The hypothesis underlying the work is that today, within a hegemonic epistemology that makes science its paradigm of rationality, some idealist positions have taken hold in the West. Therefore, from a philosophical perspective, I choose to argue against epistemic and ontological relativism using some tools belonging to mathematical thought, i.e., from within scientific epistemology. In this respect, the approach I have followed can be called Mathematical Philosophy. In Chapter 1, I argue in favor of an ontology-based on Rovelli's relational interpretation of Quantum Mechanics (RQM). The latter incorporates some subjectivist theses I made harmless through Zeh's Theory of Decoherence, which I derived within RQM. The first part is mathematically grounded in Shannon's Communication Theory, the theoretical framework for the entire work. In Chapter 2, I focus on constructing a representation theory for epistemic processes. From Kolchinsky and Wolpert's semantic model for autonomous agents, I establish a hierarchy of semantic efficiency in communications between a complex organism and the environment based on Russell's Type Theory. A probabilistic definition of knowledge completes the chapter. The third and final chapter is devoted to bridging the first two chapters and characterizing epistemology. Thus I reach an antinomy of Russell's kind that formalizes the source of some epistemic relativist positions; based on Harris's Theory of Language, I conjecture that such a contradiction is not surmountable by formal models. Hence, I resort to Geymonat's Dialectics; using its tools, I conclude the argument with a thesis on the ethical foundation of epistemological paradigms.
L'ipotesi alla base del lavoro è che oggi, all'interno di un'epistemologia egemonica che fa della scienza il suo paradigma di razionalità, si siano affermate in Occidente alcune posizioni idealiste. Pertanto, da una prospettiva filosofica, ho scelto di argomentare contro il relativismo epistemico e ontologico utilizzando alcuni strumenti propri del pensiero matematico, cioè dall'interno dell'epistemologia scientifica stessa. In questo senso, l'approccio che ho seguito può essere definito di filosofia matematica. Nel Capitolo 1 discuto a favore di un'ontologia basata sull'interpretazione relazionale della meccanica di Rovelli (RQM). Quest'ultima incorpora alcune tesi soggettiviste che è possibile rendere innocue grazie alla teoria della decoerenza di Zeh, che derivo all'interno della RQM. Questa prima parte è matematicamente fondata sulla teoria della comunicazione di Shannon, che costituisce il quadro teorico di riferimento per l'intero lavoro. Nel Capitolo 2 mi concentro sulla costruzione di una teoria della rappresentazione dei processi epistemici. Partendo dal modello semantico di Kolchinsky e Wolpert per gli agenti autonomi, stabilisco una gerarchia di efficienza semantica nelle comunicazioni tra un organismo complesso e l'ambiente, basata sulla teoria dei tipi di Russell. Una definizione probabilistica di conoscenza completa il capitolo. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato al collegamento dei primi due e alla caratterizzazione dell'epistemologia. Giungo così a un'antinomia del tipo di Russell che formalizza l'origine di alcune posizioni relativiste epistemiche; basandomi sulla Teoria del linguaggio di Harris, ipotizzo che tale contraddizione non sia superabile attraverso modelli formali. Ricorro quindi all'approccio dialettico di Geymonat, e utilizzando i suoi strumenti, concludo l'argomentazione con una tesi sul fondamento etico dei paradigmi epistemologici.
Fondamenti etici dell'epistemologia. Un'argomentazione di filosofia matematica contro il relativismo.
BERERA, MATTIA
2021/2022
Abstract
L'ipotesi alla base del lavoro è che oggi, all'interno di un'epistemologia egemonica che fa della scienza il suo paradigma di razionalità, si siano affermate in Occidente alcune posizioni idealiste. Pertanto, da una prospettiva filosofica, ho scelto di argomentare contro il relativismo epistemico e ontologico utilizzando alcuni strumenti propri del pensiero matematico, cioè dall'interno dell'epistemologia scientifica stessa. In questo senso, l'approccio che ho seguito può essere definito di filosofia matematica. Nel Capitolo 1 discuto a favore di un'ontologia basata sull'interpretazione relazionale della meccanica di Rovelli (RQM). Quest'ultima incorpora alcune tesi soggettiviste che è possibile rendere innocue grazie alla teoria della decoerenza di Zeh, che derivo all'interno della RQM. Questa prima parte è matematicamente fondata sulla teoria della comunicazione di Shannon, che costituisce il quadro teorico di riferimento per l'intero lavoro. Nel Capitolo 2 mi concentro sulla costruzione di una teoria della rappresentazione dei processi epistemici. Partendo dal modello semantico di Kolchinsky e Wolpert per gli agenti autonomi, stabilisco una gerarchia di efficienza semantica nelle comunicazioni tra un organismo complesso e l'ambiente, basata sulla teoria dei tipi di Russell. Una definizione probabilistica di conoscenza completa il capitolo. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato al collegamento dei primi due e alla caratterizzazione dell'epistemologia. Giungo così a un'antinomia del tipo di Russell che formalizza l'origine di alcune posizioni relativiste epistemiche; basandomi sulla Teoria del linguaggio di Harris, ipotizzo che tale contraddizione non sia superabile attraverso modelli formali. Ricorro quindi all'approccio dialettico di Geymonat, e utilizzando i suoi strumenti, concludo l'argomentazione con una tesi sul fondamento etico dei paradigmi epistemologici.File | Dimensione | Formato | |
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