L’Occitania nella provincia di Cuneo e soprattutto nelle realtà urbane e più distanti dall’ambiente montano, è percepita poco e soprattutto in relazione alle danze e alla musica. Nonostante l’appartenenza geografica a questa realtà culturale, spesso anche le scuole locali, di vario ordine e grado, non la valorizzano. La ricerca ha previsto una parte sperimentale presso due scuole secondarie di primo grado, entrambe nella provincia di Cuneo. Nella parte iniziale della ricerca si ha avuto modo di constatare come per i docenti accoglienti non fosse stato preso in considerazione un focus sulla lirica trobadorica nella programmazione didattica annuale; è emerso inoltre che per gli alunni la realtà occitanica viene percepita come distante e intangibile, se non totalmente ignorata. Nonostante il periodo storico in cui i Trovatori sono stati letterariamente attivi corrisponda con quello in studio negli anni della scuola secondaria di primo grado, spesso questi autori non vengono trattati o di loro viene fatto un veloce accenno e molti libri di testo non ne fanno argomento di studio. La cultura trobadorica, tuttavia, bene si presta a diversi collegamenti interdisciplinari, che possono coinvolgere un team docenti o un singolo insegnante per sviluppare competenze negli studenti; tutto questo tiene come principale riferimento le Indicazioni Nazionali, testo guida a livello nazionale per insegnamento e apprendimento, nell’ottica di una scuola che fornisce la possibilità di creare collegamenti, di essere attiva nella proposta di stimoli che permettano agli studenti di orientare e orientarsi nel passato, nel presente e nel futuro, come cittadini del domani. Si è dimostrato come sia possibile e coinvolgente per alunni e professori, la realizzazione di un percorso formativo che punti all’interdisciplinarità, su un argomento che ha fatto emergere dagli stessi studenti stimoli validi (opportunità anch’essi di collegamenti utili a ingrandire la copertura di conoscenze sull’argomento). Lo scopo di questa tesi è quello di valorizzare letteratura e cultura dell’Occitania, tramite un percorso di ricerca sperimentale sulla lirica Trobadorica, nello specifico di Arnaut Daniel con due classi di scuole secondarie di primo grado. Attraverso la co-costruzione del sapere e la conseguente competenza nel collegare concetti storici, letterari, geografici e sociali, gli studenti hanno infine consolidato la padronanza dell’argomento in un esercizio cooperativo su più livelli - in gruppi di classe e tra plessi - di transcodifica mediale della Vida di Arnaut Daniel e di due sue opere.

Transcodifica mediale della lirica trobadorica: Arnaut Daniel alla scuola secondaria di primo grado

MAURO, CECILIA
2023/2024

Abstract

L’Occitania nella provincia di Cuneo e soprattutto nelle realtà urbane e più distanti dall’ambiente montano, è percepita poco e soprattutto in relazione alle danze e alla musica. Nonostante l’appartenenza geografica a questa realtà culturale, spesso anche le scuole locali, di vario ordine e grado, non la valorizzano. La ricerca ha previsto una parte sperimentale presso due scuole secondarie di primo grado, entrambe nella provincia di Cuneo. Nella parte iniziale della ricerca si ha avuto modo di constatare come per i docenti accoglienti non fosse stato preso in considerazione un focus sulla lirica trobadorica nella programmazione didattica annuale; è emerso inoltre che per gli alunni la realtà occitanica viene percepita come distante e intangibile, se non totalmente ignorata. Nonostante il periodo storico in cui i Trovatori sono stati letterariamente attivi corrisponda con quello in studio negli anni della scuola secondaria di primo grado, spesso questi autori non vengono trattati o di loro viene fatto un veloce accenno e molti libri di testo non ne fanno argomento di studio. La cultura trobadorica, tuttavia, bene si presta a diversi collegamenti interdisciplinari, che possono coinvolgere un team docenti o un singolo insegnante per sviluppare competenze negli studenti; tutto questo tiene come principale riferimento le Indicazioni Nazionali, testo guida a livello nazionale per insegnamento e apprendimento, nell’ottica di una scuola che fornisce la possibilità di creare collegamenti, di essere attiva nella proposta di stimoli che permettano agli studenti di orientare e orientarsi nel passato, nel presente e nel futuro, come cittadini del domani. Si è dimostrato come sia possibile e coinvolgente per alunni e professori, la realizzazione di un percorso formativo che punti all’interdisciplinarità, su un argomento che ha fatto emergere dagli stessi studenti stimoli validi (opportunità anch’essi di collegamenti utili a ingrandire la copertura di conoscenze sull’argomento). Lo scopo di questa tesi è quello di valorizzare letteratura e cultura dell’Occitania, tramite un percorso di ricerca sperimentale sulla lirica Trobadorica, nello specifico di Arnaut Daniel con due classi di scuole secondarie di primo grado. Attraverso la co-costruzione del sapere e la conseguente competenza nel collegare concetti storici, letterari, geografici e sociali, gli studenti hanno infine consolidato la padronanza dell’argomento in un esercizio cooperativo su più livelli - in gruppi di classe e tra plessi - di transcodifica mediale della Vida di Arnaut Daniel e di due sue opere.
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