Since the reforms that followed Mao Zedong's departure and continuing into the new millennium, China has transformed its approach to international relations, evolving from a leader of the “Third World” to an international alternative power alongside Russia and the USA. In recent times, China has proposed itself as an alternative to the International Monetary Fund in providing lending to developing countries. This is particularly evident in Africa, where China's relationships with African countries have become deeper and more complex. China's lending modalities are often enigmatic, leading some scholars to view them as a form of influence that may lead to a “debt-trap” policy, potentially representing a new hidden form of colonialism. The IMF, having evolved over the years, is still seen as the primary international organization offering lending to countries in distress. Since China is playing a similar role in providing financial assistance, African countries in need are often left to choose between the two, with China's aid being perceived as more accessible compared to the imposed IMF's rigid standards, embedded in the IMF's conditionality. The purpose of this research is to compare the two different modalities of financial assistance offered by China and the IMF. The goal is to identify the differences between the two approaches and understand why African countries often choose Chinese lending, even if it risks leading to a “debt-trap”. This comparison may provide observations into the reasons behind these choices and offer a broader understanding of the impact of each modality on African countries.
Dopo le riforme applicate dopo la fine del periodo di Mao Zedong e perseguite nel nuovo millennio, la Cina ha continuamente cambiato approccio alle relazioni internazionali, dapprima ricoprendo il ruolo di leader del "Terzo Mondo" fino a diventare una potenza internazionale alla stregua della Russia e degli Stati Uniti. Negli ultimi tempi, la Cina si è proposta come alternativa al Fondo Monetario Internazionale nel fornire assistenza finanziaria ai paesi in via di sviluppo. Questo è molto evidente in Africa, dove la presenza cinese nei paesi africani è diventata sempre più profonda e complessa. L’aiuto fornito della Cina è spesso enigmatico, portando diversi studiosi a considerarlo come una forma di influenza che potrebbe portare alla politica della "trappola del debito”, considerata una nuova forma nascosta di colonialismo. Il FMI, pur essendo anch'esso cambiato nel corso degli anni, è ancora visto come la principale organizzazione internazionale di supporto ai paesi in difficoltà. Svolgendo lo stesso ruolo del fornire assistenza finanziaria, i paesi africani in difficoltà spesso si trovano a scegliere tra i due, con gli aiuti cinesi percepiti come più accessibili rispetto agli standard più rigidi imposti del FMI, spesso a causa della condizionalità imposta. Lo scopo di questa ricerca è confrontare le due diverse modalità di prestito offerte dalla Cina e dal FMI. L'obiettivo è identificare le differenze tra i due approcci e capire perché i paesi africani spesso scelgono gli aiuti cinesi, anche se ciò comporta il rischio di cadere in una "trappola del debito". Questo confronto potrebbe fornire spiegazioni sulle ragioni dietro queste scelte e offrire una comprensione più ampia dell'impatto di ciascuna modalità sui paesi africani.
FMI e Cina: confronto tra diverse modalità di assistenza finanziaria ai Paesi Africani
DI PIETRO, ENRICO
2023/2024
Abstract
Dopo le riforme applicate dopo la fine del periodo di Mao Zedong e perseguite nel nuovo millennio, la Cina ha continuamente cambiato approccio alle relazioni internazionali, dapprima ricoprendo il ruolo di leader del "Terzo Mondo" fino a diventare una potenza internazionale alla stregua della Russia e degli Stati Uniti. Negli ultimi tempi, la Cina si è proposta come alternativa al Fondo Monetario Internazionale nel fornire assistenza finanziaria ai paesi in via di sviluppo. Questo è molto evidente in Africa, dove la presenza cinese nei paesi africani è diventata sempre più profonda e complessa. L’aiuto fornito della Cina è spesso enigmatico, portando diversi studiosi a considerarlo come una forma di influenza che potrebbe portare alla politica della "trappola del debito”, considerata una nuova forma nascosta di colonialismo. Il FMI, pur essendo anch'esso cambiato nel corso degli anni, è ancora visto come la principale organizzazione internazionale di supporto ai paesi in difficoltà. Svolgendo lo stesso ruolo del fornire assistenza finanziaria, i paesi africani in difficoltà spesso si trovano a scegliere tra i due, con gli aiuti cinesi percepiti come più accessibili rispetto agli standard più rigidi imposti del FMI, spesso a causa della condizionalità imposta. Lo scopo di questa ricerca è confrontare le due diverse modalità di prestito offerte dalla Cina e dal FMI. L'obiettivo è identificare le differenze tra i due approcci e capire perché i paesi africani spesso scelgono gli aiuti cinesi, anche se ciò comporta il rischio di cadere in una "trappola del debito". Questo confronto potrebbe fornire spiegazioni sulle ragioni dietro queste scelte e offrire una comprensione più ampia dell'impatto di ciascuna modalità sui paesi africani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/146853