Oggi, per aumentare la resilienza dei vigneti agli effetti dei cambiamenti climatici che minacciano il settore viticolo, sono necessarie nuove tecniche di adattamento. Attualmente, la maggior parte dei vigneti è innestata su pochi portainnesti ormai centenari, selezionati da un pool genetico relativamente ristretto. Lo sviluppo di nuovi biotipi potrebbe rappresentare un punto di svolta per la viticoltura moderna. Infatti, la costituzione del portainnesto da un pool di genotipi arricchito, potrebbe rappresentare una soluzione adattativa vincente, andando ad influenzare il comportamento della marza aumentandone le prestazioni, considerando lo specifico contesto ambientale e l’obiettivo enologico. I portinnesti della serie M, sviluppati dall'Università degli Studi di Milano negli anni Ottanta, quando comparirono le prime avvisaglie degli effetti del cambiamento climatico, e registrati ufficialmente nel 2014, sono stati testati in diversi ambienti e con diverse combinazioni di innesto. Questo lavoro si concentra sulla valutazione delle prestazioni dei portinnesti in combinazione con lo Chardonnay nel contesto specifico della produzione di vino spumante in Franciacorta (Lombardia, Italia). I quattro portinnesti M (M1, M2, M3, M4) e i più adottati SO4 e 1103P sono stati analizzati considerando la tolleranza all'acqua, la crescita vegetativa e la produzione. Le microvinificazioni di ciascuna combinazione marza-portainnesto, effettuate nel 2022 e nel 2023, sono state analizzate e valutate da un panel di degustazione. Il 1103P ha mostrato una buona tolleranza alle condizioni di stress idrico ed è stato caratterizzato da una maturazione tardiva e da un profilo zuccherino e acidico equilibrato, ma non ha ottenuto buoni risultati in termini di analisi sensoriale del vino. L'SO4 ha dimostrato un'ottima tolleranza allo stress idrico e ha mantenuto un rapporto zuccheri/acidità stabile ma medio lungo le quattro annate. M4 si è rivelato il più interessante della serie M mostrando una buona tolleranza allo stress idrico, un elevato rapporto acidità-zuccheri in concomitanza con una maturazione anticipata che consente una maturazione più equilibrata in termini di aromi, come confermato dai punteggi del panel di degustazione. Parole chiave: cambiamento climatico, portainnesto, serie M, adattamento, viticoltura, sostenibilità.

Today, to increase the resilience of vineyards to the effects of climate change which threaten the viticultural sector, new adaptation techniques are needed. Currently, most of the vineyards are grafted onto few century-old rootstocks, selected from a relatively small gene pool. The development of new biotypes could represent a turning point for modern viticulture. In fact, the rootstock choice from an enriched pool of genotypes, could represent a winning adaptive solution, influencing the behaviour of the scion by increasing its performance, considering the specific environmental context and oenological target. The M series rootstocks, developed by the University of Milan in the eighties, when the first signs of climate change effects appeared and officially registered in 2014, have been tested in different environments and with different grafting combinations. This work focuses on the evaluation of rootstocks performances in combination with Chardonnay in the specific context of sparkling wine production in Franciacorta (Lombardy, Italy). The four M rootstocks (M1, M2, M3, M4) and the widely adopted SO4 and 1103P were analysed considering water tolerance, vegetative growth and production. Microvinifications from each scion-rootstock combination made in 2022 and 2023 were analysed and evaluated by a tasting panel. 1103P showed good tolerance to water stress condition and was characterized by late ripening and a balanced sugar and acidity profile but did not perform well in terms of sensorial analysis of wine. SO4 demonstrated a very good tolerance to water stress and maintained a stable but average sugar/acidity ratio along the four seasons. M4 proved to be most interesting of the M-series showing a good water stress tolerance, a high acidity-sugar ratio, concurrent with an earlier ripening that allows for a more balanced ripening in terms of aromas, as confirmed by the tasting panel scores. Keywords: climate change, rootstock, M-series, adaptation, viticulture, sustainability.

IL RUOLO DEI PORTAINNESTI "SERIE M" NELL'ADATTAMENTO DELLA REGIONE SPUMANTISTICA DELLA FRANCIACORTA (NORD ITALIA) AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

CAVALLI, ROBERTO
2023/2024

Abstract

Today, to increase the resilience of vineyards to the effects of climate change which threaten the viticultural sector, new adaptation techniques are needed. Currently, most of the vineyards are grafted onto few century-old rootstocks, selected from a relatively small gene pool. The development of new biotypes could represent a turning point for modern viticulture. In fact, the rootstock choice from an enriched pool of genotypes, could represent a winning adaptive solution, influencing the behaviour of the scion by increasing its performance, considering the specific environmental context and oenological target. The M series rootstocks, developed by the University of Milan in the eighties, when the first signs of climate change effects appeared and officially registered in 2014, have been tested in different environments and with different grafting combinations. This work focuses on the evaluation of rootstocks performances in combination with Chardonnay in the specific context of sparkling wine production in Franciacorta (Lombardy, Italy). The four M rootstocks (M1, M2, M3, M4) and the widely adopted SO4 and 1103P were analysed considering water tolerance, vegetative growth and production. Microvinifications from each scion-rootstock combination made in 2022 and 2023 were analysed and evaluated by a tasting panel. 1103P showed good tolerance to water stress condition and was characterized by late ripening and a balanced sugar and acidity profile but did not perform well in terms of sensorial analysis of wine. SO4 demonstrated a very good tolerance to water stress and maintained a stable but average sugar/acidity ratio along the four seasons. M4 proved to be most interesting of the M-series showing a good water stress tolerance, a high acidity-sugar ratio, concurrent with an earlier ripening that allows for a more balanced ripening in terms of aromas, as confirmed by the tasting panel scores. Keywords: climate change, rootstock, M-series, adaptation, viticulture, sustainability.
ENG
Oggi, per aumentare la resilienza dei vigneti agli effetti dei cambiamenti climatici che minacciano il settore viticolo, sono necessarie nuove tecniche di adattamento. Attualmente, la maggior parte dei vigneti è innestata su pochi portainnesti ormai centenari, selezionati da un pool genetico relativamente ristretto. Lo sviluppo di nuovi biotipi potrebbe rappresentare un punto di svolta per la viticoltura moderna. Infatti, la costituzione del portainnesto da un pool di genotipi arricchito, potrebbe rappresentare una soluzione adattativa vincente, andando ad influenzare il comportamento della marza aumentandone le prestazioni, considerando lo specifico contesto ambientale e l’obiettivo enologico. I portinnesti della serie M, sviluppati dall'Università degli Studi di Milano negli anni Ottanta, quando comparirono le prime avvisaglie degli effetti del cambiamento climatico, e registrati ufficialmente nel 2014, sono stati testati in diversi ambienti e con diverse combinazioni di innesto. Questo lavoro si concentra sulla valutazione delle prestazioni dei portinnesti in combinazione con lo Chardonnay nel contesto specifico della produzione di vino spumante in Franciacorta (Lombardia, Italia). I quattro portinnesti M (M1, M2, M3, M4) e i più adottati SO4 e 1103P sono stati analizzati considerando la tolleranza all'acqua, la crescita vegetativa e la produzione. Le microvinificazioni di ciascuna combinazione marza-portainnesto, effettuate nel 2022 e nel 2023, sono state analizzate e valutate da un panel di degustazione. Il 1103P ha mostrato una buona tolleranza alle condizioni di stress idrico ed è stato caratterizzato da una maturazione tardiva e da un profilo zuccherino e acidico equilibrato, ma non ha ottenuto buoni risultati in termini di analisi sensoriale del vino. L'SO4 ha dimostrato un'ottima tolleranza allo stress idrico e ha mantenuto un rapporto zuccheri/acidità stabile ma medio lungo le quattro annate. M4 si è rivelato il più interessante della serie M mostrando una buona tolleranza allo stress idrico, un elevato rapporto acidità-zuccheri in concomitanza con una maturazione anticipata che consente una maturazione più equilibrata in termini di aromi, come confermato dai punteggi del panel di degustazione. Parole chiave: cambiamento climatico, portainnesto, serie M, adattamento, viticoltura, sostenibilità.
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