Questa tesi si occupa della natura e della funzione della storia della filosofia nell’opera di György Lukács e origina da alcune domande principali: nel sistema filosofico di Lukács esiste una storia della filosofia? E se è presente, qual è la sua fisionomia e la sua funzione? E più precisamente: Lukács può essere definito uno “storico della filosofia”? E se lo è, che metodo di ricerca utilizza per approntare le sue ricostruzioni storico-filosofiche? Tenendo presente un significato ampio della nozione di storia della filosofia, è possibile rispondere: sì, esiste una storia della filosofia in Lukács, e il suo metodo di ricerca è sui generis e originale. Lukács non ha mai sentito il bisogno di definirsi uno “storico della filosofia” e nelle sue opere non c’è neanche una dichiarazione di metodo che possa far pensare che la sua intenzione fosse quella di scrivere una storia della filosofia in senso canonico. Nonostante ciò, in questa tesi si ambisce a dimostrare che questa storia peculiare della filosofia ha uno spazio e un peso non indifferente nell’economia generale della produzione lukácsiana, e che il metodo storico-filosofico lukácsiano è imprescindibile per comprendere a fondo l’intero pensiero di questo filosofo. In un certo senso, analizzando la storia lukácsiana della filosofia sembra che, sebbene nei suoi progetti egli non voglia intenzionalmente fare una storia della filosofia in senso tradizionale, nello sviluppo effettivo del suo pensiero Lukács elabori un vero e proprio metodo storico-filosofico fecondo, grazie al quale fare emergere ed esprimere i contenuti teoretici che contraddistinguono l’indubbia ricchezza del suo pensiero. L’argomentazione principale svolta in questa tesi tenta, quindi, di giustificare l’affermazione secondo cui esiste una storia della filosofia nell’opera lukácsiana attraverso l’analisi dei concetti e delle categorie del metodo lukácsiano, che rendono questa storia della filosofia così peculiare. Questo lavoro non ha tanto l’obiettivo di descrivere i contenuti della storia della filosofia di Lukács, bensì soprattutto quello di estrapolare il metodo che soggiace a questa ricostruzione storico-filosofica. Per esempio, si osserverà come la logica della totalità e la dialettica tra storia socioeconomica e storia della filosofia verranno impiegate da Lukács per analizzare la filosofia moderna e quella classica tedesca, oppure per contestualizzare alcune delle più importanti correnti di pensiero del Novecento. Il metodo storico-filosofico lukácsiano viene individuato attraverso l’indagine delle opere nelle quali Lukács propone una sorta di storia della filosofia. Si inizia con la raccolta di saggi del 1923, Storia e coscienza di classe, si prosegue con l’opera degli anni Trenta, il Giovane Hegel e i problemi della società capitalistica, si passa attraverso il libro pubblicato nel 1954, la Distruzione della ragione, per concludere con l’analisi del primo volume dell’Ontologia dell’essere sociale, ultimato da Lukács poco prima della sua morte. Le conclusioni sono dedicate alla ricapitolazione delle categorie fondamentali del metodo lukácsiano e presentano un tentativo di tirare le somme indicando ulteriori indirizzi di ricerca o percorsi di approfondimento possibili. Queste opere sono state scelte poiché mostrano alcune categorie di metodo e alcuni concetti teorici fondamentali del modo di fare storia della filosofia di Lukács.
Natura e funzione della storia della filosofia nell'opera di György Lukács
NEGRO, VIOLA
2022/2023
Abstract
Questa tesi si occupa della natura e della funzione della storia della filosofia nell’opera di György Lukács e origina da alcune domande principali: nel sistema filosofico di Lukács esiste una storia della filosofia? E se è presente, qual è la sua fisionomia e la sua funzione? E più precisamente: Lukács può essere definito uno “storico della filosofia”? E se lo è, che metodo di ricerca utilizza per approntare le sue ricostruzioni storico-filosofiche? Tenendo presente un significato ampio della nozione di storia della filosofia, è possibile rispondere: sì, esiste una storia della filosofia in Lukács, e il suo metodo di ricerca è sui generis e originale. Lukács non ha mai sentito il bisogno di definirsi uno “storico della filosofia” e nelle sue opere non c’è neanche una dichiarazione di metodo che possa far pensare che la sua intenzione fosse quella di scrivere una storia della filosofia in senso canonico. Nonostante ciò, in questa tesi si ambisce a dimostrare che questa storia peculiare della filosofia ha uno spazio e un peso non indifferente nell’economia generale della produzione lukácsiana, e che il metodo storico-filosofico lukácsiano è imprescindibile per comprendere a fondo l’intero pensiero di questo filosofo. In un certo senso, analizzando la storia lukácsiana della filosofia sembra che, sebbene nei suoi progetti egli non voglia intenzionalmente fare una storia della filosofia in senso tradizionale, nello sviluppo effettivo del suo pensiero Lukács elabori un vero e proprio metodo storico-filosofico fecondo, grazie al quale fare emergere ed esprimere i contenuti teoretici che contraddistinguono l’indubbia ricchezza del suo pensiero. L’argomentazione principale svolta in questa tesi tenta, quindi, di giustificare l’affermazione secondo cui esiste una storia della filosofia nell’opera lukácsiana attraverso l’analisi dei concetti e delle categorie del metodo lukácsiano, che rendono questa storia della filosofia così peculiare. Questo lavoro non ha tanto l’obiettivo di descrivere i contenuti della storia della filosofia di Lukács, bensì soprattutto quello di estrapolare il metodo che soggiace a questa ricostruzione storico-filosofica. Per esempio, si osserverà come la logica della totalità e la dialettica tra storia socioeconomica e storia della filosofia verranno impiegate da Lukács per analizzare la filosofia moderna e quella classica tedesca, oppure per contestualizzare alcune delle più importanti correnti di pensiero del Novecento. Il metodo storico-filosofico lukácsiano viene individuato attraverso l’indagine delle opere nelle quali Lukács propone una sorta di storia della filosofia. Si inizia con la raccolta di saggi del 1923, Storia e coscienza di classe, si prosegue con l’opera degli anni Trenta, il Giovane Hegel e i problemi della società capitalistica, si passa attraverso il libro pubblicato nel 1954, la Distruzione della ragione, per concludere con l’analisi del primo volume dell’Ontologia dell’essere sociale, ultimato da Lukács poco prima della sua morte. Le conclusioni sono dedicate alla ricapitolazione delle categorie fondamentali del metodo lukácsiano e presentano un tentativo di tirare le somme indicando ulteriori indirizzi di ricerca o percorsi di approfondimento possibili. Queste opere sono state scelte poiché mostrano alcune categorie di metodo e alcuni concetti teorici fondamentali del modo di fare storia della filosofia di Lukács.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
813430_813430violanegro.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.34 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/147318