Il lavoro distaccato è un fenomeno dalla limitata espansione quantitativa, ma che costituisce parte integrante dei processi sociali degli ultimi decenni, in particolar modo di quelli riguardanti le grandi trasformazioni del lavoro nei suoi diversi aspetti, sia inerenti al mercato del lavoro, sia alla sua organizzazione e divisione, sempre più incentrata alla mercificazione e alla disattenzione rispetto alla tutela dei diritti sociali – tra l’altro acceleratosi con la crisi economico-sociale globale. In questo testo si è voluto innanzitutto ripercorrere i passaggi che hanno portato alla disciplina attuale del distacco dei lavoratori, analizzando l’evoluzione della relativa normativa in materia attraverso il susseguirsi delle direttive a lei dedicate o comunque riferibili, nonché dei loro i caratteri principali. In seguito si è affrontato il tema delle modalità della sua applicazione, tra le quali l’uso competitivo che ne causa distorsioni, con riferimento alla volontà delle imprese di sfruttarne le peculiarità ottenendone un vantaggio competitivo più o meno lecito e il tentativo di arginare queste pratiche. Infine, si è affrontato il tema della cooperazione tra gli Stati membri per prevenire e affrontare i fenomeni elusivi, dalla previsione di obblighi di natura burocratica fino all’introduzione di apposite autorità di controllo. Trasversale ai temi trattati, il riferimento ad alcune importanti sentenze della Corte di Giustizia Europea, che negli anni ha orientato e fornito l’interpretazione delle Direttive preposte, nel difficile compito di ricercare un bilanciamento tra i diritti fondamentali e le libertà economiche.

Il distacco dei lavoratori nell'ordinamento dell'UE: disciplina, distorsioni e cooperazione tra Stati

PATRUCCO, DARIA
2021/2022

Abstract

Il lavoro distaccato è un fenomeno dalla limitata espansione quantitativa, ma che costituisce parte integrante dei processi sociali degli ultimi decenni, in particolar modo di quelli riguardanti le grandi trasformazioni del lavoro nei suoi diversi aspetti, sia inerenti al mercato del lavoro, sia alla sua organizzazione e divisione, sempre più incentrata alla mercificazione e alla disattenzione rispetto alla tutela dei diritti sociali – tra l’altro acceleratosi con la crisi economico-sociale globale. In questo testo si è voluto innanzitutto ripercorrere i passaggi che hanno portato alla disciplina attuale del distacco dei lavoratori, analizzando l’evoluzione della relativa normativa in materia attraverso il susseguirsi delle direttive a lei dedicate o comunque riferibili, nonché dei loro i caratteri principali. In seguito si è affrontato il tema delle modalità della sua applicazione, tra le quali l’uso competitivo che ne causa distorsioni, con riferimento alla volontà delle imprese di sfruttarne le peculiarità ottenendone un vantaggio competitivo più o meno lecito e il tentativo di arginare queste pratiche. Infine, si è affrontato il tema della cooperazione tra gli Stati membri per prevenire e affrontare i fenomeni elusivi, dalla previsione di obblighi di natura burocratica fino all’introduzione di apposite autorità di controllo. Trasversale ai temi trattati, il riferimento ad alcune importanti sentenze della Corte di Giustizia Europea, che negli anni ha orientato e fornito l’interpretazione delle Direttive preposte, nel difficile compito di ricercare un bilanciamento tra i diritti fondamentali e le libertà economiche.
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