La tesi esplora l'impatto economico dell'obesità e confronta l'efficacia di una dieta chetogenica (LCKD) con una dieta ipocalorica tradizionale nella gestione del peso e nella riduzione dei costi attribuibili all’obesità. L'obesità, definita dall'OMS come epidemia globale, comporta elevati costi sanitari e riduce significativamente la qualità e l'aspettativa di vita. In Italia, il 54% degli individui obesi cerca assistenza medica, ma solo il 36% riceve una diagnosi. A livello globale, l'obesità rappresenta un grave problema economico, in particolare in Italia i costi attribuibili all’obesità si aggirano intorno ai 13,34 miliardi di euro. Gli interventi preventivi e di gestione dell'obesità, come la promozione di una nutrizione equilibrata e l'aumento dell'attività fisica, sono cruciali per contenere questa epidemia e ridurre i costi associati. Iniziative come JANPA (Joint Action on Nutrition and Physical Activity) mirano a ridurre l'incidenza dell'obesità ed i conseguenti costi sanitari e sociali attraverso azioni coordinate a livello europeo. Il lavoro esamina la storia della dieta chetogenica, dalle sue origini ancestrali alle applicazioni per la gestione dell'epilessia, per la preparazione preoperatoria in chirurgia bariatrica e per la prevenzione della neurodegenerazione. Sono descritti il funzionamento biochimico della dieta, compresa la produzione di corpi chetonici ed i meccanismi ormonali coinvolti. L'analisi sperimentale coinvolge l'applicazione di un protocollo dietetico chetogenico LCKD per tre mesi su 40 soggetti con BMI > 26 kg/m2 in un range di età compresa fra i 30 e i 60 anni, con un monitoraggio dei risultati e dei costi sostenuti dai pazienti rispetto a quelli di una dieta ipocalorica tradizionale. I risultati mostrano che la dieta chetogenica LCKD non solo è efficace nella riduzione del peso corporeo, ma comporta anche una significativa riduzione delle spese mediche legate all'obesità ed alle sue complicanze. L'implementazione del protocollo dietetico chetogenico LCKD ha portato a significativi benefici in termini di perdita di peso e mantenimento, con una media di circa 10 kg persi in 12 settimane. L'utilizzo del body scanner 3D Styku ha confermato la riduzione della massa grassa. I costi settimanali sostenuti dai pazienti si aggirano tra 70 e 100 euro, con potenziali risparmi sui costi sanitari a lungo termine. I questionari ai pazienti hanno mostrato una buona accettazione e aderenza al protocollo. La dieta chetogenica, sebbene efficace per la perdita di peso, deve essere in ogni caso sempre personalizzata e monitorata da un professionista.

OBESITA' E IMPATTO ECONOMICO: IL RUOLO DI UN PROTOCOLLO DIETETICO CHETOGENICO LCKD RISPETTO A UNA DIETA IPOCALORICA TRADIZIONALE NELLA GESTIONE DEL CALO PONDERALE E NELLA RIDUZIONE DELLA SPESA SANITARIA

SCELZA, ANGELICA
2023/2024

Abstract

La tesi esplora l'impatto economico dell'obesità e confronta l'efficacia di una dieta chetogenica (LCKD) con una dieta ipocalorica tradizionale nella gestione del peso e nella riduzione dei costi attribuibili all’obesità. L'obesità, definita dall'OMS come epidemia globale, comporta elevati costi sanitari e riduce significativamente la qualità e l'aspettativa di vita. In Italia, il 54% degli individui obesi cerca assistenza medica, ma solo il 36% riceve una diagnosi. A livello globale, l'obesità rappresenta un grave problema economico, in particolare in Italia i costi attribuibili all’obesità si aggirano intorno ai 13,34 miliardi di euro. Gli interventi preventivi e di gestione dell'obesità, come la promozione di una nutrizione equilibrata e l'aumento dell'attività fisica, sono cruciali per contenere questa epidemia e ridurre i costi associati. Iniziative come JANPA (Joint Action on Nutrition and Physical Activity) mirano a ridurre l'incidenza dell'obesità ed i conseguenti costi sanitari e sociali attraverso azioni coordinate a livello europeo. Il lavoro esamina la storia della dieta chetogenica, dalle sue origini ancestrali alle applicazioni per la gestione dell'epilessia, per la preparazione preoperatoria in chirurgia bariatrica e per la prevenzione della neurodegenerazione. Sono descritti il funzionamento biochimico della dieta, compresa la produzione di corpi chetonici ed i meccanismi ormonali coinvolti. L'analisi sperimentale coinvolge l'applicazione di un protocollo dietetico chetogenico LCKD per tre mesi su 40 soggetti con BMI > 26 kg/m2 in un range di età compresa fra i 30 e i 60 anni, con un monitoraggio dei risultati e dei costi sostenuti dai pazienti rispetto a quelli di una dieta ipocalorica tradizionale. I risultati mostrano che la dieta chetogenica LCKD non solo è efficace nella riduzione del peso corporeo, ma comporta anche una significativa riduzione delle spese mediche legate all'obesità ed alle sue complicanze. L'implementazione del protocollo dietetico chetogenico LCKD ha portato a significativi benefici in termini di perdita di peso e mantenimento, con una media di circa 10 kg persi in 12 settimane. L'utilizzo del body scanner 3D Styku ha confermato la riduzione della massa grassa. I costi settimanali sostenuti dai pazienti si aggirano tra 70 e 100 euro, con potenziali risparmi sui costi sanitari a lungo termine. I questionari ai pazienti hanno mostrato una buona accettazione e aderenza al protocollo. La dieta chetogenica, sebbene efficace per la perdita di peso, deve essere in ogni caso sempre personalizzata e monitorata da un professionista.
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