Il focus principale di questo lavoro di ricerca è l'esplorazione l’ambito dell’influenza stagionale sull’uomo in ottica complessa, tenendo in considerazione un pool di variabili piuttosto ampio, senza concentrarsi esclusivamente sull’ottica patologizzante che fin’ora ha senz’altro costituito il focus principale,ma provando a creare una nuova tassonomia che si basi sull'intersecarsi di sistemi differenti. Nel primo capitolo del lavoro è tuttavia presente un cenno alla concettualizzazione di stagionalità imperante nella psichiatria degli ultimi decenni e anche a livello di senso comune. Si parla infatti del costrutto di Seasonal affective disorder (SAD) (Rosenthal, 1984), degli strumenti di assessment normalmente utilizzati per la rilevazione di questo disturbo, nonché dei suoi limiti, per poi muoversi, nella seconda parte del capitolo, verso una concettualizzazione più moderna, basata sull’approccio evoluzionistico che considera la stagionalità alla luce delle differenze individuali nei livelli di sensibilità ambientale. Sono sinteticamente spiegate le teorie principali che ricadono sotto il “termine ombrello” di sensibilità ambientale, avvicinandoci quindi all’ottica non patologizzante che il lavoro si propone di adottare, cercando di abbracciare invece tutta la popolazione concentrandosi sulle differenze interindividuali e non per forza solo sulla popolazione clinica. Nel secondo capitolo, invece, il costrutto trattato è quello dell’attaccamento, basato sulla teoria formulata da John Bowlby. Il tema è fondamentale nel lavoro poiché costituisce una delle variabili individuali tenute in considerazione. Infatti, viene indagato nella fase preliminare della procedura sperimentale attraverso la compilazione di appositi questionari, al fine di comprendere un eventuale legame fra il costrutto e il livello di sensibilità ambientale. Il concetto è trattato dal punto di vista storico e della sua evoluzione, concettuale, con la spiegazione dei vari pattern riscontrabili nella popolazione e delle traiettorie di sviluppo disfunzionali, ma anche dal punto di vista neurobiologico, anche per costruire un collegamento con la parte pratico/sperimentale del lavoro. Il terzo e ultimo capitolo ha lo scopo di presentare il nostro lavoro di ricerca (ricerca esplorativa) le modalità di somministrazione, i self-report e la parte condotta in laboratorio, in presenza di individui partecipanti volontari. Sarà illustrata anche l’analisi dei dati ottenuti con le relative spiegazioni e interpretazioni legate alla teoria sottostante. Infine, saranno discussi i limiti della ricerca, e le eventuali prospettive future.

Sensibilità ambientale, attaccamento e prospettiva evoluzionistica: una ricerca esplorativa per una nuova concettualizzazione della stagionalità.

STANZANI, MARTA
2022/2023

Abstract

Il focus principale di questo lavoro di ricerca è l'esplorazione l’ambito dell’influenza stagionale sull’uomo in ottica complessa, tenendo in considerazione un pool di variabili piuttosto ampio, senza concentrarsi esclusivamente sull’ottica patologizzante che fin’ora ha senz’altro costituito il focus principale,ma provando a creare una nuova tassonomia che si basi sull'intersecarsi di sistemi differenti. Nel primo capitolo del lavoro è tuttavia presente un cenno alla concettualizzazione di stagionalità imperante nella psichiatria degli ultimi decenni e anche a livello di senso comune. Si parla infatti del costrutto di Seasonal affective disorder (SAD) (Rosenthal, 1984), degli strumenti di assessment normalmente utilizzati per la rilevazione di questo disturbo, nonché dei suoi limiti, per poi muoversi, nella seconda parte del capitolo, verso una concettualizzazione più moderna, basata sull’approccio evoluzionistico che considera la stagionalità alla luce delle differenze individuali nei livelli di sensibilità ambientale. Sono sinteticamente spiegate le teorie principali che ricadono sotto il “termine ombrello” di sensibilità ambientale, avvicinandoci quindi all’ottica non patologizzante che il lavoro si propone di adottare, cercando di abbracciare invece tutta la popolazione concentrandosi sulle differenze interindividuali e non per forza solo sulla popolazione clinica. Nel secondo capitolo, invece, il costrutto trattato è quello dell’attaccamento, basato sulla teoria formulata da John Bowlby. Il tema è fondamentale nel lavoro poiché costituisce una delle variabili individuali tenute in considerazione. Infatti, viene indagato nella fase preliminare della procedura sperimentale attraverso la compilazione di appositi questionari, al fine di comprendere un eventuale legame fra il costrutto e il livello di sensibilità ambientale. Il concetto è trattato dal punto di vista storico e della sua evoluzione, concettuale, con la spiegazione dei vari pattern riscontrabili nella popolazione e delle traiettorie di sviluppo disfunzionali, ma anche dal punto di vista neurobiologico, anche per costruire un collegamento con la parte pratico/sperimentale del lavoro. Il terzo e ultimo capitolo ha lo scopo di presentare il nostro lavoro di ricerca (ricerca esplorativa) le modalità di somministrazione, i self-report e la parte condotta in laboratorio, in presenza di individui partecipanti volontari. Sarà illustrata anche l’analisi dei dati ottenuti con le relative spiegazioni e interpretazioni legate alla teoria sottostante. Infine, saranno discussi i limiti della ricerca, e le eventuali prospettive future.
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