Gli sviluppi in campo medico e farmacologico hanno permesso di cambiare il volto di diverse patologie, rendendo molte condizioni trattabili e non più mortali. È quello che è accaduto anche con l’HIV, che da infezione mortale è considerabile oggi come cronica (quaderni di Fondazione, I. HIV: tra cronicità e innovazione). L’introduzione della ART ha decisamente abbassato i tassi di mortalità e comorbidità (Hernandez-Huerta D., et al., 2021), con significativi effetti sulla salute fisica, sulla QoL e sulle aspettative di vita delle PLWH (Benfante A., Romeo A., 2023). Tuttavia, l’infezione da HIV continua a registrare valori di incidenza e prevalenza nella popolazione mondiale non indifferenti (Hernandez-Huerta D., et al., 2021). L'aderenza, inoltre, resta una barriera importante al successo terapeutico data la sua incisività sulla progressione della malattia, e sembra suscettibile ad una serie di fattori (tra gli altri) psicopatologici e psicosociali. Negli ultimi anni, un crescente interesse verso l’alessitimia ha messo in mostra come questo tratto di personalità sia molto frequente nelle PLWH (McIntosh RC, et al., 2017), data la sua prevalenza potrebbe essere utile valutare anche le sue implicazioni sui comportamenti di aderenza. Per mitigare l’effetto di alcuni dei disagi sperimentati dalle PLWH in merito alle terapie a dosaggio giornaliero, si stanno sperimentando in questi anni nuovi metodi alternativi. La terapia Long Acting (LA) è una valida alternativa a quella orale (Mills A et al., 2022), permettendo un dosaggio meno frequente minimizza l’impatto della pill fatigue e della dimenticanza, oltre che andare maggiormente incontro alle esigenze di privacy delle PLWH (Philbin M.M. et al., 2022). lo studio, che fa parte di un progetto longitudinale molto più ampio, si propone l’obiettivo di indagare gli aspetti sociodemografici, clinici, e psicologici di PLWH che effettuano il passaggio dalla terapia antiretrovirale orale alla terapia iniettabile LA. Sono stati utilizzati vari strumenti, tra i quali la TAS-20 per la valutazione dell'alessitimia e il PID-5-BF per la valutazione dei tratti di personalità disfunzionali. I risultati della ricerca hanno mostrato che i soggetti appartenenti al campione esaminato condividono tutti un’elevata aderenza ai farmaci, in particolare agli antiretrovirali. Inoltre, anche la prevalenza di alessitimia tra i soggetti sembra molto elevata (48.5%), con valori anche più elevati rispetto ad altre ricerche che già avevano riportato questa tendenza. Inoltre, le scale del PID-5-BF non lasciano presagire tratti di personalità particolarmente disfunzionali. Il campione riporta in generale una più che buona QOL, sembra inoltre godere di diversi fattori che potrebbero contribuire a migliori outcome di salute, come un’occupazione, la disponibilità di supporto sociale, una buona educazione e il non avere per la maggior parte comorbidità mediche.
Alessitimia e Personalità in persona che vivono con HIV: quale correlazione con l'aderenza alla terapia long acting?
FAVRE, LEONARDO
2022/2023
Abstract
Gli sviluppi in campo medico e farmacologico hanno permesso di cambiare il volto di diverse patologie, rendendo molte condizioni trattabili e non più mortali. È quello che è accaduto anche con l’HIV, che da infezione mortale è considerabile oggi come cronica (quaderni di Fondazione, I. HIV: tra cronicità e innovazione). L’introduzione della ART ha decisamente abbassato i tassi di mortalità e comorbidità (Hernandez-Huerta D., et al., 2021), con significativi effetti sulla salute fisica, sulla QoL e sulle aspettative di vita delle PLWH (Benfante A., Romeo A., 2023). Tuttavia, l’infezione da HIV continua a registrare valori di incidenza e prevalenza nella popolazione mondiale non indifferenti (Hernandez-Huerta D., et al., 2021). L'aderenza, inoltre, resta una barriera importante al successo terapeutico data la sua incisività sulla progressione della malattia, e sembra suscettibile ad una serie di fattori (tra gli altri) psicopatologici e psicosociali. Negli ultimi anni, un crescente interesse verso l’alessitimia ha messo in mostra come questo tratto di personalità sia molto frequente nelle PLWH (McIntosh RC, et al., 2017), data la sua prevalenza potrebbe essere utile valutare anche le sue implicazioni sui comportamenti di aderenza. Per mitigare l’effetto di alcuni dei disagi sperimentati dalle PLWH in merito alle terapie a dosaggio giornaliero, si stanno sperimentando in questi anni nuovi metodi alternativi. La terapia Long Acting (LA) è una valida alternativa a quella orale (Mills A et al., 2022), permettendo un dosaggio meno frequente minimizza l’impatto della pill fatigue e della dimenticanza, oltre che andare maggiormente incontro alle esigenze di privacy delle PLWH (Philbin M.M. et al., 2022). lo studio, che fa parte di un progetto longitudinale molto più ampio, si propone l’obiettivo di indagare gli aspetti sociodemografici, clinici, e psicologici di PLWH che effettuano il passaggio dalla terapia antiretrovirale orale alla terapia iniettabile LA. Sono stati utilizzati vari strumenti, tra i quali la TAS-20 per la valutazione dell'alessitimia e il PID-5-BF per la valutazione dei tratti di personalità disfunzionali. I risultati della ricerca hanno mostrato che i soggetti appartenenti al campione esaminato condividono tutti un’elevata aderenza ai farmaci, in particolare agli antiretrovirali. Inoltre, anche la prevalenza di alessitimia tra i soggetti sembra molto elevata (48.5%), con valori anche più elevati rispetto ad altre ricerche che già avevano riportato questa tendenza. Inoltre, le scale del PID-5-BF non lasciano presagire tratti di personalità particolarmente disfunzionali. Il campione riporta in generale una più che buona QOL, sembra inoltre godere di diversi fattori che potrebbero contribuire a migliori outcome di salute, come un’occupazione, la disponibilità di supporto sociale, una buona educazione e il non avere per la maggior parte comorbidità mediche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/147556