La tesi si concentra sulle narrazioni che concernono la Lancia, partendo anzitutto da quelle che riguardano il fondatore eponimo. Si è indagato il punto di vista di coloro che vi hanno lavorato, mettendolo in dialogo con la frammentata ed eterogenea documentazione archivistica che è arrivata ai giorni nostri. Nondimeno, per meglio comprenderne i valori, si sono altresì raccolte le memorie di coloro che hanno frequentato la scuola interna: una parte della storia aziendale marginalizzata nella narrazione egemonica. Inoltre, per tentare di comprendere più in profondità l’immaginario evocato dal ricorso alla Lancia, è risultato particolarmente interessante indagare il suo riferimento dal punto di vista dei territori entro cui questo continua a mobilitare un senso identitario precipuo, nel luogo d’origine del fondatore nonché nel quartiere torinese entro cui un tempo era ubicata l’azienda. In quest’ultimo contesto peraltro l’eredità Lancia è da intendersi altresì in senso fisico per quanto concerne le dinamiche e le trasformazioni che ne hanno interessato il costruito industriale. L’aspetto materiale, infine, concerne le auto d’epoca collezionate dai lancisti: oggetti densi in grado di mobilitare immaginari, identità e relazionalità multiple. Attraverso il ricorso ad una concezione ampia della ricerca etnografica, insomma, si sono indagati contesti plurimi entro cui il riferimento alla Lancia risulta ancora pregnante, sollecitando il ricorso a memorie differenziate quali serbatoi di senso articolati ed agiti in maniere differenti.

Lancismi: memorie, narrazioni ed eredità da una casa automobilistica torinese

MANDRACCI, ALICE
2022/2023

Abstract

La tesi si concentra sulle narrazioni che concernono la Lancia, partendo anzitutto da quelle che riguardano il fondatore eponimo. Si è indagato il punto di vista di coloro che vi hanno lavorato, mettendolo in dialogo con la frammentata ed eterogenea documentazione archivistica che è arrivata ai giorni nostri. Nondimeno, per meglio comprenderne i valori, si sono altresì raccolte le memorie di coloro che hanno frequentato la scuola interna: una parte della storia aziendale marginalizzata nella narrazione egemonica. Inoltre, per tentare di comprendere più in profondità l’immaginario evocato dal ricorso alla Lancia, è risultato particolarmente interessante indagare il suo riferimento dal punto di vista dei territori entro cui questo continua a mobilitare un senso identitario precipuo, nel luogo d’origine del fondatore nonché nel quartiere torinese entro cui un tempo era ubicata l’azienda. In quest’ultimo contesto peraltro l’eredità Lancia è da intendersi altresì in senso fisico per quanto concerne le dinamiche e le trasformazioni che ne hanno interessato il costruito industriale. L’aspetto materiale, infine, concerne le auto d’epoca collezionate dai lancisti: oggetti densi in grado di mobilitare immaginari, identità e relazionalità multiple. Attraverso il ricorso ad una concezione ampia della ricerca etnografica, insomma, si sono indagati contesti plurimi entro cui il riferimento alla Lancia risulta ancora pregnante, sollecitando il ricorso a memorie differenziate quali serbatoi di senso articolati ed agiti in maniere differenti.
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