The focus of this dissertation consists of the analysis of the implications of the recently proposed “Anthropocene thesis” in the fields of physical geography and geomorphology. The possibility of defining an “anthropic epoch” stems from the exceptional entity of the impacts that mankind leaves on the Earth's surface, as seen from a geological point of view. Therefore, the consistency of this thesis is firstly evaluated through the formal requirements stated by the chronostratigraphic technique in developing geochronology, and an investigation is carried out upon the critical issues of current scientific debate, in order to understand whether it is possible to establish an “Anthropocene” in a narrow sense. Then, an assessment is undertaken on the possibility to find suitable geographical and interdisciplinary instruments for this new field of research, in order to outline the boundaries of an “Anthropocene” in a broad sense. Finally, some GIS-based tools are tested to assess their application in the geographical analysis of examples of human disturbance.
Il focus di questo lavoro è costituito dall'analisi delle implicazioni della recente formulazione della tesi sull'Antropocene nei campi di studio della geografia fisica e geomorfologia. L'idea dell'individuazione di un'epoca “antropica” discende dalla constatazione dell'eccezionalità degli impatti della specie umana sulla superficie terrestre dal punto di vista geologico. Pertanto, si valuta innanzitutto la sostenibilità della tesi partendo dai requisiti formali richiesti dalla tecnica cronostratigrafica nello sviluppo della geocronologia, e si effettua una ricognizione sui punti cruciali del dibattito scientifico contemporaneo per capire se sia possibile definire un “Antropocene in senso stretto”. In seguito, si indaga la possibilità di rinvenire adeguati strumenti concettuali, sia geografici che interdisciplinari, per questo nuovo settore ricerca, per poter tracciare il perimetro di un “Antropocene in senso lato”. Infine, si sperimentano alcune applicazioni in ambiente GIS per valutarne l'impiego nell'analisi geografica di casi esemplificativi di impatti antropico.
L'IPOTESI DELL'ANTROPOCENE IN GEOGRAFIA FISICA: VALUTAZIONE CRONOSTRATIGRAFICA E METODI DI STUDIO DEGLI IMPATTI ANTROPICI
PRANZO, ANDREA MARCO RAFFAELE
2018/2019
Abstract
Il focus di questo lavoro è costituito dall'analisi delle implicazioni della recente formulazione della tesi sull'Antropocene nei campi di studio della geografia fisica e geomorfologia. L'idea dell'individuazione di un'epoca “antropica” discende dalla constatazione dell'eccezionalità degli impatti della specie umana sulla superficie terrestre dal punto di vista geologico. Pertanto, si valuta innanzitutto la sostenibilità della tesi partendo dai requisiti formali richiesti dalla tecnica cronostratigrafica nello sviluppo della geocronologia, e si effettua una ricognizione sui punti cruciali del dibattito scientifico contemporaneo per capire se sia possibile definire un “Antropocene in senso stretto”. In seguito, si indaga la possibilità di rinvenire adeguati strumenti concettuali, sia geografici che interdisciplinari, per questo nuovo settore ricerca, per poter tracciare il perimetro di un “Antropocene in senso lato”. Infine, si sperimentano alcune applicazioni in ambiente GIS per valutarne l'impiego nell'analisi geografica di casi esemplificativi di impatti antropico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/146646