The problem of pollution of water bodies with Hexavalent Chromium has been known for many years. Its origin can be attributed to human activity: numerous industrial entities use hexavalent Chromium in various processes. Tanneries, chemical and electroplating industries are among the main contributors to hexavalent Chromium contamination of water bodies. Chromium(VI) has wide adverse effects on human health: it is a suspected type 1 carcinogen, is corrosive to skin and mucous membranes in addition to being toxic if inhaled and/or ingested. In order to reduce its concentration within water bodies, both surface and deep, a maltodextrin polymer has been studied for the treatment of polluted water. The starting polymer used is obtained by enzymatic hydrolysis of corn starch, then cross-linked with 1,4-Butanedioldiglycidylether (BDE) and functionalized with two different adsorbent molecules: Triethanolamine (TEOA) and 1,4-Diazabicyclo[2.2.2]octane (DABCO): the purpose is to study their different behavior and abatement capacity, in different natural waters.
Il problema dell'inquinamento dei corpi idrici con il Cromo esavalente è noto da molti anni. La sua origine è imputabile all'attività umana: numerose realtà industriali adoperano il Cromo esavalente nelle varie lavorazioni. Concerie, industrie chimiche e industrie galvaniche sono tra le principali responsabili della contaminazione da Cromo esavalente dei corpi idrici. Il Cromo(VI) ha ampi effetti negativi sulla salute umana: è un sospetto cancerogeno di tipo 1, è corrosivo per pelle e mucose oltre a essere tossico se inalato e/o ingerito. Al fine di ridurne la concentrazione all'interno dei corpi idrici, superficiali e profondi, è stato studiato un polimero maltodestrinico per il trattamento delle acque inquinate. Il polimero di partenza utilizzato è ottenuto per idrolisi enzimatica dell'amido di mais, successivamente reticolato con 1,4-Butandioldiglicidiletere (BDE) e funzionalizzato con due differenti molecole adsorbenti: Trietanolammina (TEOA) e 1,4-Diazobiciclo[2.2.2]ottano (DABCO): lo scopo è quello di studiarne il diverso comportamento e capacità di abbattimento, in acque naturali differenti tra loro.
Sintesi di polimeri maltodestrinici per il trattamento di acque naturali contaminate da Cromo esavalente.
PEIRETTI, RICCARDO
2022/2023
Abstract
Il problema dell'inquinamento dei corpi idrici con il Cromo esavalente è noto da molti anni. La sua origine è imputabile all'attività umana: numerose realtà industriali adoperano il Cromo esavalente nelle varie lavorazioni. Concerie, industrie chimiche e industrie galvaniche sono tra le principali responsabili della contaminazione da Cromo esavalente dei corpi idrici. Il Cromo(VI) ha ampi effetti negativi sulla salute umana: è un sospetto cancerogeno di tipo 1, è corrosivo per pelle e mucose oltre a essere tossico se inalato e/o ingerito. Al fine di ridurne la concentrazione all'interno dei corpi idrici, superficiali e profondi, è stato studiato un polimero maltodestrinico per il trattamento delle acque inquinate. Il polimero di partenza utilizzato è ottenuto per idrolisi enzimatica dell'amido di mais, successivamente reticolato con 1,4-Butandioldiglicidiletere (BDE) e funzionalizzato con due differenti molecole adsorbenti: Trietanolammina (TEOA) e 1,4-Diazobiciclo[2.2.2]ottano (DABCO): lo scopo è quello di studiarne il diverso comportamento e capacità di abbattimento, in acque naturali differenti tra loro.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/146789