Adoption is a legal process through which a person or couple assumes legal and social responsibility for a child who is not their own biologically. This process provides a loving and stable family for a child who might otherwise grow up in institutions or precarious living conditions. Adoption in antiquity had a very different function from the one it has today. While today adoption often takes place for personal and affectionate reasons, in ancient times adoption was primarily a legal and social practice used to pass on inheritance, maintain family assets and ensure the continuity of the line of descent. In many ancient civilizations such as ancient Rome, Greece, and ancient Egypt, adoption was a formal process that required the intervention of the state or a court. In ancient Rome, adoption was particularly common and often took place for political purposes or to ensure family continuity. A famous example of adoption in ancient Rome is the adoption of Octavian by Julius Caesar, after the death of his father. In the Middle Ages, less affluent families, able to produce numerous offspring, used to entrust part of it to families in which one of the spouses had proved sterile, and which needed a male heir. Italian literature has been interested in the past – and still continues to be interested – in the theme of adoption, the possibilities and problems that it entails. Adoption can give a second chance to a child who has suffered neglect or abuse, giving them a loving family and a stable environment. However, adoption can also present emotional and social challenges for both the adoptive parents and the child. In particular, literature has frequently expressed the problem of stigma surrounding the social aspect of adoption. In this case, the literature constitutes a mean for discussions about preconceived conceptions or negative stereotypes about adoption. Even today, some sections of the population may believe that blood ties are more important than affective ones or that adopted children are different from biological ones. The present exhibition aims to evaluate not only the historical evolution of adoption, but also to examine the cultural and social phenomena photographed by literature.
L'adozione è un processo legale attraverso il quale una persona o una coppia assume la responsabilità legale e sociale di un bambino che non è il proprio biologicamente. Questo processo fornisce una famiglia amorevole e stabile a un bambino che altrimenti potrebbe crescere in istituti o in condizioni di vita precarie. L'adozione nell'antichità aveva una funzione molto diversa da quella che ha oggi. Mentre oggi l'adozione spesso avviene per motivi personali e di affetto, nell'antichità l'adozione era principalmente una pratica legale e sociale utilizzata per trasmettere eredità, mantenere il patrimonio familiare e garantire la continuità della linea di discendenza. In molte antiche civiltà come l'antica Roma, la Grecia e l'antico Egitto, l'adozione era un processo formale che richiedeva l'intervento dello stato o di un tribunale. Nell'antica Roma, l'adozione era particolarmente comune e spesso avveniva per scopi politici o per garantire continuità familiare. Un esempio famoso di adozione nell'antica Roma è l'adozione di Ottaviano da parte di Giulio Cesare, dopo la morte di suo padre. Nel medioevo, le famiglie meno abbienti, in grado di generare una prole numerosa, solevano affidare parte di essa a nuclei familiari in cui uno dei coniugi si era rivelato sterile, e che necessitavano di un erede maschio. La letteratura italiana si è interessata in passato – e continua ancora a interessarsi – della tematica dell’adozione, delle possibilità e dei problemi che essa comporta. L'adozione può offrire una seconda possibilità a un bambino che ha sofferto di negligenza o abusi, regalando loro una famiglia amorevole e un ambiente stabile. Tuttavia, l'adozione può anche presentare sfide emotive e sociali per sia i genitori adottivi che per il bambino. In particolar modo, la letteratura ha manifestato di frequente il problema dello stigma che circonda l’aspetto sociale dell’adozione. In questo modo, la letteratura si è fatta cassa di risonanza di discussioni circa concezioni preconcette o stereotipi negativi sulla adozione. Ancora oggi, alcune fasce sociali della popolazione potrebbero ritenere che i legami di sangue siano più importanti di quelli affettivi o che i bambini adottati siano diversi da quelli biologici. La presente esposizione ambisce a valutare non solo l’evoluzione storica dell’adozione, ma anche a vagliare i fenomeni culturali e sociali fotografati dalla letteratura.
L'adozione nella letteratura italiana: esplorazioni antropologiche.
BAZZANO CAVIGLIA, CHIARA
2022/2023
Abstract
L'adozione è un processo legale attraverso il quale una persona o una coppia assume la responsabilità legale e sociale di un bambino che non è il proprio biologicamente. Questo processo fornisce una famiglia amorevole e stabile a un bambino che altrimenti potrebbe crescere in istituti o in condizioni di vita precarie. L'adozione nell'antichità aveva una funzione molto diversa da quella che ha oggi. Mentre oggi l'adozione spesso avviene per motivi personali e di affetto, nell'antichità l'adozione era principalmente una pratica legale e sociale utilizzata per trasmettere eredità, mantenere il patrimonio familiare e garantire la continuità della linea di discendenza. In molte antiche civiltà come l'antica Roma, la Grecia e l'antico Egitto, l'adozione era un processo formale che richiedeva l'intervento dello stato o di un tribunale. Nell'antica Roma, l'adozione era particolarmente comune e spesso avveniva per scopi politici o per garantire continuità familiare. Un esempio famoso di adozione nell'antica Roma è l'adozione di Ottaviano da parte di Giulio Cesare, dopo la morte di suo padre. Nel medioevo, le famiglie meno abbienti, in grado di generare una prole numerosa, solevano affidare parte di essa a nuclei familiari in cui uno dei coniugi si era rivelato sterile, e che necessitavano di un erede maschio. La letteratura italiana si è interessata in passato – e continua ancora a interessarsi – della tematica dell’adozione, delle possibilità e dei problemi che essa comporta. L'adozione può offrire una seconda possibilità a un bambino che ha sofferto di negligenza o abusi, regalando loro una famiglia amorevole e un ambiente stabile. Tuttavia, l'adozione può anche presentare sfide emotive e sociali per sia i genitori adottivi che per il bambino. In particolar modo, la letteratura ha manifestato di frequente il problema dello stigma che circonda l’aspetto sociale dell’adozione. In questo modo, la letteratura si è fatta cassa di risonanza di discussioni circa concezioni preconcette o stereotipi negativi sulla adozione. Ancora oggi, alcune fasce sociali della popolazione potrebbero ritenere che i legami di sangue siano più importanti di quelli affettivi o che i bambini adottati siano diversi da quelli biologici. La presente esposizione ambisce a valutare non solo l’evoluzione storica dell’adozione, ma anche a vagliare i fenomeni culturali e sociali fotografati dalla letteratura.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/147986