Il presente lavoro di tesi nasce con l’intento di analizzare la monetazione della zecca di Μέναινων, attiva in Sicilia Orientale dalla fine del III secolo a.C. Il principale obiettivo della ricerca è stato quello di catalogare in serie gli esemplari documentati e ricostruire la sequenza dei conî. I contesti di appartenenza delle monete studiate sono essenzialmente due: vendite in case d’asta e i medaglieri del Museo Archeologico Regionale “P. Orsi” di Siracusa, del Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” di Palermo e dei Musei Reali di Torino , in cui è stato possibile visionare, fotografare, pesare e misurare i reperti numismatici. L’elaborato è composto dal primo capitolo introduttivo al sito dell’antica Mineo e dal secondo e terzo capitolo dedicati al catalogo. Nella prima parte sono state prese in considerazione le fonti scritte che ci danno notizia dell’antica Mineo e le fonti archeologiche. In particolare, sono stati analizzati i passi dell’undicesimo libro della Bibliotheca Historica di Diodoro Siculo, dal quale si ricavano preziose informazioni sul ruolo fondamentale che ha avuto il sito intorno al V secolo a.C. con la formazione di una federazione di città sicule (συντέλειαν) sotto la guida di Ducezio. Una veloce rassegna è stata fatta alle fonti archeologiche, che fanno emergere come il territorio di Mineo sia stato, dall’età preistorica, luogo di molteplici stanziamenti, in virtù della sua posizione tra la Piana di Catania, la Piana di Gela e la costa meridionale della Sicilia. Il secondo e terzo capitolo sono destinati al catalogo. Nella prima parte si ha un’analisi dei contesti di provenienza degli esemplari studiati e una descrizione iconografica dei tipi adottati per le singole emissioni. Nel terzo capitolo, infine, si ha la presentazione dei singoli esemplari, divisi in serie, dalla più pesante (pentonkion) alla più leggera (hexas).

ΜÉΝΑΙΝΩΝ: LA MONETAZIONE DELLA ZECCA DI MINEO TRA III E II SECOLO A.C.

CANNATÀ, STELLA
2023/2024

Abstract

Il presente lavoro di tesi nasce con l’intento di analizzare la monetazione della zecca di Μέναινων, attiva in Sicilia Orientale dalla fine del III secolo a.C. Il principale obiettivo della ricerca è stato quello di catalogare in serie gli esemplari documentati e ricostruire la sequenza dei conî. I contesti di appartenenza delle monete studiate sono essenzialmente due: vendite in case d’asta e i medaglieri del Museo Archeologico Regionale “P. Orsi” di Siracusa, del Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” di Palermo e dei Musei Reali di Torino , in cui è stato possibile visionare, fotografare, pesare e misurare i reperti numismatici. L’elaborato è composto dal primo capitolo introduttivo al sito dell’antica Mineo e dal secondo e terzo capitolo dedicati al catalogo. Nella prima parte sono state prese in considerazione le fonti scritte che ci danno notizia dell’antica Mineo e le fonti archeologiche. In particolare, sono stati analizzati i passi dell’undicesimo libro della Bibliotheca Historica di Diodoro Siculo, dal quale si ricavano preziose informazioni sul ruolo fondamentale che ha avuto il sito intorno al V secolo a.C. con la formazione di una federazione di città sicule (συντέλειαν) sotto la guida di Ducezio. Una veloce rassegna è stata fatta alle fonti archeologiche, che fanno emergere come il territorio di Mineo sia stato, dall’età preistorica, luogo di molteplici stanziamenti, in virtù della sua posizione tra la Piana di Catania, la Piana di Gela e la costa meridionale della Sicilia. Il secondo e terzo capitolo sono destinati al catalogo. Nella prima parte si ha un’analisi dei contesti di provenienza degli esemplari studiati e una descrizione iconografica dei tipi adottati per le singole emissioni. Nel terzo capitolo, infine, si ha la presentazione dei singoli esemplari, divisi in serie, dalla più pesante (pentonkion) alla più leggera (hexas).
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