Secondo l'ultima indagine di Eurostudent uno studente universitario in Europa passa mediamente circa 42 ore settimanali a studiare e in Italia circa 47. Questo monte ore è, almeno quantitativamente, paragonabile a un lavoro full time. Alla luce del fatto che, a lungo andare, il processo di studio potrebbe facilmente risultare monotono, il presente elaborato si propone, dunque, di eseguire una ricerca esplorativa, di tipo quantitativo, del bore-out tra studentesse e studenti universitari in Italia. Con il termine bore-out, infatti, si fa riferimento a una sindrome da esaurimento dovuta alla noia. Prima di giungere alla presentazione di tale ricerca, verranno affrontati i primi due capitoli, di stampo bibliografico, utili per avere un quadro più ampio in cui inserire il fenomeno del bore-out. Il primo capitolo tratterà, in primis, dell’evoluzione della visione di salute mentale e benessere per poi andare ad affrontare la tematica del burnout nel contesto accademico e universitario. Il secondo capitolo si propone invece di approfondire il fenomeno del bore-out, introdotto da un resoconto della letteratura sulla noia, sentimento di base di questa sindrome. Verrà poi presentata l’analisi dei dati derivanti da un questionario somministrato a un campione di 372 studenti e studentesse provenienti da tutta Italia, seguita da una discussione sui risultati andando ad osservare i livelli di bore-out e osservare le correlazioni con burnout, autostima, ansia, depressione, stress, engagement e carico di lavoro percepito. Risultano correlazioni positive con: burnout, ansia, depressione, stress, carico di lavoro percepito e negative con engagement e autostima. Sono risultate differenze significative di bore-out, burnout ed engagement anche tra diversi corsi di studio, il cui quadro più problematico è quello delle scienze tecnologiche, fisiche e matematiche. Inoltre gli studenti e le studentesse con intenzione di rinunciare agli studi presentano livelli significativamente maggiori di bore-out, burnout, ansia, depressione, stress e carico di lavoro percepito e minori di engagement e autostima. Si ritiene dunque necessario implementare interventi per favorire motivazione ed engagement studentesco per contrastare burnout e bore-out e favorire il benessere psicologico.
Noia e benessere psicologico: esplorazione del bore-out tra studentesse e studenti universitari in Italia
FICO, ELISA
2022/2023
Abstract
Secondo l'ultima indagine di Eurostudent uno studente universitario in Europa passa mediamente circa 42 ore settimanali a studiare e in Italia circa 47. Questo monte ore è, almeno quantitativamente, paragonabile a un lavoro full time. Alla luce del fatto che, a lungo andare, il processo di studio potrebbe facilmente risultare monotono, il presente elaborato si propone, dunque, di eseguire una ricerca esplorativa, di tipo quantitativo, del bore-out tra studentesse e studenti universitari in Italia. Con il termine bore-out, infatti, si fa riferimento a una sindrome da esaurimento dovuta alla noia. Prima di giungere alla presentazione di tale ricerca, verranno affrontati i primi due capitoli, di stampo bibliografico, utili per avere un quadro più ampio in cui inserire il fenomeno del bore-out. Il primo capitolo tratterà, in primis, dell’evoluzione della visione di salute mentale e benessere per poi andare ad affrontare la tematica del burnout nel contesto accademico e universitario. Il secondo capitolo si propone invece di approfondire il fenomeno del bore-out, introdotto da un resoconto della letteratura sulla noia, sentimento di base di questa sindrome. Verrà poi presentata l’analisi dei dati derivanti da un questionario somministrato a un campione di 372 studenti e studentesse provenienti da tutta Italia, seguita da una discussione sui risultati andando ad osservare i livelli di bore-out e osservare le correlazioni con burnout, autostima, ansia, depressione, stress, engagement e carico di lavoro percepito. Risultano correlazioni positive con: burnout, ansia, depressione, stress, carico di lavoro percepito e negative con engagement e autostima. Sono risultate differenze significative di bore-out, burnout ed engagement anche tra diversi corsi di studio, il cui quadro più problematico è quello delle scienze tecnologiche, fisiche e matematiche. Inoltre gli studenti e le studentesse con intenzione di rinunciare agli studi presentano livelli significativamente maggiori di bore-out, burnout, ansia, depressione, stress e carico di lavoro percepito e minori di engagement e autostima. Si ritiene dunque necessario implementare interventi per favorire motivazione ed engagement studentesco per contrastare burnout e bore-out e favorire il benessere psicologico.File | Dimensione | Formato | |
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