Il presente lavoro si focalizza sulla presenza del dio Bes nei templi d’epoca tardo faraonica ed ellenistica della Nubia, delle Oasi e dell’Egitto. Bes è un dio apotropaico appartenente alla sfera cultuale domestica, la cui figura ha suscitato grande interesse negli studiosi, poiché non appartiene a nessuno dei sistemi cosmogonici della religione egizia; nonostante ciò, è una delle divinità più popolari dell’Antico Egitto. Inoltre, diversi siti archeologici hanno rivelato l’esistenza di piccoli luoghi di culto dedicati a lui. È conosciuto soprattutto per la protezione del mondo infantile e femminile. Infatti, è associato principalmente ad Hathor dea della bellezza, della sessualità e della fertilità e a Tauret protettrice delle madri in attesa. Tutte e tre le divinità collaborano per proteggere i cosidetti “Mammisi”, tempietti in cui viene celebrato il mistero delle nascite divine. Grazie a questi elementi, è stato possibile approfondire l’argomento suddividendolo in quattro capitoli: nel primo viene fornita un’introduzione sul culto e l’iconografia di Bes facendo un excursus sull’origine del dio, sul suo aspetto e sulla sua funzione. Nel secondo e nel terzo capitolo è analizzata, dall’epoca tardo-faraonica all’epoca ellenistica, l’iconografia del dio nei templi della Nubia, delle Oasi e dell’Egitto: qui si trova la presenza di Bes in elementi architettonici come pilastri, abachi, fregi e capitelli, poiché la sua figura è collegata alla magia apotropaica e al senso liturgico cultuale della musica e della danza. Infine, nel quarto capitolo sono analizzate e approfondite evidenze archeologiche che rendono possibile l’ipotesi secondo cui Bes potesse avere un proprio culto, poichè soprattutto nel periodo tolemaico le immagini del dio si moltiplicano. Tuttavia, con l’avvento del Cristianesimo il senso iconografico di Bes viene modificato evolvendo in un demone malvagio pronto a terrorizzare.

Il dio Bes nei templi di epoca tardo faraonica ed ellenistica

GAROFALO, MARTINA
2021/2022

Abstract

Il presente lavoro si focalizza sulla presenza del dio Bes nei templi d’epoca tardo faraonica ed ellenistica della Nubia, delle Oasi e dell’Egitto. Bes è un dio apotropaico appartenente alla sfera cultuale domestica, la cui figura ha suscitato grande interesse negli studiosi, poiché non appartiene a nessuno dei sistemi cosmogonici della religione egizia; nonostante ciò, è una delle divinità più popolari dell’Antico Egitto. Inoltre, diversi siti archeologici hanno rivelato l’esistenza di piccoli luoghi di culto dedicati a lui. È conosciuto soprattutto per la protezione del mondo infantile e femminile. Infatti, è associato principalmente ad Hathor dea della bellezza, della sessualità e della fertilità e a Tauret protettrice delle madri in attesa. Tutte e tre le divinità collaborano per proteggere i cosidetti “Mammisi”, tempietti in cui viene celebrato il mistero delle nascite divine. Grazie a questi elementi, è stato possibile approfondire l’argomento suddividendolo in quattro capitoli: nel primo viene fornita un’introduzione sul culto e l’iconografia di Bes facendo un excursus sull’origine del dio, sul suo aspetto e sulla sua funzione. Nel secondo e nel terzo capitolo è analizzata, dall’epoca tardo-faraonica all’epoca ellenistica, l’iconografia del dio nei templi della Nubia, delle Oasi e dell’Egitto: qui si trova la presenza di Bes in elementi architettonici come pilastri, abachi, fregi e capitelli, poiché la sua figura è collegata alla magia apotropaica e al senso liturgico cultuale della musica e della danza. Infine, nel quarto capitolo sono analizzate e approfondite evidenze archeologiche che rendono possibile l’ipotesi secondo cui Bes potesse avere un proprio culto, poichè soprattutto nel periodo tolemaico le immagini del dio si moltiplicano. Tuttavia, con l’avvento del Cristianesimo il senso iconografico di Bes viene modificato evolvendo in un demone malvagio pronto a terrorizzare.
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