Il disagio scolastico si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali, che non permettono all’alunno di utilizzare al massimo le proprie capacità (cognitive, affettive e relazionali), di vivere adeguatamente le attività scolastiche e di raggiungere il successo dell’apprendimento. Per dispersione scolastica, si intende la difficoltà relazionale tra l’alunno e la scuola e comprende, oltre al non rispetto dell’obbligo scolastico e agli abbandoni precoci, anche le ripetenze, le frequenze irregolari e i ritardi rispetto all’età scolare. Essa è facilmente connessa alle disuguaglianze socio-economiche delle famiglie, che pesano sulla resa anche in termini di apprendimento. Il disagio scolastico, e la dispersione che ne consegue, vengono spesso considerati come i sintomi del malessere scolastico che portano a demotivazione, scarsa autostima e disattenzione. I momenti che maggiormente connotano tali condizioni sono rappresentati dalla transizione dalla scuola secondaria di 1° grado a quella di 2° grado. Tale situazione appare più complessa per chi ha una posizione di svantaggio (almeno la metà degli allievi). Come si evince dalle strategie prospettate dal PNRR, per prevenire e contrastare l’insuccesso scolastico, è importante intervenire sia sulle dotazioni infrastrutturali delle scuole che sul livello di capitale umano riguardo alla preparazione e formazione del corpo docente. Per quanto questi due elementi siano fondamentali per la qualità delle istituzioni scolastiche, per intervenire sul fenomeno dell’abbandono scolastico, bisognerebbe fare leva su attività e iniziative culturali del territorio locale e sul potenziamento dell’esperienza comunitaria agendo dunque, oltre che sulla famiglia dello studente, sul contesto e sull’insieme dei fattori psicologici, socio-economici e culturali. Secondo quanto riportato dall’annuario statistico italiano del 2020, l’Italia resta la penultima tra i paesi dell’Unione Europea per occupabilità dei giovani all’uscita degli studi. Inoltre, la quota dei non ammessi alla classe successiva nella scuola secondaria di secondo grado, si attesta al 7,5% per l’anno scolastico 2018/2019 degli scrutinati. Infine, a seguito della situazione emergenziale causata dalla pandemia da Covid-19, il rischio di insuccesso scolastico è cresciuto in quanto la pandemia ha aumentato la disparità nel campo dell’istruzione, a causa soprattutto della didattica a distanza. Il presente progetto di ricerca ha focalizzato l’attenzione sul tema della povertà educativa, ponendo particolare attenzione al fenomeno dell’insuccesso scolastico nel territorio torinese, in riferimento a giovani adolescenti che frequentano istituti tecnici e professionali. L’intento della ricerca, svolta presso l’associazione di promozione sociale “Associazione Diritto al Futuro ETS - APS”, è stato quello di raccogliere informazioni e acquisire competenze utili per leggere il fenomeno di interesse, indispensabile requisito per progettare, successivamente, un intervento efficace. In riferimento a quanto sopra riportato si è svolta una ricerca azione suddivisa in due fasi: una dedicata all’analisi e alla rassegna di fonti e dati sul fenomeno della dispersione scolastica; l’altra rivolta alla realizzazione della ricerca empirica da costruire attraverso la conduzione di focus group che hanno coinvolto insegnanti e ragazzi. L’obiettivo della ricerca condotta è stato quello di realizzare un intervento a sostegno dell'istituto scolastico coinvolto.
Prepararsi alla vita a partire dalla scuola. Intervento di ricerca-azione presso un istituto scolastico del territorio torinese
MONTELLA, MARTINA
2023/2024
Abstract
Il disagio scolastico si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali, che non permettono all’alunno di utilizzare al massimo le proprie capacità (cognitive, affettive e relazionali), di vivere adeguatamente le attività scolastiche e di raggiungere il successo dell’apprendimento. Per dispersione scolastica, si intende la difficoltà relazionale tra l’alunno e la scuola e comprende, oltre al non rispetto dell’obbligo scolastico e agli abbandoni precoci, anche le ripetenze, le frequenze irregolari e i ritardi rispetto all’età scolare. Essa è facilmente connessa alle disuguaglianze socio-economiche delle famiglie, che pesano sulla resa anche in termini di apprendimento. Il disagio scolastico, e la dispersione che ne consegue, vengono spesso considerati come i sintomi del malessere scolastico che portano a demotivazione, scarsa autostima e disattenzione. I momenti che maggiormente connotano tali condizioni sono rappresentati dalla transizione dalla scuola secondaria di 1° grado a quella di 2° grado. Tale situazione appare più complessa per chi ha una posizione di svantaggio (almeno la metà degli allievi). Come si evince dalle strategie prospettate dal PNRR, per prevenire e contrastare l’insuccesso scolastico, è importante intervenire sia sulle dotazioni infrastrutturali delle scuole che sul livello di capitale umano riguardo alla preparazione e formazione del corpo docente. Per quanto questi due elementi siano fondamentali per la qualità delle istituzioni scolastiche, per intervenire sul fenomeno dell’abbandono scolastico, bisognerebbe fare leva su attività e iniziative culturali del territorio locale e sul potenziamento dell’esperienza comunitaria agendo dunque, oltre che sulla famiglia dello studente, sul contesto e sull’insieme dei fattori psicologici, socio-economici e culturali. Secondo quanto riportato dall’annuario statistico italiano del 2020, l’Italia resta la penultima tra i paesi dell’Unione Europea per occupabilità dei giovani all’uscita degli studi. Inoltre, la quota dei non ammessi alla classe successiva nella scuola secondaria di secondo grado, si attesta al 7,5% per l’anno scolastico 2018/2019 degli scrutinati. Infine, a seguito della situazione emergenziale causata dalla pandemia da Covid-19, il rischio di insuccesso scolastico è cresciuto in quanto la pandemia ha aumentato la disparità nel campo dell’istruzione, a causa soprattutto della didattica a distanza. Il presente progetto di ricerca ha focalizzato l’attenzione sul tema della povertà educativa, ponendo particolare attenzione al fenomeno dell’insuccesso scolastico nel territorio torinese, in riferimento a giovani adolescenti che frequentano istituti tecnici e professionali. L’intento della ricerca, svolta presso l’associazione di promozione sociale “Associazione Diritto al Futuro ETS - APS”, è stato quello di raccogliere informazioni e acquisire competenze utili per leggere il fenomeno di interesse, indispensabile requisito per progettare, successivamente, un intervento efficace. In riferimento a quanto sopra riportato si è svolta una ricerca azione suddivisa in due fasi: una dedicata all’analisi e alla rassegna di fonti e dati sul fenomeno della dispersione scolastica; l’altra rivolta alla realizzazione della ricerca empirica da costruire attraverso la conduzione di focus group che hanno coinvolto insegnanti e ragazzi. L’obiettivo della ricerca condotta è stato quello di realizzare un intervento a sostegno dell'istituto scolastico coinvolto.File | Dimensione | Formato | |
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