In the current economic landscape, there is a growing dominance of large corporations, primarily driven by market internationalization and the resulting profitability, as well as the inevitable economies of scale. However, the Italian entrepreneurial scenario is primarily characterized by small and medium-sized enterprises (SMEs), which are gradually losing competitiveness. Therefore, it becomes imperative to identify concrete solutions to break this negative cycle and foster sustainability and growth within the domestic business environment. The objective of this research is to understand the means through which this trend can be countered. To this end, we have focused on analyzing the peculiarities of culture and internal dynamics within family enterprises that characterize our productive fabric. Therefore, the research question guiding this study is as follows: "In a perpetually evolving economic context, where competition is inherently fierce and large conglomerates demonstrate undeniable strength, the question arises as to whether our domestic small and medium-sized enterprises (SMEs) can leverage their family culture as a distinctive and competitive element to secure their position in the market, pursue growth, and aspire to become larger-scale enterprises, thereby leveling the competitive playing field." To address the research question, we embarked on a doctrinal investigation of family enterprises, aiming to identify potential growth factors among their distinctive characteristics. Subsequently, we conducted a quantitative analysis that spanned from the global context to the local context, in order to understand which of these factors could be pursued within the national context. The conclusions we have reached indicate that, although it is possible to leverage family culture and the family effect as stimuli for growth, several conditions must be met to achieve significant competitive results. Two elements, in particular, are of fundamental importance. Firstly, it is essential to have an adequate initial size. Therefore, we refer to medium-sized enterprises or a combination of smaller enterprises that, through mergers and acquisitions, achieve a larger-scale structure. Secondly, a family culture strongly oriented towards growth is required, although the implementation methods may vary. In our case study, for example, the importance of non-distribution of profits emerged, whereby profits are entirely reinvested in the company, and shareholder gains are solely based on the increase in stock value. This allows for capitalizing on enterprises and transitioning to the dimension of a large-scale enterprise within a reasonable timeframe, as evidenced in our case study.
Nell’ambito economico odierno si osserva un progressivo incremento della predominanza dei grandi gruppi, soprattutto grazie all'internazionalizzazione dei mercati e quindi alla maggiore redditività possibile, nonché alle inevitabili economie di scala. Nonostante ciò, il panorama imprenditoriale italiano è caratterizzato principalmente dalle piccole e medie imprese, le quali stanno progressivamente perdendo competitività. Pertanto, si rende necessario individuare soluzioni concrete al fine di interrompere questo ciclo negativo e promuovere la sostenibilità e la crescita delle imprese a livello interno. L'obiettivo di questa ricerca è quindi comprendere le modalità attraverso le quali è possibile contrastare questa tendenza. A tal fine, ci siamo focalizzati sull'analisi delle peculiarità della cultura e delle dinamiche interne alle imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Pertanto, la domanda di ricerca che guida questo studio è la seguente: “in un contesto economico in perpetua evoluzione, in cui la competizione è intrinsecamente accesa e i grandi conglomerati manifestano un'incontestabile forza, sorge l'interrogativo se le piccole e medie imprese (PMI) nostrane possano sfruttare la loro cultura familiare come elemento distintivo e competitivo, al fine di conquistare una propria posizione nel mercato, perseguendo la crescita e aspirando a divenire imprese di dimensioni maggiori, così da livellare l'ambito competitivo”. Per rispondere all'interrogativo di ricerca, abbiamo quindi intrapreso un'indagine dottrinale sulle imprese familiari, al fine di identificare tra le loro caratteristiche distintive i possibili fattori di crescita. Successivamente, abbiamo condotto un'analisi quantitativa che si è estesa dal contesto globale a quello locale, per comprendere quali di tali fattori fossero perseguibili nel contesto nazionale. Le conclusioni a cui siamo pervenuti indicano che, sebbene sia possibile sfruttare la cultura familiare e l'effetto famiglia come stimoli per la crescita, sono necessarie diverse condizioni affinché si possano ottenere risultati competitivi significativi. In particolare, due elementi risultano di fondamentale importanza. In primo luogo, è indispensabile disporre di una dimensione iniziale adeguata: pertanto, si fa riferimento a imprese di medie dimensioni o a un aggregato di imprese più piccole che, attraverso fusioni e acquisizioni, raggiungano una struttura dimensionale superiore. In secondo luogo, è richiesta una cultura familiare fortemente orientata alla crescita, sebbene le modalità di attuazione possano variare. Nel nostro studio di caso, ad esempio, è emersa l'importanza della non distribuzione degli utili, ovvero un approccio che prevede che i profitti siano reinvestiti totalmente nell'azienda e che il guadagno per gli azionisti si basi esclusivamente sull'aumento del valore delle azioni. Ciò consente di capitalizzare le imprese e di passare in tempi ragionevoli alla dimensione di grande impresa, come accaduto nel nostro studio di caso.
Cultura organizzativa, familiness e performancenelle PMI familiari: il caso Mosca S.p.A.
PIOVAN, STEFANO
2022/2023
Abstract
Nell’ambito economico odierno si osserva un progressivo incremento della predominanza dei grandi gruppi, soprattutto grazie all'internazionalizzazione dei mercati e quindi alla maggiore redditività possibile, nonché alle inevitabili economie di scala. Nonostante ciò, il panorama imprenditoriale italiano è caratterizzato principalmente dalle piccole e medie imprese, le quali stanno progressivamente perdendo competitività. Pertanto, si rende necessario individuare soluzioni concrete al fine di interrompere questo ciclo negativo e promuovere la sostenibilità e la crescita delle imprese a livello interno. L'obiettivo di questa ricerca è quindi comprendere le modalità attraverso le quali è possibile contrastare questa tendenza. A tal fine, ci siamo focalizzati sull'analisi delle peculiarità della cultura e delle dinamiche interne alle imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Pertanto, la domanda di ricerca che guida questo studio è la seguente: “in un contesto economico in perpetua evoluzione, in cui la competizione è intrinsecamente accesa e i grandi conglomerati manifestano un'incontestabile forza, sorge l'interrogativo se le piccole e medie imprese (PMI) nostrane possano sfruttare la loro cultura familiare come elemento distintivo e competitivo, al fine di conquistare una propria posizione nel mercato, perseguendo la crescita e aspirando a divenire imprese di dimensioni maggiori, così da livellare l'ambito competitivo”. Per rispondere all'interrogativo di ricerca, abbiamo quindi intrapreso un'indagine dottrinale sulle imprese familiari, al fine di identificare tra le loro caratteristiche distintive i possibili fattori di crescita. Successivamente, abbiamo condotto un'analisi quantitativa che si è estesa dal contesto globale a quello locale, per comprendere quali di tali fattori fossero perseguibili nel contesto nazionale. Le conclusioni a cui siamo pervenuti indicano che, sebbene sia possibile sfruttare la cultura familiare e l'effetto famiglia come stimoli per la crescita, sono necessarie diverse condizioni affinché si possano ottenere risultati competitivi significativi. In particolare, due elementi risultano di fondamentale importanza. In primo luogo, è indispensabile disporre di una dimensione iniziale adeguata: pertanto, si fa riferimento a imprese di medie dimensioni o a un aggregato di imprese più piccole che, attraverso fusioni e acquisizioni, raggiungano una struttura dimensionale superiore. In secondo luogo, è richiesta una cultura familiare fortemente orientata alla crescita, sebbene le modalità di attuazione possano variare. Nel nostro studio di caso, ad esempio, è emersa l'importanza della non distribuzione degli utili, ovvero un approccio che prevede che i profitti siano reinvestiti totalmente nell'azienda e che il guadagno per gli azionisti si basi esclusivamente sull'aumento del valore delle azioni. Ciò consente di capitalizzare le imprese e di passare in tempi ragionevoli alla dimensione di grande impresa, come accaduto nel nostro studio di caso.File | Dimensione | Formato | |
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