La precarietà del lavoro di piattaforma (gig workers)

The objective of this work is to analyze the impact that the world of platforms is having on the definition of employment relationships, on the level of precariousness and job insecurity. Today we talk about the "gig-economy" or "on-demand economy" referring to the new economic paradigm born thanks to the advent of the so-called labor platforms, i.e. the digital platforms that are responsible for bringing together supply and demand for work. These platforms allow you to match in real time a user who requests a good or service with another who is able to provide it "on request". The success of this new model passes through the flexibility and personal management of work by gig workers, and as far as companies in general are concerned, they also benefit from it as transaction costs and costs in general decrease by turning to a professional in online platforms. This essay starts chronologically in the first chapter to explain the evolution of work from the Fordist period, moving from standardized to atypical work. Subsequently we will focus on the analysis of the phenomenon of crowdwork in general and then describe the various problems that working in the world of platforms entails, such as the right to pension, holidays and protection in general. To then move on to the third and final chapter, analyzing in depth through three qualitative and quantitative research. In the qualitative analysis we will discover the thoughts of the interviewees who work on the platforms both with qualified professionals such as web programmers for example and as unskilled workers such as Uber taxi drivers, to have a general overview of the phenomenon. Finally, we will focus on two other quantitative studies on the world of the most qualified gig workers, such as programmers, freelancers in the IT world, to investigate what specializations and skills they need to work, and how they manage to cope with the high competitiveness on the web, given that any worker in the world can sign up to these platforms and start working on them.

L’obiettivo di questo lavoro è quello di analizzare l’impatto che il mondo delle piattaforme sta avendo sulla definizione dei rapporti di lavoro, sul livello di precarietà e di insicurezza lavorativa. Oggi si parla infatti di “gig-economy” o “on-demand economy” riferendosi al nuovo paradigma economico nato grazie all’avvento delle cosiddette labour platform, ovvero le piattaforme digitali che si occupano di mettere in contatto domanda e offerta di lavoro. Queste piattaforme consentono di abbinare in tempo reale un utente che richiede un bene o un servizio ad un altro che è in grado di fornirlo “a richiesta”. Il successo di questo nuovo modello passa attraverso la flessibilità e la gestione personale del lavoro da parte dei gig workers, e per quanto riguarda le aziende in generale, ne beneficiano anche loro poiché diminuiscono i costi di transazione e i costi in generale, rivolgendosi ad un professionista nelle piattaforme online. Questo elaborato parte cronologicamente nel primo capitolo per spiegare l’evoluzione del lavoro dal periodo fordista, passando al lavoro da standardizzato ad atipico. Successivamente ci si soffermerà sull’analisi del fenomeno del crowdwork in generale per poi descriverne i vari problemi che implica lavorare nel mondo delle piattaforme, come il diritto alla pensione, alle vacanze e alle tutele in generale. Per poi passare nel terzo ed ultimo capitolo, analizzando tramite tre ricerche qualitative e quantitative più nel profondo. Nell’analisi qualitativa si scoprirà il pensiero degli intervistati che lavorano nelle piattaforme sia con e professionisti qualificati come programmatori web ad esempio sia come lavoratori non qualificati come i taxisti di uber, per avere una panoramica generale del fenomeno. Infine, ci si concentrerà su altre due ricerche quantitative sul mondo dei gig workers più qualificati, come appunto programmatori, freelancer del mondo IT, per indagare quali specializzazioni e competenze necessitano per lavorare, e come riescono a reggere l’alta competitività sul web, dato che chiunque lavoratore nel mondo può iscriversi a queste piattaforme e iniziare a lavoraci.