Il presente lavoro ha come oggetto d'indagine la teoria della fine della storia elaborata dal filosofo franco-russo Alexandre Kojève. Il primo capitolo funge da introduzione alla riflessione del filosofo. In esso si prendono in esame le vicende, biografiche e intellettuali, che hanno segnato l’approdo di Kojève al pensiero hegeliano. È, infatti, al filosofo di Stoccarda che Kojève si rifà per l’elaborazione della sua riflessione. Un ruolo essenziale gioca anche il pensiero di Kant, le cui influenze sull'idea kojèviana di un compimento della storia vengono rilevate nel prosieguo del capitolo. Si procede, poi, con la registrazione delle considerazioni che Kojève stesso compie, nello stesso anno della sua morte, circa le fasi di elaborazione della sua teoria. Il primo capitolo, infine, si conclude con l’analisi dei punti principali della ricezione americana del pensiero del filosofo. Nel secondo capitolo ci si confronta in maniera diretta con i testi kojèviani, al fine di tracciare le variazioni che subisce la teoria della fine della storia nel corso degli anni. Queste possono essere ricondotte a tre scenari diversi: l’ipotesi di un’interruzione prematura del processo storico, la possibilità che dopo la chiusura di questo cominci una nuova storia e, infine, l’idea che la storia possa concludersi inavvertitamente, senza che questo compimento venga registrato. L’ultimo capitolo è dedicato alla descrizione della teoria del mito che Kojève lascia affiorare in molti suoi scritti. Questa risulta particolarmente utile se applicata al pensiero di Kojève stesso. Questo gesto teorico permette infatti di chiarire, del pensiero del filosofo franco-russo, le dimensioni più segnate dalle esigenze pedagogiche, dalle intenzioni propagandistiche e dal ricorso a discorsi non propriamente veri, quali l’ideologia e, per l’appunto, il mito. Nelle conclusioni della tesi viene prospettato un possibile prosieguo del lavoro. Tramite la ricezione del pensiero di Kojève da parte della tradizione teologico-politica novecentesca, si nota come le categorie di questa possano essere delle utili lenti attraverso le quali interpretare la dimensione fortemente religiosa che attraversa tutto il suo pensiero.

Le teorie della fine della storia. Studio su Alexandre Kojève

SCOLLO, FRANCESCO
2022/2023

Abstract

Il presente lavoro ha come oggetto d'indagine la teoria della fine della storia elaborata dal filosofo franco-russo Alexandre Kojève. Il primo capitolo funge da introduzione alla riflessione del filosofo. In esso si prendono in esame le vicende, biografiche e intellettuali, che hanno segnato l’approdo di Kojève al pensiero hegeliano. È, infatti, al filosofo di Stoccarda che Kojève si rifà per l’elaborazione della sua riflessione. Un ruolo essenziale gioca anche il pensiero di Kant, le cui influenze sull'idea kojèviana di un compimento della storia vengono rilevate nel prosieguo del capitolo. Si procede, poi, con la registrazione delle considerazioni che Kojève stesso compie, nello stesso anno della sua morte, circa le fasi di elaborazione della sua teoria. Il primo capitolo, infine, si conclude con l’analisi dei punti principali della ricezione americana del pensiero del filosofo. Nel secondo capitolo ci si confronta in maniera diretta con i testi kojèviani, al fine di tracciare le variazioni che subisce la teoria della fine della storia nel corso degli anni. Queste possono essere ricondotte a tre scenari diversi: l’ipotesi di un’interruzione prematura del processo storico, la possibilità che dopo la chiusura di questo cominci una nuova storia e, infine, l’idea che la storia possa concludersi inavvertitamente, senza che questo compimento venga registrato. L’ultimo capitolo è dedicato alla descrizione della teoria del mito che Kojève lascia affiorare in molti suoi scritti. Questa risulta particolarmente utile se applicata al pensiero di Kojève stesso. Questo gesto teorico permette infatti di chiarire, del pensiero del filosofo franco-russo, le dimensioni più segnate dalle esigenze pedagogiche, dalle intenzioni propagandistiche e dal ricorso a discorsi non propriamente veri, quali l’ideologia e, per l’appunto, il mito. Nelle conclusioni della tesi viene prospettato un possibile prosieguo del lavoro. Tramite la ricezione del pensiero di Kojève da parte della tradizione teologico-politica novecentesca, si nota come le categorie di questa possano essere delle utili lenti attraverso le quali interpretare la dimensione fortemente religiosa che attraversa tutto il suo pensiero.
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