Fin dalle prime scoperte sul suolo cretese gli archeologi si sono interrogati circa le dinamiche complesse che poterono interessare l'antica civiltà minoica. Uno dei temi più dibattuti, tanto in passato quanto nel presente, riguarda la possibilità di notare e identificare legami di tipo politico tra i diversi centri dell'isola, a partire dal dato archeologico grezzo e dalla sua distribuzione territoriale. Nello specifico, la maggior parte degli studiosi si è concentrata su una fase della storia minoica e su un soggetto ben precisi: il periodo neopalaziale e Cnosso. Per quanto riguarda il primo, la ragione di questa attenzione risiede principalmente nella quantità di materiale archeologico databile a questo lasso di tempo, la quale ad oggi supera ampiamente la documentazione disponibile per le epoche invece più antiche formando dunque un contesto che meglio si presta a questo tipo di analisi. Venendo invece all'importanza di Cnosso in questi studi, come si vedrà nelle pagine successive di questo elaborato buona parte delle teorie che si occuparono e che si occupano di capire, individuare e interpretare il panorama politico cretese dell'età dei Secondi Palazzi ha imprescindibilmente affidato all'abitato cnossio (e nello specifico al suo Palazzo) un ruolo centrale nella narrazione degli eventi. Di per sé ciò che risulta interessante non riguarda nemmeno l'aver posto il Palazzo di Minosse al centro, bensì il vestito ideologico che gli è stato fatto indossare: per questo motivo, articolati ragionamenti in materia sono stati costruiti sempre scegliendo quest'ultimo complesso palaziale come punto di partenza e di comparazione, senza che vi fossero però chiare premesse archeologiche per questa decisione. Il “colpevole” della tessitura di questo vestito ha un nome famoso, che non è tuttavia ancora il caso di svelare. A seguito di questa breve premessa si procede ora a chiarire le finalità di questo elaborato: l'obiettivo che si pone è quello di presentare una sintesi il più possibile aggiornata del dibattito intorno ai rapporti di forza in atto nel periodo neopalaziale, attraverso la presentazione combinata delle maggiori teorie a riguardo e la loro applicazione sulla geografia cretese nel periodo dei Secondi Palazzi. Prima di addentrarsi nel vivo della questione investigata si rende tuttavia necessaria una breve presentazione dell'impostazione adottata in questo studio. Si è scelto di organizzare la ricerca con la classica ripartizione in tre capitoli tematici: al primo di essi si affida il compito di ricercare, presentare e discutere le principali scuole di pensiero sul tema delle relazioni politiche nel frangente temporale preso in esame, estraendone i concetti chiave in modo da rendere al lettore una sintesi generale del contesto teorico all'interno del quale questo lavoro si muove. Inoltre, e in relazione alle scuole di pensiero trattate, si menzionano alcuni specifici elementi archeologici come artefatti, soluzioni architettoniche ecc. la cui presenza in diversi siti dimostrerebbe o meno, a seconda della teoria alla quale ci si riferisce, un'evidenza di legame o di dipendenza politica tra i relativi luoghi di ritrovamento. La dispersione di questi elementi viene dunque trattata nel secondo capitolo: vengono qui presentati gli abitati più importanti del periodo neopalaziale per un totale di 24 località (Fig. 1), ponendo particolare attenzione nel notare la presenza (o l'assenza) dei dati archeologici precedentemente descritti. Al terzo ca
Cnosso e il panorama politico cretese nel periodo neopalaziale
PRETE, MARCO
2018/2019
Abstract
Fin dalle prime scoperte sul suolo cretese gli archeologi si sono interrogati circa le dinamiche complesse che poterono interessare l'antica civiltà minoica. Uno dei temi più dibattuti, tanto in passato quanto nel presente, riguarda la possibilità di notare e identificare legami di tipo politico tra i diversi centri dell'isola, a partire dal dato archeologico grezzo e dalla sua distribuzione territoriale. Nello specifico, la maggior parte degli studiosi si è concentrata su una fase della storia minoica e su un soggetto ben precisi: il periodo neopalaziale e Cnosso. Per quanto riguarda il primo, la ragione di questa attenzione risiede principalmente nella quantità di materiale archeologico databile a questo lasso di tempo, la quale ad oggi supera ampiamente la documentazione disponibile per le epoche invece più antiche formando dunque un contesto che meglio si presta a questo tipo di analisi. Venendo invece all'importanza di Cnosso in questi studi, come si vedrà nelle pagine successive di questo elaborato buona parte delle teorie che si occuparono e che si occupano di capire, individuare e interpretare il panorama politico cretese dell'età dei Secondi Palazzi ha imprescindibilmente affidato all'abitato cnossio (e nello specifico al suo Palazzo) un ruolo centrale nella narrazione degli eventi. Di per sé ciò che risulta interessante non riguarda nemmeno l'aver posto il Palazzo di Minosse al centro, bensì il vestito ideologico che gli è stato fatto indossare: per questo motivo, articolati ragionamenti in materia sono stati costruiti sempre scegliendo quest'ultimo complesso palaziale come punto di partenza e di comparazione, senza che vi fossero però chiare premesse archeologiche per questa decisione. Il “colpevole” della tessitura di questo vestito ha un nome famoso, che non è tuttavia ancora il caso di svelare. A seguito di questa breve premessa si procede ora a chiarire le finalità di questo elaborato: l'obiettivo che si pone è quello di presentare una sintesi il più possibile aggiornata del dibattito intorno ai rapporti di forza in atto nel periodo neopalaziale, attraverso la presentazione combinata delle maggiori teorie a riguardo e la loro applicazione sulla geografia cretese nel periodo dei Secondi Palazzi. Prima di addentrarsi nel vivo della questione investigata si rende tuttavia necessaria una breve presentazione dell'impostazione adottata in questo studio. Si è scelto di organizzare la ricerca con la classica ripartizione in tre capitoli tematici: al primo di essi si affida il compito di ricercare, presentare e discutere le principali scuole di pensiero sul tema delle relazioni politiche nel frangente temporale preso in esame, estraendone i concetti chiave in modo da rendere al lettore una sintesi generale del contesto teorico all'interno del quale questo lavoro si muove. Inoltre, e in relazione alle scuole di pensiero trattate, si menzionano alcuni specifici elementi archeologici come artefatti, soluzioni architettoniche ecc. la cui presenza in diversi siti dimostrerebbe o meno, a seconda della teoria alla quale ci si riferisce, un'evidenza di legame o di dipendenza politica tra i relativi luoghi di ritrovamento. La dispersione di questi elementi viene dunque trattata nel secondo capitolo: vengono qui presentati gli abitati più importanti del periodo neopalaziale per un totale di 24 località (Fig. 1), ponendo particolare attenzione nel notare la presenza (o l'assenza) dei dati archeologici precedentemente descritti. Al terzo caFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
798548_tesimagistraleprete.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
10.46 MB
Formato
Adobe PDF
|
10.46 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/147187