In questo elaborato mi occuperò di analizzare i luoghi di culto del Tempio di Gerusalemme e della sinagoga nei vangeli canonizzati e negli apocrifi. All'interno del primo capitolo verranno descritte le caratteristiche essenziali dei vangeli apocrifi. L'elenco raccoglie solamente i testi in cui vengono menzionati i luoghi di culto d'interesse per la nostra indagine. Di ogni scritto verranno riportati la collocazione cronologica, contenuto e tratti stilistici principali, in modo da renderli contestualizzabili e poter affrontare l'analisi proposta. Si è scelto di lasciar fuori da questa descrizione i canonizzati poiché la loro origine, i contenuti trattati e lo stile sono maggiormente conosciuti. Il secondo capitolo esamina il Tempio di Gerusalemme. Dai testi è emerso principalmente come non esista una sola modalità di intendere l'edificio di culto. Molto spesso si fa riferimento a una struttura terrena; tuttavia, in alcune situazioni i rimandi sono metaforici e spirituali. È necessario quindi andare oltre alla concezione prettamente materiale di ciò che si sta indagando. Per un esame accurato e ordinato si è scelto di suddividere la tematica in sei microaree di analisi. Con l'ausilio dei testi, si partirà a ricostruire il Tempio dalla sua architettura, procedendo con una fotografia dei suoi ambienti ed elementi principali. Nel secondo passo di analisi si prenderà in esame lo svolgimento della quotidianità, necessario per comprendere la moltitudine variegata di personaggi e tradizioni che ruotavano attorno all'edificio che, come è noto, rappresentava un'istituzione per il popolo ebraico. L'ultima parte del capitolo si concentrerà su un'altra modalità di intendere il luogo di culto; essa potrebbe apparire come più inconsueta perché non si ricollega a una dimensione materiale. Il Tempio assume quindi una sfumatura metaforica e viene studiato attraverso il filtro di alcuni testi che ne propongono una visione alternativa, afferente alla dimensione spirituale. Nel terzo capitolo si adotterà la stessa linea di analisi proposta nel secondo, spostando l'attenzione sulla sinagoga. Si partirà da un'analisi delle componenti architettoniche, procedendo con uno studio riguardante le caratteristiche del suo funzionamento quotidiano, i suoi frequentatori e le pratiche tradizionali. In ultima istanza il focus si sposterà, come per l'edificio gerosolimitano, su una dimensione metaforica e astratta. Come si può evincere dalla descrizione, la struttura adottata è la medesima, poiché l'intento è quello di cercare di costruire un testo che metta in luce i punti di contatto e le divergenze di due grandi istituzioni presenti nel panorama ebraico dei primi secoli. Tempio e sinagoga racchiudono con una concreta chiarezza la totalità del culto di un popolo, evidenziando i passaggi di una tradizione che si snoda nei secoli fino a raggiungere la contemporaneità. Essi costituiscono le radici di una salda identità che, con il passare del tempo, viene plasmata dagli eventi arricchendosi di nuove caratteristiche. Il Tempio introduce una religiosità unica nel suo genere, ricca di tradizione e simbologia e la sinagoga contribuisce alla fondazione di un culto comunitario che sarà largamente diffuso nell'ebraismo, dopo la distruzione del Tempio e nelle prime forme di ritualità cristiana. Convivenza e cambiamento diventano quindi termini fondamentali per procedere all'analisi proposta nell'elaborato.
Tempio e sinagoga tra Scritture canonizzate e apocrife
MASINELLI, SARA
2018/2019
Abstract
In questo elaborato mi occuperò di analizzare i luoghi di culto del Tempio di Gerusalemme e della sinagoga nei vangeli canonizzati e negli apocrifi. All'interno del primo capitolo verranno descritte le caratteristiche essenziali dei vangeli apocrifi. L'elenco raccoglie solamente i testi in cui vengono menzionati i luoghi di culto d'interesse per la nostra indagine. Di ogni scritto verranno riportati la collocazione cronologica, contenuto e tratti stilistici principali, in modo da renderli contestualizzabili e poter affrontare l'analisi proposta. Si è scelto di lasciar fuori da questa descrizione i canonizzati poiché la loro origine, i contenuti trattati e lo stile sono maggiormente conosciuti. Il secondo capitolo esamina il Tempio di Gerusalemme. Dai testi è emerso principalmente come non esista una sola modalità di intendere l'edificio di culto. Molto spesso si fa riferimento a una struttura terrena; tuttavia, in alcune situazioni i rimandi sono metaforici e spirituali. È necessario quindi andare oltre alla concezione prettamente materiale di ciò che si sta indagando. Per un esame accurato e ordinato si è scelto di suddividere la tematica in sei microaree di analisi. Con l'ausilio dei testi, si partirà a ricostruire il Tempio dalla sua architettura, procedendo con una fotografia dei suoi ambienti ed elementi principali. Nel secondo passo di analisi si prenderà in esame lo svolgimento della quotidianità, necessario per comprendere la moltitudine variegata di personaggi e tradizioni che ruotavano attorno all'edificio che, come è noto, rappresentava un'istituzione per il popolo ebraico. L'ultima parte del capitolo si concentrerà su un'altra modalità di intendere il luogo di culto; essa potrebbe apparire come più inconsueta perché non si ricollega a una dimensione materiale. Il Tempio assume quindi una sfumatura metaforica e viene studiato attraverso il filtro di alcuni testi che ne propongono una visione alternativa, afferente alla dimensione spirituale. Nel terzo capitolo si adotterà la stessa linea di analisi proposta nel secondo, spostando l'attenzione sulla sinagoga. Si partirà da un'analisi delle componenti architettoniche, procedendo con uno studio riguardante le caratteristiche del suo funzionamento quotidiano, i suoi frequentatori e le pratiche tradizionali. In ultima istanza il focus si sposterà, come per l'edificio gerosolimitano, su una dimensione metaforica e astratta. Come si può evincere dalla descrizione, la struttura adottata è la medesima, poiché l'intento è quello di cercare di costruire un testo che metta in luce i punti di contatto e le divergenze di due grandi istituzioni presenti nel panorama ebraico dei primi secoli. Tempio e sinagoga racchiudono con una concreta chiarezza la totalità del culto di un popolo, evidenziando i passaggi di una tradizione che si snoda nei secoli fino a raggiungere la contemporaneità. Essi costituiscono le radici di una salda identità che, con il passare del tempo, viene plasmata dagli eventi arricchendosi di nuove caratteristiche. Il Tempio introduce una religiosità unica nel suo genere, ricca di tradizione e simbologia e la sinagoga contribuisce alla fondazione di un culto comunitario che sarà largamente diffuso nell'ebraismo, dopo la distruzione del Tempio e nelle prime forme di ritualità cristiana. Convivenza e cambiamento diventano quindi termini fondamentali per procedere all'analisi proposta nell'elaborato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/147161