RPB2 hanno fornito una buona discriminazione a livello di specie; in particolare, l'analisi filogenetica ha mostrato una discriminazione principale tra le specie A. alternata e A. arborescens species complex (AASC) evidenziando elevati gradi di variabilità intraspecifica. Le Alternaria-tossine maggiormente prodotte sono risultate essere AME e AOH, le quali costituiscono, da sole, il 72% delle Alternaria-tossine totali prodotte dagli isolati. TeA, ALT e ATX-I sono stati prodotti in misura minore, mentre TEN non è stata prodotta da nessun ceppo. Non è stata evidenziata una correlazione tra le micotossine prodotte e il raggruppamento genico, né tra quest'ultimo e la patogenicità. Sulla base dei risultati ottenuti – elevata patogenicità e micotossigenicità dei ceppi di Alternaria isolati – è necessario sviluppare un'adeguata strategia di difesa per il contenimento dello sviluppo fungino e per la produzione di micotossine, tale da ridurre le ingenti perdite economiche e minimizzare il rischio per la salute umana. È importante, inoltre, studiare le cause e le condizioni che favoriscono la crescita fungina e inducono la produzione di micotossine in modo tale da poterne limitare la produzione sui prodotti coltivati.File | Dimensione | Formato | |
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