With the increasingly evident impact of climate change on viticulture, it becomes necessary to experiment with new agronomic practices that can help vines adapt to the new environmental conditions. Rising temperatures and extreme events such as prolonged drought periods, heatwaves, and late spring frosts are critical factors that can negatively influence grape composition and maturation. To mitigate the negative effects of climate change, various adaptation strategies have been developed, including the use of precision irrigation techniques to reduce vine water stress levels and protect them from thermal and radiative stresses. In a study conducted in the DOC Garda Colli Mantovani on Chardonnay grapes, precision drip irrigation management based on soil water content (IG) along with the addition of activated sprayers to protect against heatwaves and late spring frosts (IS) were compared with conventional farm management drip irrigation (IT) and a non-irrigated control (NI). This study focuses on the effects of different irrigation management practices on the main vegetative-productive parameters of the vine and the qualitative aspects of grapes and wines produced in the 2020 and 2021 vintages. The two experimental vintages considered had different meteorological patterns, thus providing an opportunity to evaluate the effectiveness of irrigation treatments in different weather conditions. In the 2021 vintage, microvinifications were carried out for each irrigation treatment using the same winemaking protocol. The resulting wines were compared through sensory evaluation of visual, olfactory, and gustatory characteristics. The results of the trial revealed that climate-adjusted irrigation to protect against heatwaves caused a delay in grape ripening in the 2020 vintage compared to other treatments, with lower sugar content and higher titratable acidity at harvest. In the 2021 vintage, differences between irrigation treatments were not significant on grapes but were perceived at a sensory level in the wines. Indeed, the wine obtained from the IS treatment was perceived as more acidic compared to other wines, aligning with the oenological objective of base sparkling wines. It is important to note that, considering the achieved production and quality levels, precision irrigation (IG) allowed for a reduction in irrigation consumption compared to traditional management (IT) in both vintages, by 76% and 100%, respectively. However, the heatwave protective effects obtained with the IS management required high irrigation volumes, which will need to be reduced through the optimization of irrigation protocols in further years of study.
Con l’impatto sempre più evidente dei cambiamenti climatici in viticoltura diventa necessario sperimentare nuove pratiche agronomiche che possano aiutare le viti ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali. Le crescenti temperature ed eventi estremi come periodi di siccità prolungata, ondate di calore e gelate tardive primaverili, rappresentano fattori critici che possono influenzare negativamente la composizione e la maturazione dell'uva. Per limitare gli effetti negativi del cambiamento climatico sono state sviluppate diverse strategie di adattamento, tra cui l’utilizzo di tecniche di irrigazione di precisione sia per ridurre i livelli di stress idrico della vite, sia per proteggerla dagli stress termici e radiativi. In uno studio condotto nella DOC Garda Colli Mantovani su uve Chardonnay, la gestione dell’irrigazione di precisione a goccia in funzione del contenuto idrico del suolo (IG) e con l’aggiunta di spruzzatori attivati a protezione delle ondate di calore e delle gelate tardive primaverili (IS) sono state confrontate con l’irrigazione a goccia a gestione aziendale (IT) e a una tesi non irrigua (NI). Questo lavoro si concentra sugli effetti delle diverse gestioni irrigue sui principali parametri vegeto-produttivi della vite e qualitativi delle uve e dei vini prodotti nelle annate 2020 e 2021. Le due annate sperimentali considerate sono state caratterizzate da andamenti meteorologici differenti, offrendo così l'opportunità di valutare l'efficacia delle tesi irrigue in contesti meteorologici diversi. Nell’annata 2021 è stata realizzata una microvinificazione per ogni tesi irrigua utilizzando il medesimo protocollo enologico. I vini ottenuti sono stati confrontati attraverso una degustazione dei caratteri visivi, olfattivi e gustativi. Dai risultati della prova è emerso che l'irrigazione climatizzante a protezione delle ondate di calore ha provocato nell’annata 2020 un ritardo della maturazione delle uve rispetto alle altre tesi, con minore contenuto di zuccheri e maggiore acidità titolabile alla vendemmia. Nell’annata 2021, le differenze tra le tesi irrigue non sono risultate significative sulle uve, ma sono state percepite a livello sensoriale sui vini. Infatti, il vino ottenuto dalla tesi IS è stato percepito più acido rispetto agli altri vini, in linea con l’obiettivo enologico delle basi spumante. E’ importante sottolineare che a fronte dei livelli produttivi e qualitativi raggiunti, l’irrigazione di precisione IG ha permesso di ridurre i consumi irrigui rispetto alla gestione tradizionale IT in entrambe le annate, rispettivamente del 76% e del 100%. Tuttavia, gli effetti protettivi delle ondate di calore ottenuti con la gestione IS hanno richiesto elevati volumi irrigui, che dovranno essere ridotti attraverso l’ottimizzazione di protocolli irrigui in ulteriori anni di studio.
VALUTAZIONE DI DIVERSE STRATEGIE IRRIGUE IN RISPOSTA AGLI STRESS ABIOTICI SULLE PERFORMANCE QUALITATIVE DI UVE E VINI CHARDONNAY NELLA DOC GARDA COLLI MANTOVANI
GUERRINI, MONICA
2022/2023
Abstract
Con l’impatto sempre più evidente dei cambiamenti climatici in viticoltura diventa necessario sperimentare nuove pratiche agronomiche che possano aiutare le viti ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali. Le crescenti temperature ed eventi estremi come periodi di siccità prolungata, ondate di calore e gelate tardive primaverili, rappresentano fattori critici che possono influenzare negativamente la composizione e la maturazione dell'uva. Per limitare gli effetti negativi del cambiamento climatico sono state sviluppate diverse strategie di adattamento, tra cui l’utilizzo di tecniche di irrigazione di precisione sia per ridurre i livelli di stress idrico della vite, sia per proteggerla dagli stress termici e radiativi. In uno studio condotto nella DOC Garda Colli Mantovani su uve Chardonnay, la gestione dell’irrigazione di precisione a goccia in funzione del contenuto idrico del suolo (IG) e con l’aggiunta di spruzzatori attivati a protezione delle ondate di calore e delle gelate tardive primaverili (IS) sono state confrontate con l’irrigazione a goccia a gestione aziendale (IT) e a una tesi non irrigua (NI). Questo lavoro si concentra sugli effetti delle diverse gestioni irrigue sui principali parametri vegeto-produttivi della vite e qualitativi delle uve e dei vini prodotti nelle annate 2020 e 2021. Le due annate sperimentali considerate sono state caratterizzate da andamenti meteorologici differenti, offrendo così l'opportunità di valutare l'efficacia delle tesi irrigue in contesti meteorologici diversi. Nell’annata 2021 è stata realizzata una microvinificazione per ogni tesi irrigua utilizzando il medesimo protocollo enologico. I vini ottenuti sono stati confrontati attraverso una degustazione dei caratteri visivi, olfattivi e gustativi. Dai risultati della prova è emerso che l'irrigazione climatizzante a protezione delle ondate di calore ha provocato nell’annata 2020 un ritardo della maturazione delle uve rispetto alle altre tesi, con minore contenuto di zuccheri e maggiore acidità titolabile alla vendemmia. Nell’annata 2021, le differenze tra le tesi irrigue non sono risultate significative sulle uve, ma sono state percepite a livello sensoriale sui vini. Infatti, il vino ottenuto dalla tesi IS è stato percepito più acido rispetto agli altri vini, in linea con l’obiettivo enologico delle basi spumante. E’ importante sottolineare che a fronte dei livelli produttivi e qualitativi raggiunti, l’irrigazione di precisione IG ha permesso di ridurre i consumi irrigui rispetto alla gestione tradizionale IT in entrambe le annate, rispettivamente del 76% e del 100%. Tuttavia, gli effetti protettivi delle ondate di calore ottenuti con la gestione IS hanno richiesto elevati volumi irrigui, che dovranno essere ridotti attraverso l’ottimizzazione di protocolli irrigui in ulteriori anni di studio.File | Dimensione | Formato | |
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