L'objectif de ce travail est d'analyser comment Colette, dans les romans Sido, La Naissance du Jour et La Vagabonde, réélabore l'expérience du réel en utilisant la fiction, par un processus de canalisation identitaire réalisé grâce à l’art de l'écriture. Ceci sera possible grâce à l’étude de la correspondance apocryphe, à travers laquelle les liens de sens avec les figures aimées – la mère, en premier lieu, et l'amant ensuite – sont resémantisés, permettant une réélaboration écrite d'un manque que ces relations impliquent. De plus, en exploitant la resémantisation des objets formant l' « espace clos » de la protagoniste – à travers le reflet du miroir – Colette estompe les frontières entre signification et signifiant et crée un espace de solitude propice à la reconfiguration écrite du moi. Dans le concept de nature fusionnent l'élément naturel et la figure aimée à travers le symbolique, car la recherche d’une unité du moi avec le monde environnant se réalise par une utilisation systématique de l'imaginaire. A travers une analyse du langage poétique colettien, on conclut que le besoin d'écrire naît de Sido, qui est l'essence de tout l'espace qui imprègne Colette, fictif et réel, et dont Colette interroge la perte, souvent canalisée dans un processus identitaire compensé par l’écriture.
L'obiettivo di questo lavoro è di analizzare come Colette, nei romanzi Sido, La Nascita del Giorno e La Vagabonda, rielabori l'esperienza del reale utilizzando la finzione, attraverso un processo di canalizzazione identitaria realizzato grazie all'arte della scrittura. Ciò sarà possibile grazie allo studio della corrispondenza apocrifa, attraverso la quale i legami di significato con le figure amate - la madre, in primo luogo, e l'amante poi - vengono risemantizzati, permettendo una rielaborazione scritta di una mancanza che queste relazioni implicano. Inoltre, sfruttando la rielaborazione degli oggetti che formano lo "spazio chiuso" della protagonista - attraverso il riflesso dello specchio - Colette sfuma i confini tra significato e significante e crea uno spazio di solitudine propizio alla riconfigurazione scritta dell'io. Nel concetto di natura si fondono l'elemento naturale e la figura amata attraverso il simbolico, in quanto la ricerca dell'unità dell'io con il mondo circostante si realizza attraverso un uso sistematico dell'immaginario. Attraverso un'analisi del linguaggio poetico colettiano, si conclude che il bisogno di scrivere nasce da Sido, che è l'essenza di tutto lo spazio che permea Colette, fittizio e reale, e di cui Colette interroga la perdita, spesso incanalata in un processo identitario compensato dalla scrittura.
La ricerca identitaria attraverso la scrittura in Sido, La Naissance du Jour e La Vagabonde di Colette
CASU, FEDERICA
2022/2023
Abstract
L'obiettivo di questo lavoro è di analizzare come Colette, nei romanzi Sido, La Nascita del Giorno e La Vagabonda, rielabori l'esperienza del reale utilizzando la finzione, attraverso un processo di canalizzazione identitaria realizzato grazie all'arte della scrittura. Ciò sarà possibile grazie allo studio della corrispondenza apocrifa, attraverso la quale i legami di significato con le figure amate - la madre, in primo luogo, e l'amante poi - vengono risemantizzati, permettendo una rielaborazione scritta di una mancanza che queste relazioni implicano. Inoltre, sfruttando la rielaborazione degli oggetti che formano lo "spazio chiuso" della protagonista - attraverso il riflesso dello specchio - Colette sfuma i confini tra significato e significante e crea uno spazio di solitudine propizio alla riconfigurazione scritta dell'io. Nel concetto di natura si fondono l'elemento naturale e la figura amata attraverso il simbolico, in quanto la ricerca dell'unità dell'io con il mondo circostante si realizza attraverso un uso sistematico dell'immaginario. Attraverso un'analisi del linguaggio poetico colettiano, si conclude che il bisogno di scrivere nasce da Sido, che è l'essenza di tutto lo spazio che permea Colette, fittizio e reale, e di cui Colette interroga la perdita, spesso incanalata in un processo identitario compensato dalla scrittura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/147015