Questo studio si propone di verificare se esistano delle differenze nelle capacità cognitive tra cani che vivono in un contesto sociale intraspecifico, i.e. in coppia o più, e cani che vivono da soli nel nucleo familiare umano. ll vivere in gruppo generalmente innesca una competizione per le risorse, che potrebbe determinare una più rapida risoluzione dei test in cui il cibo viene nascosto. Per condurre questo lavoro di tesi sono stati utilizzati tre differenti test cognitivi presenti in letteratura: 1° test IMPOSSIBLE TASK: per questo test sono stati utilizzati 52 cani, di cui 30 vivevano in coppia, mentre 22 erano singoli. La procedura prevede che il cane sia tenuto al guinzaglio dal proprietario mentre il ricercatore posiziona una crocchetta sotto una scatola trasparente, il cane viene quindi liberato; ha un minuto di tempo per recuperare la ricompensa. Il test (trial) è ripetuto tre volte, se il cane supera almeno due trial può passare alla prova impossibile dove la scatola è bullonata e la risorsa non è raggiungibile. 2° test SCATOLA CON CIBO: per questo test sono stati utilizzati 58 cani di cui 35 vivevano in coppia e 23 erano cani singoli. Lo svolgimento della prova prevede l'utilizzo di una scatola con coperchio che può essere aperta dal cane o premendo il pulsante con la zampa o spingendo il coperchio con il muso. Il ricercatore mette il cibo nella scatola, chiude il coperchio ed il cane ha un minuto di tempo per ottenere la risorsa. Il test anche in questo caso viene ripetuto tre volte. 3° test QUANTITA': la procedura è composta da 3 differenti condizioni: condizione 1: libera scelta da parte del cane tra una piccola ed una grande quantità, condizione 2: scelta tra una grande quantità ed una piccola influenzata dalla presenza dello sperimentatore, condizione 3: scelta tra 2 quantità piccole di cibo influenzate dallo sperimentatore. In conclusione possiamo affermare che dai test effettuati non sono emerse delle differenze tra cani che vivono in un contesto sociale intraspecifico complesso e cani singoli, si può però supporre almeno per quanto riguarda l'impossible, test in cui viene messo in risalto il legame con il padrone, che i cani singoli siano maggiormente attaccati ai proprietari e questo abbia portato ad uno stimolo maggiore delle proprietà cognitive. Essendo questo però il primo studio effettuato su questo argomento, possiamo certamente affermare che saranno necessari ulteriori approfondimenti con un campione più omogeneo.

Analisi delle capacità cognitive di cani domestici che vivono in un contesto sociale intraspecifico

COLLINO, PAOLA
2008/2009

Abstract

Questo studio si propone di verificare se esistano delle differenze nelle capacità cognitive tra cani che vivono in un contesto sociale intraspecifico, i.e. in coppia o più, e cani che vivono da soli nel nucleo familiare umano. ll vivere in gruppo generalmente innesca una competizione per le risorse, che potrebbe determinare una più rapida risoluzione dei test in cui il cibo viene nascosto. Per condurre questo lavoro di tesi sono stati utilizzati tre differenti test cognitivi presenti in letteratura: 1° test IMPOSSIBLE TASK: per questo test sono stati utilizzati 52 cani, di cui 30 vivevano in coppia, mentre 22 erano singoli. La procedura prevede che il cane sia tenuto al guinzaglio dal proprietario mentre il ricercatore posiziona una crocchetta sotto una scatola trasparente, il cane viene quindi liberato; ha un minuto di tempo per recuperare la ricompensa. Il test (trial) è ripetuto tre volte, se il cane supera almeno due trial può passare alla prova impossibile dove la scatola è bullonata e la risorsa non è raggiungibile. 2° test SCATOLA CON CIBO: per questo test sono stati utilizzati 58 cani di cui 35 vivevano in coppia e 23 erano cani singoli. Lo svolgimento della prova prevede l'utilizzo di una scatola con coperchio che può essere aperta dal cane o premendo il pulsante con la zampa o spingendo il coperchio con il muso. Il ricercatore mette il cibo nella scatola, chiude il coperchio ed il cane ha un minuto di tempo per ottenere la risorsa. Il test anche in questo caso viene ripetuto tre volte. 3° test QUANTITA': la procedura è composta da 3 differenti condizioni: condizione 1: libera scelta da parte del cane tra una piccola ed una grande quantità, condizione 2: scelta tra una grande quantità ed una piccola influenzata dalla presenza dello sperimentatore, condizione 3: scelta tra 2 quantità piccole di cibo influenzate dallo sperimentatore. In conclusione possiamo affermare che dai test effettuati non sono emerse delle differenze tra cani che vivono in un contesto sociale intraspecifico complesso e cani singoli, si può però supporre almeno per quanto riguarda l'impossible, test in cui viene messo in risalto il legame con il padrone, che i cani singoli siano maggiormente attaccati ai proprietari e questo abbia portato ad uno stimolo maggiore delle proprietà cognitive. Essendo questo però il primo studio effettuato su questo argomento, possiamo certamente affermare che saranno necessari ulteriori approfondimenti con un campione più omogeneo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/14685