Questo lavoro di tesi parte da un’analisi teorica del decentramento fiscale, esaminandone le cause, le modalità di evoluzione nel tempo e le teorie ad esso connesse come ad esempio quella elaborata da Tiebout, Oates e Buchanan, ci si concentra poi sulle modalità di finanziamento degli enti decentrati in Italia. Riguardo a quest’ultimo punto, si analizza la norma 42/2009 e come questa vada ad impattare il finanziamento regionale. Si aggiunge anche un esame dei LEP regionali e della riforma costituzionale del Titolo V avvenuta con attuazione della legge 3/2001. Si passa poi ad un esame più pratico, vedendo nello specifico come le Regioni a statuto ordinario e speciale si siano adattate a questa nuova impostazione governativa. I due modelli vengono messi a paragone, prendendo la Lombardia come Regione rappresentativa di quelle ordinarie e la Sardegna di quelle a statuto speciale. Per quanto riguarda quelle a statuto ordinario, si analizzano il sistema di finanziamento delle Regioni e l’articolo 116 della Costituzione che è emblema della richiesta effettuata dalle Regioni sul tema dell’autonomia differenziata. A ciò si aggiunge anche un esame dello statuto d’autonomia della Lombardia, sottolineando la situazione finanziaria lombarda degli ultimi tempi. Per quanto riguarda quelle a statuto speciale invece, avviene ad ogni modo la descrizione delle modalità di finanziamento e dello statuto della regione in questione, la Sardegna, esaminando anche in questo caso la condizione dell’economia degli ultimi anni.

Il decentramento fiscale: il modello regionale ordinario e quello speciale a confronto

BOERO, CHIARA
2023/2024

Abstract

Questo lavoro di tesi parte da un’analisi teorica del decentramento fiscale, esaminandone le cause, le modalità di evoluzione nel tempo e le teorie ad esso connesse come ad esempio quella elaborata da Tiebout, Oates e Buchanan, ci si concentra poi sulle modalità di finanziamento degli enti decentrati in Italia. Riguardo a quest’ultimo punto, si analizza la norma 42/2009 e come questa vada ad impattare il finanziamento regionale. Si aggiunge anche un esame dei LEP regionali e della riforma costituzionale del Titolo V avvenuta con attuazione della legge 3/2001. Si passa poi ad un esame più pratico, vedendo nello specifico come le Regioni a statuto ordinario e speciale si siano adattate a questa nuova impostazione governativa. I due modelli vengono messi a paragone, prendendo la Lombardia come Regione rappresentativa di quelle ordinarie e la Sardegna di quelle a statuto speciale. Per quanto riguarda quelle a statuto ordinario, si analizzano il sistema di finanziamento delle Regioni e l’articolo 116 della Costituzione che è emblema della richiesta effettuata dalle Regioni sul tema dell’autonomia differenziata. A ciò si aggiunge anche un esame dello statuto d’autonomia della Lombardia, sottolineando la situazione finanziaria lombarda degli ultimi tempi. Per quanto riguarda quelle a statuto speciale invece, avviene ad ogni modo la descrizione delle modalità di finanziamento e dello statuto della regione in questione, la Sardegna, esaminando anche in questo caso la condizione dell’economia degli ultimi anni.
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