La presente ricerca intende rendere conto del percorso letterario e della poetica di Carlo Fruttero (1926-2012), scrittore dalle molteplici peculiarità, a cominciare da quella di avere costituito per decenni la metà di una coppia letteraria vincente: Franco Lucentini (1920-2002). Non è possibile separare l'opera di Fruttero da quella del suo compagno di scrittura, anche perché fu unica e speciale l'alchimia del loro “scrivere in due”, tema ancor oggi dibattuto e sviscerato, come si vedrà nel corso del lavoro. Il primo capitolo è dedicato agli inizi, alle origini, alle fondamenta del percorso artistico di Carlo Fruttero, prima da solo e poi nel sodalizio con Lucentini. Il secondo capitolo considera un aspetto peculiare di Fruttero e Lucentini, ossi alla loro capacità di effettuare una satira spietata contro i vizi socioculturali che più li irritavano, suscitandone il moto di scherno. Il terzo capitolo è dedicato alle varie dimensioni in cui si declinò, in Fruttero e Lucentini, l'arte del raccontare, sia in prima persona sia come opera di divulgazione, all'interno dei cosiddetti “generi” che li interessarono. Ecco dunque la ragione per cui si è scelto di esaminare con ordine i vari aspetti della narrativa con i quali Fruttero e Lucentini ebbero a che fare: la fantascienza, il giallo, il mistery, per concludere con la loro partecipazione a una serie di puntate televisive in veste di commentatori di grandi libri altrui. Nel quarto capitolo si ragiona attorno a quella che è generalmente riconosciuta come la punta di diamante della scrittura di Fruttero e Lucentini, cioè l'uso del linguaggio. La ricerca sul linguaggio è stata un elemento costante per i due scrittori, sia per la restituzione delle atmosfere che per la costruzione dei personaggi, nella tensione mai tradita all'ideale di una precisione cristallina e capace di arrivare con empatia all'orecchio del lettore. Non manca una parte di analisi specificamente dedicata ai due romanzi maggiori di Fruttero e Lucentini, La donna della domenica e A che punto è la notte, che sono entrambi dei polizieschi, accomunati dall'inedita ambientazione nella città di Torino. Si è cercato pertanto di mettere in chiaro alcuni aspetti relativi alla tecnica, alla struttura e alle ragioni del successo dei due romanzi, nonché alla loro ricezione da parte di pubblico e critica. Il lavoro si conclude ritornano all'autorialità singola di Fruttero, che, dopo la morte di Lucentini, continuò a scrivere producendo un ottimo romanzo, Donne informate sui fatti, ancora una volta un giallo di costume, poi una raccolta di memorie dal vezzoso titolo Mutandine di chiffon, e infine, col ruolo di testamento spirituale, un poemetto di elevata voce poetica, La linea di minor resistenza, in cui l'ormai ottantaquattrenne Fruttero con straordinaria lucidità, utilizzando come sfondo metaforico un'ambientazione bellica, compone un quadro penetrante e misterioso sull'eroismo dell'essere vivi e del compiere al meglio, ciascuno come può, la propria personale parabola.
Carlo Fruttero, opere a doppia firma e ultimi scritti
BORELLO, ALESSANDRA PIERINA
2018/2019
Abstract
La presente ricerca intende rendere conto del percorso letterario e della poetica di Carlo Fruttero (1926-2012), scrittore dalle molteplici peculiarità, a cominciare da quella di avere costituito per decenni la metà di una coppia letteraria vincente: Franco Lucentini (1920-2002). Non è possibile separare l'opera di Fruttero da quella del suo compagno di scrittura, anche perché fu unica e speciale l'alchimia del loro “scrivere in due”, tema ancor oggi dibattuto e sviscerato, come si vedrà nel corso del lavoro. Il primo capitolo è dedicato agli inizi, alle origini, alle fondamenta del percorso artistico di Carlo Fruttero, prima da solo e poi nel sodalizio con Lucentini. Il secondo capitolo considera un aspetto peculiare di Fruttero e Lucentini, ossi alla loro capacità di effettuare una satira spietata contro i vizi socioculturali che più li irritavano, suscitandone il moto di scherno. Il terzo capitolo è dedicato alle varie dimensioni in cui si declinò, in Fruttero e Lucentini, l'arte del raccontare, sia in prima persona sia come opera di divulgazione, all'interno dei cosiddetti “generi” che li interessarono. Ecco dunque la ragione per cui si è scelto di esaminare con ordine i vari aspetti della narrativa con i quali Fruttero e Lucentini ebbero a che fare: la fantascienza, il giallo, il mistery, per concludere con la loro partecipazione a una serie di puntate televisive in veste di commentatori di grandi libri altrui. Nel quarto capitolo si ragiona attorno a quella che è generalmente riconosciuta come la punta di diamante della scrittura di Fruttero e Lucentini, cioè l'uso del linguaggio. La ricerca sul linguaggio è stata un elemento costante per i due scrittori, sia per la restituzione delle atmosfere che per la costruzione dei personaggi, nella tensione mai tradita all'ideale di una precisione cristallina e capace di arrivare con empatia all'orecchio del lettore. Non manca una parte di analisi specificamente dedicata ai due romanzi maggiori di Fruttero e Lucentini, La donna della domenica e A che punto è la notte, che sono entrambi dei polizieschi, accomunati dall'inedita ambientazione nella città di Torino. Si è cercato pertanto di mettere in chiaro alcuni aspetti relativi alla tecnica, alla struttura e alle ragioni del successo dei due romanzi, nonché alla loro ricezione da parte di pubblico e critica. Il lavoro si conclude ritornano all'autorialità singola di Fruttero, che, dopo la morte di Lucentini, continuò a scrivere producendo un ottimo romanzo, Donne informate sui fatti, ancora una volta un giallo di costume, poi una raccolta di memorie dal vezzoso titolo Mutandine di chiffon, e infine, col ruolo di testamento spirituale, un poemetto di elevata voce poetica, La linea di minor resistenza, in cui l'ormai ottantaquattrenne Fruttero con straordinaria lucidità, utilizzando come sfondo metaforico un'ambientazione bellica, compone un quadro penetrante e misterioso sull'eroismo dell'essere vivi e del compiere al meglio, ciascuno come può, la propria personale parabola.File | Dimensione | Formato | |
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