Vulvodynia and Vestibulodynia are chronic pain conditions without a clear identifiable cause, characterised by persistent pain in the vulvar and vestibular region (Bornstein et al., 2016). Although clinical research has mainly investigated the organic aspects of these conditions, growing evidence is emerging on the importance of psychological functioning in the experience and management of chronic vulvar pain. This thesis aims to conduct an exploratory analysis of the psychological functioning of a sample of Italian people experiencing vulvar pain, with or without a diagnosis of vulvodynia or vestibulodynia. 480 AFAB (Assigned Female At Birth) persons were recruited on a voluntary basis, through sharing the research poster on social channels. A self-report questionnaire was administered consisting of a section on socio-demographic data collection, followed by the following psychological questionnaires: World Health Organization Quality Of Life - Short Version (WHOQOL-Bref), Emotional Contagion Scale (ECS), Acceptance and Action Questionnaire-II (AAQ-II), Personality Assessment Screener (PAS), Pain Catastrophizing Scale (PCS). At the end of the self-report form, the participants had the opportunity to create an alphanumeric code that they could share with someone close to them, for the completion of an informant-report questionnaire (which will be the subject of future research). The results obtained indicate a general homogeneity among those who fall into the three different pain conditions (vulvar pain, vulvodynia and vestibulodynia). Although not differing greatly in terms of scores, women with vulvar pain appear to be healthier than those with vulvodynia. Indeed, vulvodynia and vestibulodynia appear to involve more psychological distress than vulvar pain. Furthermore, the results obtained are consistent with the scientific literature on vulvodynia and vestibulodynia. In conclusion, this study provides an overview of the psychological functioning of people with vulvar pain, vulvodynia and vestibulodynia in Italy, suggesting that the impact of pain on the lives of sufferers is complex and significant. The psychological and physical symptomatology associated with these conditions underlines the importance of a multidisciplinary approach in the management and treatment of all three pain conditions.
La Vulvodinia e la Vestibolodinia sono condizioni di dolore cronico senza una chiara causa identificabile, caratterizzate da dolore persistente nella regione vulvare e vestibolare (Bornstein et al., 2016). Sebbene la ricerca clinica abbia principalmente indagato gli aspetti organici di queste condizioni, emergono evidenze crescenti sull'importanza del funzionamento psicologico nell'esperienza e nella gestione del dolore vulvare cronico. Questa tesi si propone di condurre un'analisi esplorativa del funzionamento psicologico di un campione di persone italiane che sperimentano dolore vulvare, con o senza una diagnosi di vulvodinia o vestibolodinia. Sono state reclutate 480 persone AFAB (Assigned Female At Birth) su base volontaria, attraverso la condivisione della locandina della ricerca sui canali social. È stato somministrato un questionario self-report composto da una sezione dedicata alla raccolta dei dati sociodemografici, seguita dai seguenti questionari psicologici: World Health Organization Quality Of Life – Versione Breve (WHOQOL-Bref), Emotional Contagion Scale (ECS), Acceptance and Action Questionnaire-II (AAQ-II), Personality Assessment Screener (PAS), Pain Catastrophizing Scale (PCS). Alla fine del form self-report le partecipanti hanno avuto la possibilità di creare un codice alfanumerico da poter condividere con una persona a loro vicina, per la compilazione di un questionario informant-report (che sarà oggetto della ricerca futura). I risultati ottenuti indicano una generale omogeneità tra le persone che rientrano nelle tre diverse condizioni di dolore (dolore vulvare, vulvodinia e vestibolodinia). Pur non discostandosi di molto in termini di punteggi, le donne con dolore vulvare sembrano essere più sane rispetto a chi ha la diagnosi, in particolare rispetto a chi ha vulvodinia. La vulvodinia e la vestibolodinia sembrano infatti comportare più disagio psicologico rispetto alla condizione di dolore vulvare. Inoltre, i risultati ottenuti sono coerenti con la letteratura scientifica sulla vulvodinia e sulla vestibolodinia. In conclusione, questo studio fornisce una panoramica del funzionamento psicologico delle persone con dolore vulvare, vulvodinia e vestibolodinia in Italia, suggerendo che l’impatto del dolore sulla vita di chi ne soffre è complesso e significativo. La sintomatologia psicologica e fisica associata a queste condizioni sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione e nella cura di tutte e tre le condizioni di dolore.
Dolore vulvare, Vulvodinia e Vestibolodinia in Italia: un’analisi esplorativa del funzionamento psicologico
LAZZERI, ANNA
2022/2023
Abstract
La Vulvodinia e la Vestibolodinia sono condizioni di dolore cronico senza una chiara causa identificabile, caratterizzate da dolore persistente nella regione vulvare e vestibolare (Bornstein et al., 2016). Sebbene la ricerca clinica abbia principalmente indagato gli aspetti organici di queste condizioni, emergono evidenze crescenti sull'importanza del funzionamento psicologico nell'esperienza e nella gestione del dolore vulvare cronico. Questa tesi si propone di condurre un'analisi esplorativa del funzionamento psicologico di un campione di persone italiane che sperimentano dolore vulvare, con o senza una diagnosi di vulvodinia o vestibolodinia. Sono state reclutate 480 persone AFAB (Assigned Female At Birth) su base volontaria, attraverso la condivisione della locandina della ricerca sui canali social. È stato somministrato un questionario self-report composto da una sezione dedicata alla raccolta dei dati sociodemografici, seguita dai seguenti questionari psicologici: World Health Organization Quality Of Life – Versione Breve (WHOQOL-Bref), Emotional Contagion Scale (ECS), Acceptance and Action Questionnaire-II (AAQ-II), Personality Assessment Screener (PAS), Pain Catastrophizing Scale (PCS). Alla fine del form self-report le partecipanti hanno avuto la possibilità di creare un codice alfanumerico da poter condividere con una persona a loro vicina, per la compilazione di un questionario informant-report (che sarà oggetto della ricerca futura). I risultati ottenuti indicano una generale omogeneità tra le persone che rientrano nelle tre diverse condizioni di dolore (dolore vulvare, vulvodinia e vestibolodinia). Pur non discostandosi di molto in termini di punteggi, le donne con dolore vulvare sembrano essere più sane rispetto a chi ha la diagnosi, in particolare rispetto a chi ha vulvodinia. La vulvodinia e la vestibolodinia sembrano infatti comportare più disagio psicologico rispetto alla condizione di dolore vulvare. Inoltre, i risultati ottenuti sono coerenti con la letteratura scientifica sulla vulvodinia e sulla vestibolodinia. In conclusione, questo studio fornisce una panoramica del funzionamento psicologico delle persone con dolore vulvare, vulvodinia e vestibolodinia in Italia, suggerendo che l’impatto del dolore sulla vita di chi ne soffre è complesso e significativo. La sintomatologia psicologica e fisica associata a queste condizioni sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione e nella cura di tutte e tre le condizioni di dolore.File | Dimensione | Formato | |
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