Study Design: Narrative Literature ReviewObjective: This study initially aimed to outline a step-by-step process to assess patients who may have CDG. Then the final aim was to describe the different rehabilitation treatments proposed in the recent scientific literature, explaining both the rational and the evidence of effectiveness of each one.Background Cervicogenic dizziness (CDG) is a clinical syndrome caused by degenerative or traumatic dysfunction of the cervical spine. They are non-rotational dizziness associated with pain and/or stiffness of the neck and triggered by certain movements or positions of the head. This condition is also characterised by the presence of symptoms such as postural instability, disorientation and sometimes even difficulty in visual control. It can therefore be difficult to differentiate CDG from vestibular or neurological disorders with similar manifestations. The ability to exclude competing diagnoses requires a good level of skill and knowledge; Materials and methods: A computerized literature review was performed from October 2021 to January 2022 on the following database: Pubmed, Cochrane, PEDro and Scopus. Three Systematic Reviews, three RCTs and one protocol for RCT meeting the following criteria were included: patients diagnosed with chronic CDG, no other medical condition that could be a cause of dizziness or instability, and rehabilitation interventions consisting of different types of manual therapy, including SNAG, PMJ or CMT, specific cervical orthoses, physical therapy, therapeutic exercises and vestibular rehabilitation, and integrated approaches of these treatments compared with each other or with placebo. The outcome measures considered were disability, frequency and intensity of dizziness, neck pain, ROM and cervical proprioception, balance, and emotional impact.Results: Manual therapy is the most common rehabilitation treatment in the management of cervicogenic vertigo. Over the last ten years, it has gone from evidence level 3 to 2. The SNAG technique and PJM are both effective in improving symptoms and disability in both the short and long term, in this case when combined with continued home mobilisation exercises. The CMT technique has not yet been applied in Western experimental studies, although its basicrationale suggests that it may be a reasonable treatment option. The DennerollTM cervical orthosis has been shown to be effective in maintaining the benefits of treatment in the long term.Therapeutic exercises and vestibular rehabilitation do not currently present evidence of efficacy of sufficient quality, since, although they are present in various case-series and case reports, they are of minimal value in the rehabilitation programmes proposed in the studies included in this review. However, the integration of these treatments would be useful both to support the effects of manual therapy and to manage imbalance, postural instability and visual deficits, symptoms that cut across vestibular disorders. Physical therapy was not very effective in reducing pain and muscle stiffness. Conclusions: This research shows that rehabilitation treatment for CDG has not yet been standardised, as it is still in the study and trial phase. Taking only the currently available scientific evidence into account would lead to the planning of an incomplete treatment, focusing mainly on manual therapy. Instead, considering the aetiology and the wide range of symptomatic manifestations associated with this disorder would lead to an integrated approach, including therapeutic exercises and vestibular rehabilitation.
Disegno dello studio:Revisione narrativa della letteraturaObiettivo: Questo studio si è posto l’obiettivo iniziale di individuare un processo graduale per la valutazione dei pazienti potenzialmente affetti da vertigini cervicogeniche (CDG). Lo scopo finale è stato poi descrivere i diversi trattamenti riabilitativi proposti dalla recente letteratura scientifica, esplicitando il razionale di base di ciascuno e le rispettive prove di efficacia.Background: Le (CDG) sono una sindromedeterminata da disfunzioni della colonna cervicale. Si tratta di vertigini non rotatorie associate a dolore e/o rigidità del collo e scatenate da determinati movimenti o posizioni del capo. Questa condizione è anche caratterizzata da sintomi come instabilità posturale, disorientamento e talvolta anche difficoltà del controllo visivo. Può essere quindi difficile differenziare le CDG da alcuni disturbi vestibolari o neurologici che presentano manifestazioni simili. Materiali e metodi: Da ottobre 2021 a gennaio 2022 è stata condotta una ricerca sulle seguenti banche dati: Pubmed, Cochrane, PEDro e Scopus. Sono state incluse tre revisioni sistematiche, tre RCT e un protocollo per RCT che includessero pazienti con diagnosi di CDG croniche, nessun'altra condizione medica che potesse rappresentare una causa di vertigini o instabilità, e interventi riabilitativi costituiti da diversi tipi di terapia manuale, tra cui SNAG, PMJ o CMT, ortesi cervicali specifiche, terapia fisica, esercizi terapeutici, riabilitazione vestibolare, e approcci integrati di questi trattamenti comparati tra loro o con placebo. Le misure di outcome prese in considerazione sono state la disabilità, la frequenza e l'intensità delle vertigini, il dolore al collo, il ROM e la propriocezione cervicale, l'equilibrio e l'impatto emotivo.Risultati:La terapia manuale è il trattamento più comune nella gestione delle CDG. Negli ultimi anni è passata da un livello di evidenza da 3 a 2. La tecnica SNAG e la PJM risultano entrambe efficaci nel miglioramento dei sintomi e della disabilità sia a breve che a lungo termine se vengono associate al proseguimento a domicilio degli esercizi di mobilizzazione. La CMT non è stata ancora applicata in studi sperimentali occidentali, sebbene il suo razionale suggerisca che potrebbe costituire una ragionevole scelta di trattamento. L’ortesi cervicale DennerollTM come trattamento addizionale alla terapia manuale è efficace per mantenere i benefici del trattamento anche a lungo termine.Gli esercizi terapeutici e la riabilitazione vestibolare al momento non presentano prove di efficacia di qualità sufficiente, in quanto, sebbene siano presenti in vari case-series e case reports, rivestono una minima valenza nei programmi riabilitativi proposti negli studi inclusi in questa revisione. Tuttavia, l’integrazione di questi trattamenti risulterebbe utile da un lato per coadiuvare gli effetti della terapia manuale, e dall’altro per gestire il disequilibrio, l’instabilità posturale e i deficit visivi, che rappresentano i sintomi comuni alle patologie di origine vestibolare. La terapia fisica è risultata poco efficace nella riduzione del dolore e della rigidità muscolareConclusioni:Laricerca mostra che ad oggi il trattamento riabilitativo per le CDG non è stato standardizzato, in quanto si trova ancora in fase di studi e sperimentazione. Considerare esclusivamente le evidenze scientifiche attualmente disponibili condurrebbe alla pianificazione di un programma riabilitativo incompleto, incentrato prevalentemente sulla terapia manuale. Invece, tenendo conto anche dell’eziologia e del variegato ventaglio di manifestazioni sintomatiche connesse a questo disturbo, si potrebbe impostare un approccio integrato, includendovi anche metodiche come esercizi terapeutici e riabilitazione vestibolare.
Approccio riabilitativo del paziente con vertigini cervicogeniche: una revisione della letteratura
CAPORALE, GIULIA
2020/2021
Abstract
Disegno dello studio:Revisione narrativa della letteraturaObiettivo: Questo studio si è posto l’obiettivo iniziale di individuare un processo graduale per la valutazione dei pazienti potenzialmente affetti da vertigini cervicogeniche (CDG). Lo scopo finale è stato poi descrivere i diversi trattamenti riabilitativi proposti dalla recente letteratura scientifica, esplicitando il razionale di base di ciascuno e le rispettive prove di efficacia.Background: Le (CDG) sono una sindromedeterminata da disfunzioni della colonna cervicale. Si tratta di vertigini non rotatorie associate a dolore e/o rigidità del collo e scatenate da determinati movimenti o posizioni del capo. Questa condizione è anche caratterizzata da sintomi come instabilità posturale, disorientamento e talvolta anche difficoltà del controllo visivo. Può essere quindi difficile differenziare le CDG da alcuni disturbi vestibolari o neurologici che presentano manifestazioni simili. Materiali e metodi: Da ottobre 2021 a gennaio 2022 è stata condotta una ricerca sulle seguenti banche dati: Pubmed, Cochrane, PEDro e Scopus. Sono state incluse tre revisioni sistematiche, tre RCT e un protocollo per RCT che includessero pazienti con diagnosi di CDG croniche, nessun'altra condizione medica che potesse rappresentare una causa di vertigini o instabilità, e interventi riabilitativi costituiti da diversi tipi di terapia manuale, tra cui SNAG, PMJ o CMT, ortesi cervicali specifiche, terapia fisica, esercizi terapeutici, riabilitazione vestibolare, e approcci integrati di questi trattamenti comparati tra loro o con placebo. Le misure di outcome prese in considerazione sono state la disabilità, la frequenza e l'intensità delle vertigini, il dolore al collo, il ROM e la propriocezione cervicale, l'equilibrio e l'impatto emotivo.Risultati:La terapia manuale è il trattamento più comune nella gestione delle CDG. Negli ultimi anni è passata da un livello di evidenza da 3 a 2. La tecnica SNAG e la PJM risultano entrambe efficaci nel miglioramento dei sintomi e della disabilità sia a breve che a lungo termine se vengono associate al proseguimento a domicilio degli esercizi di mobilizzazione. La CMT non è stata ancora applicata in studi sperimentali occidentali, sebbene il suo razionale suggerisca che potrebbe costituire una ragionevole scelta di trattamento. L’ortesi cervicale DennerollTM come trattamento addizionale alla terapia manuale è efficace per mantenere i benefici del trattamento anche a lungo termine.Gli esercizi terapeutici e la riabilitazione vestibolare al momento non presentano prove di efficacia di qualità sufficiente, in quanto, sebbene siano presenti in vari case-series e case reports, rivestono una minima valenza nei programmi riabilitativi proposti negli studi inclusi in questa revisione. Tuttavia, l’integrazione di questi trattamenti risulterebbe utile da un lato per coadiuvare gli effetti della terapia manuale, e dall’altro per gestire il disequilibrio, l’instabilità posturale e i deficit visivi, che rappresentano i sintomi comuni alle patologie di origine vestibolare. La terapia fisica è risultata poco efficace nella riduzione del dolore e della rigidità muscolareConclusioni:Laricerca mostra che ad oggi il trattamento riabilitativo per le CDG non è stato standardizzato, in quanto si trova ancora in fase di studi e sperimentazione. Considerare esclusivamente le evidenze scientifiche attualmente disponibili condurrebbe alla pianificazione di un programma riabilitativo incompleto, incentrato prevalentemente sulla terapia manuale. Invece, tenendo conto anche dell’eziologia e del variegato ventaglio di manifestazioni sintomatiche connesse a questo disturbo, si potrebbe impostare un approccio integrato, includendovi anche metodiche come esercizi terapeutici e riabilitazione vestibolare.File | Dimensione | Formato | |
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