L’avvento delle nuove sostanze psicoattive (NPS) ha contribuito alla creazione di un nuovo “drug scenario” caratterizzato da un aumento del numero di consumatori di sostanze illecite tra i giovani. Come ben sappiamo con il termine NPS si intendono un’ampia gamma di sostanze che spesso non sono soggette a misure normative nazionali i cui effetti mimano quelli delle sostanze d’abuso “classiche” tuttavia, queste nuove sostanze hanno degli effetti più gravi. La conoscenza degli effetti farmacologici è essenziale per gestire i sintomi clinici dei pazienti intossicati che si presentano nei centri di emergenza. Tra le varie NPS che sono state immesse nel mercato illecito è presente la 2-Cl-4,5-MDMA, appartenente alla classe delle fenetilammine. Data l’analogia chimica con l’ecstasy, la 2-Cl-4,5-MDMA potrebbe indurre effetti gratificanti interferendo con quella che è la normale trasmissione dopaminergica e serotoninergica. Per questo, si è ritenuto fondamentale cercare di caratterizzare gli effetti neurochimici, farmaco-tossicologici, le proprietà gratificanti e d’abuso indotti da tale sostanza. Sono stati, per questo, eseguiti degli esperimenti in vivo di microdialisi per valutare la capacità della molecola di stimolare la trasmissione DArgica e 5HTrgica in due aree cerebrali: la shell del nucleo accumbens (NAc shell) e la corteccia prefrontale mediale (mPFC), in quanto è ormai noto che la dopamina influenzi in modo cruciale le proprietà gratificanti delle sostanze d’abuso, mentre la serotonina ha degli effetti entactogeni. Si è valutata la variazione di concentrazione dei due neurotrasmettitori mediante l’uso di cromatografia liquida (HPLC) accoppiata a un detector elettrochimico (ECD). La 2-Cl-4,5-MDMA ha aumentato la DA e la 5-HT in modo dose-area-età dipendente. In particolare, la 2- Cl-4,5-MDMA ha aumentato la DA a livello della shell del NAc e nell'mPFC nei ratti adulti rispetto a quelli adolescenti, mentre è stato osservato il contrario per i livelli 5-HT nella shell del NAc, con i ratti adolescenti più reattivi. Questa è la prima caratterizzazione farmacologica della 2-Cl-4,5-MDMA che dimostra che i suoi effetti neurochimici possono differire tra adolescenza e l'età adulta. Questi dati preclinici potrebbero aiutare a comprendere gli effetti centrali della 2-Cl-4,5-MDMA,aumentando la consapevolezza sui possibili danni per la salute dei consumatori.

Caratterizzazione degli effetti neurochimici della fenetilammina 2-Cl-4,5-MDMA in ratti maschi adolescenti e adulti

PORCU, CINZIA
2023/2024

Abstract

L’avvento delle nuove sostanze psicoattive (NPS) ha contribuito alla creazione di un nuovo “drug scenario” caratterizzato da un aumento del numero di consumatori di sostanze illecite tra i giovani. Come ben sappiamo con il termine NPS si intendono un’ampia gamma di sostanze che spesso non sono soggette a misure normative nazionali i cui effetti mimano quelli delle sostanze d’abuso “classiche” tuttavia, queste nuove sostanze hanno degli effetti più gravi. La conoscenza degli effetti farmacologici è essenziale per gestire i sintomi clinici dei pazienti intossicati che si presentano nei centri di emergenza. Tra le varie NPS che sono state immesse nel mercato illecito è presente la 2-Cl-4,5-MDMA, appartenente alla classe delle fenetilammine. Data l’analogia chimica con l’ecstasy, la 2-Cl-4,5-MDMA potrebbe indurre effetti gratificanti interferendo con quella che è la normale trasmissione dopaminergica e serotoninergica. Per questo, si è ritenuto fondamentale cercare di caratterizzare gli effetti neurochimici, farmaco-tossicologici, le proprietà gratificanti e d’abuso indotti da tale sostanza. Sono stati, per questo, eseguiti degli esperimenti in vivo di microdialisi per valutare la capacità della molecola di stimolare la trasmissione DArgica e 5HTrgica in due aree cerebrali: la shell del nucleo accumbens (NAc shell) e la corteccia prefrontale mediale (mPFC), in quanto è ormai noto che la dopamina influenzi in modo cruciale le proprietà gratificanti delle sostanze d’abuso, mentre la serotonina ha degli effetti entactogeni. Si è valutata la variazione di concentrazione dei due neurotrasmettitori mediante l’uso di cromatografia liquida (HPLC) accoppiata a un detector elettrochimico (ECD). La 2-Cl-4,5-MDMA ha aumentato la DA e la 5-HT in modo dose-area-età dipendente. In particolare, la 2- Cl-4,5-MDMA ha aumentato la DA a livello della shell del NAc e nell'mPFC nei ratti adulti rispetto a quelli adolescenti, mentre è stato osservato il contrario per i livelli 5-HT nella shell del NAc, con i ratti adolescenti più reattivi. Questa è la prima caratterizzazione farmacologica della 2-Cl-4,5-MDMA che dimostra che i suoi effetti neurochimici possono differire tra adolescenza e l'età adulta. Questi dati preclinici potrebbero aiutare a comprendere gli effetti centrali della 2-Cl-4,5-MDMA,aumentando la consapevolezza sui possibili danni per la salute dei consumatori.
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