L'elaborato è suddiviso in tre capitoli dedicati all'analisi dell'islamismo, sia moderato sia radicale, attraverso la lente della teoria dei movimenti sociali. L'obiettivo è quello di verificare se i partiti e movimenti detti islamisti, analizzati attraverso la teoria dei movimenti sociali, possano essere considerati un modello politico alternativo e se siano stati in grado di colmare il vuoto lasciato dalle ideologie del Novecento e dai governi autoritari e corrotti rispondendo ai bisogni della popolazione, ottenendo così consenso. Verrà descritto il modo in cui questi movimenti si sono inseriti all'interno delle dinamiche di governo dei propri Paesi modificando le proprie strategie operative a seconda delle opportunità da cogliere. L'approccio della SMT consente di determinare se i valori fondamentali siano stati sempre rispettati o se siano stati messi da parte per rispondere a cambiamenti in termini di opportunità e minacce. La prospettiva storica ci aiuta a cogliere i perché la SMT supplice a tutte le altre teorie che sono state proposte per spiegare la nascita e lo sviluppo dell'islamismo. A tal fine sono state presentate le principali teorie avanzate e sono stati analizzati, a titolo di esempio, quei movimenti e partiti più rilevanti dal punto di vista storico per via dell'influenza che hanno esercitato nell'intera regione e quelli utili in particolare per l'analisi del caso preso in esame: i Fratelli Musulmani, Hezbollah, al-Qaeda, lo Stato Islamico e Jabhat al-Nusra. Infatti, l'ultima parte è dedicata al contesto siriano. Anche in questo caso, attraverso la SMT, sono stati analizzati i rapporti tra il regime e i movimenti islamisti siriani al fine di determinare se, in questo preciso territorio, l'operato di queste organizzazioni abbia colmato l'assenza dello stato e se e come abbiano ricevuto sostegno popolare.
Sviluppi dell'Islam politico e dei movimenti terroristici di matrice islamica: hanno colmato il vuoto lasciato dallo Stato? Il caso dello Stato Islamico in Siria
FARA, PAOLA
2022/2023
Abstract
L'elaborato è suddiviso in tre capitoli dedicati all'analisi dell'islamismo, sia moderato sia radicale, attraverso la lente della teoria dei movimenti sociali. L'obiettivo è quello di verificare se i partiti e movimenti detti islamisti, analizzati attraverso la teoria dei movimenti sociali, possano essere considerati un modello politico alternativo e se siano stati in grado di colmare il vuoto lasciato dalle ideologie del Novecento e dai governi autoritari e corrotti rispondendo ai bisogni della popolazione, ottenendo così consenso. Verrà descritto il modo in cui questi movimenti si sono inseriti all'interno delle dinamiche di governo dei propri Paesi modificando le proprie strategie operative a seconda delle opportunità da cogliere. L'approccio della SMT consente di determinare se i valori fondamentali siano stati sempre rispettati o se siano stati messi da parte per rispondere a cambiamenti in termini di opportunità e minacce. La prospettiva storica ci aiuta a cogliere i perché la SMT supplice a tutte le altre teorie che sono state proposte per spiegare la nascita e lo sviluppo dell'islamismo. A tal fine sono state presentate le principali teorie avanzate e sono stati analizzati, a titolo di esempio, quei movimenti e partiti più rilevanti dal punto di vista storico per via dell'influenza che hanno esercitato nell'intera regione e quelli utili in particolare per l'analisi del caso preso in esame: i Fratelli Musulmani, Hezbollah, al-Qaeda, lo Stato Islamico e Jabhat al-Nusra. Infatti, l'ultima parte è dedicata al contesto siriano. Anche in questo caso, attraverso la SMT, sono stati analizzati i rapporti tra il regime e i movimenti islamisti siriani al fine di determinare se, in questo preciso territorio, l'operato di queste organizzazioni abbia colmato l'assenza dello stato e se e come abbiano ricevuto sostegno popolare.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/148006