Il Madagascar è considerato uno dei Paesi con la maggiore biodiversità e tasso di endemismo. La specie arborea tropicale Canarium madagascariense Engl. rappresenta un esempio importante da questo punto di vista poiché è già considerata in “Pericolo Critico” (PC) dalla “IUCN Red List of Threatened Species” (IUCN 2023). L’interesse da parte della popolazione per il legno di Canarium madagascariense ha provocato negli anni la deforestazione di molte aree dove la specie era ampiamente diffusa. A questo si aggiunge il pericolo dei cambiamenti climatici, per i quali aumenteranno i periodi di siccità e si ridurranno le precipitazioni medie annuali, diminuendo ulteriormente le superfici di foresta pluviale tropicale. In questo contesto si è condotta sulla specie una prova di stress idrico, con i seguenti obiettivi: valutare la resistenza della specie al deficit idrico sottoponendo le diverse tesi a differenti regimi di irrigazione, studiare piante giovani, allevate in fitocella in modo tale da comprenderne il comportamento in vista di allevamento vivaistico per piani di riforestazione ed introdurre l’utilizzo di un biostimolante (il silicato di potassio) così da studiarne gli effetti sulle piante in funzione di un potenziale utilizzo in ambito di agroforestazione. Sono stati presi in esame 120 esemplari di Canarium madagascariense, di un anno di età ed in fitocella. Questi sono stati suddivisi in otto trattamenti differenti: il controllo irrigato a capacità di campo (C), un trattamento irrigato al 50% della capacità di campo (M), un trattamento irrigato al 25% della capacità di campo (S), un trattamento non irrigato (D) ed i loro corrispettivi trattati con silicato di potassio (Cb, Mb, Sb, Db) distribuito due settimane prima dell’inizio della prova. Durante l’esperimento sono stati rilevati periodicamente i dati riguardanti l’accrescimento morfologico delle piante (diametro ed altezza) ed alcuni parametri fisiologici come i valori di conduttanza stomatica, il contenuto di clorofilla delle foglie e la fluorescenza della clorofilla. Per quanto riguarda il biostimolante sarebbe opportuno svolgere ulteriori prove verificando differenti modalità di applicazione o un dosaggio diverso, ma nelle condizioni in cui si è effettuato l’esperimento il trattamento non ha mostrato significatività per nessuno dei parametri analizzati. La specie ha mostrato un modesto grado di adattamento alle condizioni di deficit idrico per quanto riguarda un deficit irriguo moderato. Si è osservato, invece, come un'irrigazione al di sotto del 50% della CC non risulti sufficiente per soddisfare le esigenze della produzione vivaistica di Canarium madagascariense. Al di sotto di questo valore soglia le piante hanno mostrato una crescita ridotta del 73% e con un deficit irriguo severo i dati di gs hanno dunque raggiunto valori prossimi allo zero, in alcune giornate. Queste piante presentavano sintomi evidenti da stress idrico e nel 20% casi si è giunti anche al decesso (la totalità delle piante dei trattamenti non irrigati sono decedute entro un mese dall’inizio della prova). Sommando quindi tutti gli aspetti della prova si può dire che diversi parametri siano stati analizzati in modo efficace e che per alcuni di essi siano stati rilevati dati di interesse per futuri approfondimenti. L’intento è che questo esperimento rappresenti un punto di partenza per nuovi approfondimenti per la salvaguardia della specie Canarium madagascariense e della fauna endemica che ne trae nutrimento.
Risposta allo stress idrico della specie endemica del Madagascar Canarium madagascariense Engl.
BREGOLIN, RICCARDO
2022/2023
Abstract
Il Madagascar è considerato uno dei Paesi con la maggiore biodiversità e tasso di endemismo. La specie arborea tropicale Canarium madagascariense Engl. rappresenta un esempio importante da questo punto di vista poiché è già considerata in “Pericolo Critico” (PC) dalla “IUCN Red List of Threatened Species” (IUCN 2023). L’interesse da parte della popolazione per il legno di Canarium madagascariense ha provocato negli anni la deforestazione di molte aree dove la specie era ampiamente diffusa. A questo si aggiunge il pericolo dei cambiamenti climatici, per i quali aumenteranno i periodi di siccità e si ridurranno le precipitazioni medie annuali, diminuendo ulteriormente le superfici di foresta pluviale tropicale. In questo contesto si è condotta sulla specie una prova di stress idrico, con i seguenti obiettivi: valutare la resistenza della specie al deficit idrico sottoponendo le diverse tesi a differenti regimi di irrigazione, studiare piante giovani, allevate in fitocella in modo tale da comprenderne il comportamento in vista di allevamento vivaistico per piani di riforestazione ed introdurre l’utilizzo di un biostimolante (il silicato di potassio) così da studiarne gli effetti sulle piante in funzione di un potenziale utilizzo in ambito di agroforestazione. Sono stati presi in esame 120 esemplari di Canarium madagascariense, di un anno di età ed in fitocella. Questi sono stati suddivisi in otto trattamenti differenti: il controllo irrigato a capacità di campo (C), un trattamento irrigato al 50% della capacità di campo (M), un trattamento irrigato al 25% della capacità di campo (S), un trattamento non irrigato (D) ed i loro corrispettivi trattati con silicato di potassio (Cb, Mb, Sb, Db) distribuito due settimane prima dell’inizio della prova. Durante l’esperimento sono stati rilevati periodicamente i dati riguardanti l’accrescimento morfologico delle piante (diametro ed altezza) ed alcuni parametri fisiologici come i valori di conduttanza stomatica, il contenuto di clorofilla delle foglie e la fluorescenza della clorofilla. Per quanto riguarda il biostimolante sarebbe opportuno svolgere ulteriori prove verificando differenti modalità di applicazione o un dosaggio diverso, ma nelle condizioni in cui si è effettuato l’esperimento il trattamento non ha mostrato significatività per nessuno dei parametri analizzati. La specie ha mostrato un modesto grado di adattamento alle condizioni di deficit idrico per quanto riguarda un deficit irriguo moderato. Si è osservato, invece, come un'irrigazione al di sotto del 50% della CC non risulti sufficiente per soddisfare le esigenze della produzione vivaistica di Canarium madagascariense. Al di sotto di questo valore soglia le piante hanno mostrato una crescita ridotta del 73% e con un deficit irriguo severo i dati di gs hanno dunque raggiunto valori prossimi allo zero, in alcune giornate. Queste piante presentavano sintomi evidenti da stress idrico e nel 20% casi si è giunti anche al decesso (la totalità delle piante dei trattamenti non irrigati sono decedute entro un mese dall’inizio della prova). Sommando quindi tutti gli aspetti della prova si può dire che diversi parametri siano stati analizzati in modo efficace e che per alcuni di essi siano stati rilevati dati di interesse per futuri approfondimenti. L’intento è che questo esperimento rappresenti un punto di partenza per nuovi approfondimenti per la salvaguardia della specie Canarium madagascariense e della fauna endemica che ne trae nutrimento.File | Dimensione | Formato | |
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