L'osteoporosi è una patologia caratterizzata da una diminuzione della densità minerale ossea e una conseguente fragilità delle ossa, che aumenta il rischio di fratture. È una malattia che spesso colpisce le donne in menopausa, ma può interessare anche gli uomini e le donne in età più giovane. Le cause dell'osteoporosi sono molteplici e possono includere una carenza di calcio e vitamina D, l'inattività fisica, l'utilizzo di farmaci che interferiscono con il metabolismo osseo, l'eccessivo consumo di alcol o il fumo di sigaretta, ma anche una predisposizione genetica. L'osteoporosi può essere silente fino a quando non si verificano fratture. Le più comuni sono quelle del polso, della colonna vertebrale e del femore, causano dolore, riducono la mobilità e limitano l'autonomia. Il trattamento dell'osteoporosi si basa sulla prevenzione delle fratture, il controllo del dolore e l'aumento della densità minerale ossea. Vi sono molti farmaci disponibili che agiscono sulla prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi, vengono prescritti dal medico a seguito di esami ematici e accertamenti radiologici che consentono di definire la situazione dell'osso. L'attività fisica regolare può essere utile per prevenire o ritardare lo sviluppo dell'osteoporosi, in quanto favorisce il mantenimento della massa ossea e della forza muscolare. Gli esercizi a carico del peso corporeo, come la camminata, la corsa, lo yoga, il tai chi e la danza, possono essere particolarmente utili per migliorare la salute ossea mentre quelli di resistenza, come l'uso di pesi o elastici, possono anche contribuire a mantenere la forza muscolare, che a sua volta protegge le ossa dalle fratture.Tuttavia, se si è già diagnosticata l'osteoporosi o se si hanno fattori di rischio significativi, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi nuovo programma di attività fisica affinché verifichi che non vi siano controindicazioni. In generale, per prevenire l'osteoporosi o ritardare la sua progressione, è importante fare attività fisica regolarmente e seguire una dieta equilibrata che fornisca abbastanza calcio e vitamina D. Sulla base dei dati ricavati dalla letteratura, è stato impostato un programma per una signora di 62 anni con osteoporosi e artrosi alla colonna vertebrale. L’obiettivo è stato dimostrare che grazie ad attività fisica a medio alta intensità ci possono essere miglioramenti dal punto di vista psichico e fisico. Il soggetto ha partecipato a sedute di attività fisica con esercizi di resistenza per 9 mesi, almeno 5 giorni a settimana alternandoli ad attività aerobiche come la camminata e la cyclette. Sono stati utilizzati test per valutare la mobility, la forza muscolare, flessibilità tendinea, equilibrio. Per misurare la composizione corporea è stata utilizzata la plicometria, mentre per valutare lo stato psicologico sono stati utilizzati questionari: CED-S, Qualeffo-41, Ipaq. I dati sono stati confrontati con GraphPad Prism, attraverso grafici e test di confronto per verificarne la differenza significativa. Al termine dell’esperienza si sono notati cambiamenti a livello psicologico, alcuni nel campo della mobilità articolare e forza muscolare.
I benefici dell'attività fisica a media alta intensità in persone con osteoporosi: analisi della letteratura e caso clinico
RAVASIO, RUTH MARIA
2022/2023
Abstract
L'osteoporosi è una patologia caratterizzata da una diminuzione della densità minerale ossea e una conseguente fragilità delle ossa, che aumenta il rischio di fratture. È una malattia che spesso colpisce le donne in menopausa, ma può interessare anche gli uomini e le donne in età più giovane. Le cause dell'osteoporosi sono molteplici e possono includere una carenza di calcio e vitamina D, l'inattività fisica, l'utilizzo di farmaci che interferiscono con il metabolismo osseo, l'eccessivo consumo di alcol o il fumo di sigaretta, ma anche una predisposizione genetica. L'osteoporosi può essere silente fino a quando non si verificano fratture. Le più comuni sono quelle del polso, della colonna vertebrale e del femore, causano dolore, riducono la mobilità e limitano l'autonomia. Il trattamento dell'osteoporosi si basa sulla prevenzione delle fratture, il controllo del dolore e l'aumento della densità minerale ossea. Vi sono molti farmaci disponibili che agiscono sulla prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi, vengono prescritti dal medico a seguito di esami ematici e accertamenti radiologici che consentono di definire la situazione dell'osso. L'attività fisica regolare può essere utile per prevenire o ritardare lo sviluppo dell'osteoporosi, in quanto favorisce il mantenimento della massa ossea e della forza muscolare. Gli esercizi a carico del peso corporeo, come la camminata, la corsa, lo yoga, il tai chi e la danza, possono essere particolarmente utili per migliorare la salute ossea mentre quelli di resistenza, come l'uso di pesi o elastici, possono anche contribuire a mantenere la forza muscolare, che a sua volta protegge le ossa dalle fratture.Tuttavia, se si è già diagnosticata l'osteoporosi o se si hanno fattori di rischio significativi, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi nuovo programma di attività fisica affinché verifichi che non vi siano controindicazioni. In generale, per prevenire l'osteoporosi o ritardare la sua progressione, è importante fare attività fisica regolarmente e seguire una dieta equilibrata che fornisca abbastanza calcio e vitamina D. Sulla base dei dati ricavati dalla letteratura, è stato impostato un programma per una signora di 62 anni con osteoporosi e artrosi alla colonna vertebrale. L’obiettivo è stato dimostrare che grazie ad attività fisica a medio alta intensità ci possono essere miglioramenti dal punto di vista psichico e fisico. Il soggetto ha partecipato a sedute di attività fisica con esercizi di resistenza per 9 mesi, almeno 5 giorni a settimana alternandoli ad attività aerobiche come la camminata e la cyclette. Sono stati utilizzati test per valutare la mobility, la forza muscolare, flessibilità tendinea, equilibrio. Per misurare la composizione corporea è stata utilizzata la plicometria, mentre per valutare lo stato psicologico sono stati utilizzati questionari: CED-S, Qualeffo-41, Ipaq. I dati sono stati confrontati con GraphPad Prism, attraverso grafici e test di confronto per verificarne la differenza significativa. Al termine dell’esperienza si sono notati cambiamenti a livello psicologico, alcuni nel campo della mobilità articolare e forza muscolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/146907