Tra il 20 novembre ed il 18 dicembre 2022 si è svolta in Qatar la ventiduesima edizione della coppa del mondo di calcio. Una manifestazione posta sotto la lente di ingrandimento non tanto per le prestazioni dei numerosi campioni che si sono esibiti in campo quanto più per tutto ciò che è avvenuto fuori dal rettangolo di gioco. È molto importante all’interno dello scenario planetario attuale considerare le esternalità negative dovute all’organizzazione di un evento di tale rilevanza in un paese completamente privo delle strutture necessarie. I notevoli investimenti sostenuti dall’emirato lo hanno preparato ad ospitare la competizione ma i processi produttivi hanno portato con sé innumerevoli interrogativi a riguardo di importanti temi sociali ed ambientali. Sullo sfondo di questa vicenda vi è, infatti, un pianeta il cui stato di salute è stato messo in serio pericolo a seguito di decenni di attività irresponsabile dell’uomo. Le innovazioni tecnologiche portate dalla rivoluzione industriale hanno provocato un periodo di inarrestabile crescita economica, ma anche una serie di problemi ambientali che sono una vera e propria minaccia per la Terra. Gli scienziati di tutto il mondo, quasi all’unanimità, sostengono che il cambiamento climatico in atto sul nostro pianeta sia una diretta conseguenza del comportamento umano degli ultimi 150 anni. Esso porta con sé una serie di preoccupanti conseguenze che, se non affrontate nell’immediato, diventeranno irreversibili mettendo a rischio il destino delle generazioni future. Dalla seconda metà del XX secolo ha iniziato a diffondersi la consapevolezza che la situazione in cui si sta precipitando va affrontata in maniera seria e, seppur con colpevole ritardo, qualcosa nell’atteggiamento è cambiato. Nel 1987 con il rapporto Our Common Future, la commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo, ha introdotto il concetto di “sviluppo sostenibile” indicando la strada per costruire una nuova era di crescita economica, più responsabile e consapevole, dove il livello di benessere umano possa continuare a crescere ma senza compromettere il futuro del pianeta Terra. Quando si parla di sostenibilità occorre pensare non solo a temi di carattere ambientale ma altresì di tipo sociale ed economico. L’ONU con lo scopo di tradurre in atti concreti questo concetto ha redatto, nel 2015, un piano d’azione composto da 17 obiettivi da perseguire nel corso di 15 anni chiamato Agenda 2030. Tra questi vi sono scopi come la riduzione delle ineguaglianze all'interno di e fra le nazioni, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne oltre che l’incentivazione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, di un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. A questo punto la domanda sorge più che spontanea. Qatar 2022 è stato sostenibile?
Sostenibilità ambientale, sociale ed economica: Il caso Qatar 2022
SELLA, ALESSANDRO
2022/2023
Abstract
Tra il 20 novembre ed il 18 dicembre 2022 si è svolta in Qatar la ventiduesima edizione della coppa del mondo di calcio. Una manifestazione posta sotto la lente di ingrandimento non tanto per le prestazioni dei numerosi campioni che si sono esibiti in campo quanto più per tutto ciò che è avvenuto fuori dal rettangolo di gioco. È molto importante all’interno dello scenario planetario attuale considerare le esternalità negative dovute all’organizzazione di un evento di tale rilevanza in un paese completamente privo delle strutture necessarie. I notevoli investimenti sostenuti dall’emirato lo hanno preparato ad ospitare la competizione ma i processi produttivi hanno portato con sé innumerevoli interrogativi a riguardo di importanti temi sociali ed ambientali. Sullo sfondo di questa vicenda vi è, infatti, un pianeta il cui stato di salute è stato messo in serio pericolo a seguito di decenni di attività irresponsabile dell’uomo. Le innovazioni tecnologiche portate dalla rivoluzione industriale hanno provocato un periodo di inarrestabile crescita economica, ma anche una serie di problemi ambientali che sono una vera e propria minaccia per la Terra. Gli scienziati di tutto il mondo, quasi all’unanimità, sostengono che il cambiamento climatico in atto sul nostro pianeta sia una diretta conseguenza del comportamento umano degli ultimi 150 anni. Esso porta con sé una serie di preoccupanti conseguenze che, se non affrontate nell’immediato, diventeranno irreversibili mettendo a rischio il destino delle generazioni future. Dalla seconda metà del XX secolo ha iniziato a diffondersi la consapevolezza che la situazione in cui si sta precipitando va affrontata in maniera seria e, seppur con colpevole ritardo, qualcosa nell’atteggiamento è cambiato. Nel 1987 con il rapporto Our Common Future, la commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo, ha introdotto il concetto di “sviluppo sostenibile” indicando la strada per costruire una nuova era di crescita economica, più responsabile e consapevole, dove il livello di benessere umano possa continuare a crescere ma senza compromettere il futuro del pianeta Terra. Quando si parla di sostenibilità occorre pensare non solo a temi di carattere ambientale ma altresì di tipo sociale ed economico. L’ONU con lo scopo di tradurre in atti concreti questo concetto ha redatto, nel 2015, un piano d’azione composto da 17 obiettivi da perseguire nel corso di 15 anni chiamato Agenda 2030. Tra questi vi sono scopi come la riduzione delle ineguaglianze all'interno di e fra le nazioni, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne oltre che l’incentivazione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, di un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. A questo punto la domanda sorge più che spontanea. Qatar 2022 è stato sostenibile?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/147218