In un contesto globale in cui si assiste agli effetti del cambiamento climatico anche sotto forma di evoluzione della frequenza e della intensità degli eventi di disturbo si rende necessario studiare le dinamiche ambientali che si instaurano in risposta a tali eventi e come l’intervento antropico possa favorire il ripristino di queste aree. La tesi di laurea ha come obiettivo l’analisi delle dinamiche di rinnovazione naturale e artificiale in aree interessate da incendi ad alta severità confrontando diverse strategie di intervento. Lo studio è stato condotto nella regione Valle d’Aosta in due siti che si trovano nel piano montano e subalpino. Nel comune di Chatillon (loc. Boesses) si è verificato un incendio il 22/3/1990 adi alta severità nel territorio di Antey, in cui tra le zone più fortemente colpite si trova il Bois de Cheney. Nel 1994 le autorità forestali hanno effettuato diversi interventi sull’area tra cui il salvage logging, tecnica per cui la necromassa rimasta a seguito dell’incendio viene asportata, ed il rimboschimento artificiale di specie autoctone in gruppi (microcollettivi), con lo scopo di accelerare le dinamiche di ripristino della copertura forestale. Il rimboschimento effettuato per microcollettivi rappresenta il primo tentativo di tale tecnica nel territorio regionale. Nel mese di settembre dell’anno 1995 nei pressi dell’abitato di Del, nei comuni di Saint-Denis e Verrayes un versante della montagna è stato colpito da un incendio ad alta severità a seguito del quale il consorzio che vanta la proprietà del lotto ha commissionato ad un professionista le attività di ripristino. Con la supervisione del Servizio Forestazione dell’Assessorato alle Foreste e Risorse Naturali delle Regione si è operato nell’anno 2000 per la sperimentazione di diversi tipi di impianto artificiale pur lasciando in parte la zona ad evoluzione naturale. Dall’analisi emerge come le aree di non intervento siano caratterizzate da elevati incrementi nella rinnovazione naturale e da alti valori dell’indice di Brillouin, riferito alla diversità specifica. Viceversa, il trattamento salvage logging è risultato essere principalmente associato alla presenza di Gramineae e specie erbacee a foglia larga e presenta bassa biodiversità. Infine, le aree di rimboschimento presentano abbondanza di rinnovazione artificiale, correlata alla presenza di lettiera. Considerando i risultati ottenuti si possono avanzare perplessità sull’utilità di operare il salvage logging in aree ad alta severità d’incendio. Il rimboschimento in microcollettivi molto densi e di grosse dimensioni effettuato nel post incendio oltre a risultare dispendioso risulta limitante per la creazione di un pattern adeguato della struttura del bosco.

Confronto tra ripristino attivo e passivo in aree interessate da incendi ad alta severità in Valle d'Aosta.

SANDRI, ELEONORA
2023/2024

Abstract

In un contesto globale in cui si assiste agli effetti del cambiamento climatico anche sotto forma di evoluzione della frequenza e della intensità degli eventi di disturbo si rende necessario studiare le dinamiche ambientali che si instaurano in risposta a tali eventi e come l’intervento antropico possa favorire il ripristino di queste aree. La tesi di laurea ha come obiettivo l’analisi delle dinamiche di rinnovazione naturale e artificiale in aree interessate da incendi ad alta severità confrontando diverse strategie di intervento. Lo studio è stato condotto nella regione Valle d’Aosta in due siti che si trovano nel piano montano e subalpino. Nel comune di Chatillon (loc. Boesses) si è verificato un incendio il 22/3/1990 adi alta severità nel territorio di Antey, in cui tra le zone più fortemente colpite si trova il Bois de Cheney. Nel 1994 le autorità forestali hanno effettuato diversi interventi sull’area tra cui il salvage logging, tecnica per cui la necromassa rimasta a seguito dell’incendio viene asportata, ed il rimboschimento artificiale di specie autoctone in gruppi (microcollettivi), con lo scopo di accelerare le dinamiche di ripristino della copertura forestale. Il rimboschimento effettuato per microcollettivi rappresenta il primo tentativo di tale tecnica nel territorio regionale. Nel mese di settembre dell’anno 1995 nei pressi dell’abitato di Del, nei comuni di Saint-Denis e Verrayes un versante della montagna è stato colpito da un incendio ad alta severità a seguito del quale il consorzio che vanta la proprietà del lotto ha commissionato ad un professionista le attività di ripristino. Con la supervisione del Servizio Forestazione dell’Assessorato alle Foreste e Risorse Naturali delle Regione si è operato nell’anno 2000 per la sperimentazione di diversi tipi di impianto artificiale pur lasciando in parte la zona ad evoluzione naturale. Dall’analisi emerge come le aree di non intervento siano caratterizzate da elevati incrementi nella rinnovazione naturale e da alti valori dell’indice di Brillouin, riferito alla diversità specifica. Viceversa, il trattamento salvage logging è risultato essere principalmente associato alla presenza di Gramineae e specie erbacee a foglia larga e presenta bassa biodiversità. Infine, le aree di rimboschimento presentano abbondanza di rinnovazione artificiale, correlata alla presenza di lettiera. Considerando i risultati ottenuti si possono avanzare perplessità sull’utilità di operare il salvage logging in aree ad alta severità d’incendio. Il rimboschimento in microcollettivi molto densi e di grosse dimensioni effettuato nel post incendio oltre a risultare dispendioso risulta limitante per la creazione di un pattern adeguato della struttura del bosco.
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