La psicopatia è un costrutto multidimensionale complesso, che include tratti di personalità come insensibilità, comportamento antisociale, mancanza di empatia e di rimorso. In letteratura, gli studi volti alla comprensione delle dinamiche legate alla personalità psicopatica sono moltissimi e tutti hanno come obiettivo quello di inquadrarne cause e funzionamenti specifici, il più delle volte con risultati discordanti e incoerenti. Con questo elaborato si cerca di far luce sugli aspetti socioambientali e biologici che influenzano lo sviluppo di tratti psicopatici, che caratterizzano il funzionamento dell’individuo da un punto di vista psicofisiologico e neuropsicologico, cercando di mettere d’accordo le svariate evidenze grazie all’adozione di un approccio multidimensionale. Infatti, un approccio unidimensionale, ossia che considera la psicopatia senza un coinvolgimento delle sue singole componenti, non è in grado di approfondire in maniera specifica e affidabile il funzionamento dello psicopatico e non consente di dare una spiegazione unitaria ai fenomeni neuropsicologici e comportamentali che sono tipici di questi individui: l’approccio multidimensionale, a questo proposito, garantisce precisione e chiarezza relativamente a questi fenomeni, che altrimenti ne risulterebbero offuscati. Inoltre, data l’affinità tra la personalità psicopatica e quelle di stampo narcisistico e antisociale, l’approccio multidimensionale ci permette di comprendere, attraverso la presa in esame delle caratteristiche affini, quali siano le reali differenze a livello di funzionamento tra le personalità psicopatiche e le entità cliniche diagnosticabili come disturbi di personalità di tipo narcisistico e antisociale: tali differenze vanno ad incidere sia sulla pericolosità dell’individuo, al cui aumentare corrisponde un incremento del rischio criminologico, sia sulla rilevabilità forense, che definisce il grado di conservazione dell’imputabilità dell’individuo. Un approccio multidimensionale è, quindi, in grado di informarci sia relativamente alle dinamiche che sottostanno ai comportamenti antisociali degli psicopatici sia per ciò che riguarda il loro grado di imputabilità.

Un approccio multidimensionale alla psicopatia da una prospettiva neuropsicologica e forense

TAMBALO, LORENZO
2022/2023

Abstract

La psicopatia è un costrutto multidimensionale complesso, che include tratti di personalità come insensibilità, comportamento antisociale, mancanza di empatia e di rimorso. In letteratura, gli studi volti alla comprensione delle dinamiche legate alla personalità psicopatica sono moltissimi e tutti hanno come obiettivo quello di inquadrarne cause e funzionamenti specifici, il più delle volte con risultati discordanti e incoerenti. Con questo elaborato si cerca di far luce sugli aspetti socioambientali e biologici che influenzano lo sviluppo di tratti psicopatici, che caratterizzano il funzionamento dell’individuo da un punto di vista psicofisiologico e neuropsicologico, cercando di mettere d’accordo le svariate evidenze grazie all’adozione di un approccio multidimensionale. Infatti, un approccio unidimensionale, ossia che considera la psicopatia senza un coinvolgimento delle sue singole componenti, non è in grado di approfondire in maniera specifica e affidabile il funzionamento dello psicopatico e non consente di dare una spiegazione unitaria ai fenomeni neuropsicologici e comportamentali che sono tipici di questi individui: l’approccio multidimensionale, a questo proposito, garantisce precisione e chiarezza relativamente a questi fenomeni, che altrimenti ne risulterebbero offuscati. Inoltre, data l’affinità tra la personalità psicopatica e quelle di stampo narcisistico e antisociale, l’approccio multidimensionale ci permette di comprendere, attraverso la presa in esame delle caratteristiche affini, quali siano le reali differenze a livello di funzionamento tra le personalità psicopatiche e le entità cliniche diagnosticabili come disturbi di personalità di tipo narcisistico e antisociale: tali differenze vanno ad incidere sia sulla pericolosità dell’individuo, al cui aumentare corrisponde un incremento del rischio criminologico, sia sulla rilevabilità forense, che definisce il grado di conservazione dell’imputabilità dell’individuo. Un approccio multidimensionale è, quindi, in grado di informarci sia relativamente alle dinamiche che sottostanno ai comportamenti antisociali degli psicopatici sia per ciò che riguarda il loro grado di imputabilità.
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