Oggetto principale dello studio è il progetto “La Drôla”, ovvero il percorso che ha portato alla creazione di una squadra di rugby all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Scopo del progetto è dare ai detenuti la possibilità di fare esperienza di questo sport, inteso come pratica di responsabilizzazione e di condivisione all’interno di un’ottica rieducativa, come previsto dalla Costituzione italiana. La tesi ripercorre brevemente l’evoluzione del sistema carcerario in Italia a partire dall’Unità in avanti, passando in rassegna i principali cambiamenti fino al giorno d’oggi, mettendoli a confronto con uno dei principali testi ed autori che si sono dedicati a questo tema: Sorvegliare e punire di Michel Foucault, il quale, in sostanza, analizza tale istituzione mettendola in relazione con i sistemi di potere, la libertà e i diritti dell’individuo. Nei capitoli seguenti si espone la convinzione che sia necessario avere un quadro normativo che consenta alle persone di espiare la pena in un contesto umano, nel rispetto dei loro diritti come esplicitato nel limpido esempio della Costituzione Italiana, dove la pena ha il fine della rieducazione e risocializzazione. A tale riguardo si ritiene che lo sport possa svolgere un ruolo importante nella realizzazione di quanto definito nel trattamento rieducativo (lavoro, cultura, istruzione, sport) al fine di un reingresso nella società. Il gioco praticato consente di vivere direttamente il rispetto delle regole, per se stessi e per gli altri, il che non significa limitare la propria libertà, ma piuttosto coltivare la tolleranza e il senso di condivisione.

Il rugby a confronto con la società disciplinare: il progetto "La Drôla" nella Casa circondariale "Lorusso e Cutugno” di Torino.

TUCCONI, LORENZO
2022/2023

Abstract

Oggetto principale dello studio è il progetto “La Drôla”, ovvero il percorso che ha portato alla creazione di una squadra di rugby all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Scopo del progetto è dare ai detenuti la possibilità di fare esperienza di questo sport, inteso come pratica di responsabilizzazione e di condivisione all’interno di un’ottica rieducativa, come previsto dalla Costituzione italiana. La tesi ripercorre brevemente l’evoluzione del sistema carcerario in Italia a partire dall’Unità in avanti, passando in rassegna i principali cambiamenti fino al giorno d’oggi, mettendoli a confronto con uno dei principali testi ed autori che si sono dedicati a questo tema: Sorvegliare e punire di Michel Foucault, il quale, in sostanza, analizza tale istituzione mettendola in relazione con i sistemi di potere, la libertà e i diritti dell’individuo. Nei capitoli seguenti si espone la convinzione che sia necessario avere un quadro normativo che consenta alle persone di espiare la pena in un contesto umano, nel rispetto dei loro diritti come esplicitato nel limpido esempio della Costituzione Italiana, dove la pena ha il fine della rieducazione e risocializzazione. A tale riguardo si ritiene che lo sport possa svolgere un ruolo importante nella realizzazione di quanto definito nel trattamento rieducativo (lavoro, cultura, istruzione, sport) al fine di un reingresso nella società. Il gioco praticato consente di vivere direttamente il rispetto delle regole, per se stessi e per gli altri, il che non significa limitare la propria libertà, ma piuttosto coltivare la tolleranza e il senso di condivisione.
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