La trasformazione transfrontaliera: aspetti civilistici e fiscali

This work examines the civil and tax aspects of the extraordinary operation of conversion and, in particular, of the cross-border conversion, introduced by EU Directive 2019/2121 and recently transposed into Italian law through Legislative Decree 19/2023, which came into effect on 3 July 2023. In the first chapter, after a brief analysis of the regulatory evolution of the institution under review, the relevant civil law (Articles 2498 to 2500-novies of the Civil Code) and tax implications (Articles 170 and 171 of the TUIR) in the national context are examined. In order to fully understand the cross-borderconversion, it is necessary to know the context in which it originates and develops and the fundamental principles behind it, first and foremost the freedom of establishment, by investigating the latest European and international initiatives: increasing globalisation and the aspiration to create a single European market have resulted in the need to pursue greater harmonisation of EU company and tax law. In this context, it is worth mentioning the central role played by the Court of Justice of the European Union; this institution has, in fact, spoken out over the years in order to settle disputes arising between companies located in different Member States and to fill regulatory gaps. The many interpretative rulings of the ECJ have thus helped to favour and facilitate the exercise of the right of establishment and to qualify the transfer of the registered office abroad as a “cross-border transformation”. Finally, the content of the EU Directive 2019/2121 and Legislative Decree 19/2023 was examined, essentially in relation to the transnational transformation only, and the tax aspects of the same were evaluated in depth, to which the discipline of the transfer of the registered office to another Member State with a consequent change of the lex societatis is essentially applied.

Il presente lavoro si occupa di esaminare gli aspetti civilistici e fiscali dell’operazione straordinaria della trasformazione e, in particolare della trasformazione transfrontaliera, introdotta della Direttiva EU 2019/2121 e recentemente recepita dall’ordinamento italiano tramite il D.lgs. 19/2023, entrato in vigore in data 3 luglio 2023. Nel primo capitolo, dopo una breve analisi dell’evoluzione normativa dell’istituto in esame, vengono approfondite le relative implicazioni di carattere civilistico (articoli dal 2498 al 2500-novies del codice civile) e fiscale (articoli 170 e 171 del TUIR) in ambito nazionale. Per poter comprendere pienamente la trasformazione transfrontaliera, è necessario conoscere il contesto in cui nasce e si sviluppa e i principi fondamentali che ne sono alla base, primo fra tutti la libertà di stabilimento, attraverso l’indagine delle ultime iniziative condotte in ambito europeo ed internazionale: la crescente globalizzazione e l’aspirazione alla creazione di un mercato unico europeo sono risultate nell’esigenza di perseguire una maggiore armonizzazione del diritto societario e tributario comunitario. In questo ambito, è doveroso menzionare il ruolo centrale ricoperto dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea; detta istituzione, infatti, si è espressa nel corso degli anni al fine di dirimere le controversie sorte tra società situate in Paesi membri diversi e provvedendo a colmare lacune normative. Le molteplici sentenze interpretative della CGE hanno così contribuito a favorire e ad agevolare l’esercizio del diritto di stabilimento e a qualificare il trasferimento della sede all’estero come “trasformazione transfrontaliera”. Infine, è stato esaminato il contenuto della Direttiva EU 2019/2121 e del D.lgs. 19/2023, sostanzialmente in relazione alla sola trasformazione transnazionale, e sono stati approfonditi gli aspetti fiscali della stessa, cui viene essenzialmente applicata la disciplina del trasferimento della sede in altro Stato membro con conseguente mutamento della lex societatis.