Il presente elaborato si propone di esplorare il ruolo dello sguardo nelle rappresentazioni di genere all’interno della narrativa modernista, analizzando i testi di James Joyce (Ulysses) e Virginia Woolf (Orlando: A Biography). Tramite lo studio dell’uso dello sguardo dei personaggi nei due testi, messo in relazione con il punto di vista del narratore, sostengo che è possibile notare delle differenze nel modo in cui viene costruita la soggettività femminile. Dal punto di vista dell’inquadramento teorico, l’analisi critica dei due testi si basa sugli studi femministi sul cinema; in particolare l’importante saggio della critica cinematografica britannica Laura Mulvey: Visual Pleasure and Narrative Cinema (1975). In quest’opera Mulvey esamina il rapporto che intercorre tra la rappresentazione femminile nel cinema classico Hollywoodiano e la percezione che ne ha lo spettatore. Attraverso l’utilizzo della psicoanalisi viene evidenziato come, nel cinema, lo spettatore ideale – maschio e eterosessuale – assuma un ruolo attivo di voyeur, mentre la donna sullo schermo assuma la funzione di oggetto passivo dello sguardo. Il Male Gaze si basa dunque sull’identificazione dello sguardo dello spettatore con quello del protagonista maschile e della macchina da presa, entrambi diretti verso il corpo oggettificato del personaggio femminile. Inoltre si delinea una panoramica degli studi sul Female Gaze, benché tale sguardo sia ancora una prospettiva iniziale della ricerca. Considerando gli studi ancora limitati, per le successive analisi sul Female Gaze si adotta la proposta della studiosa e regista Jill Soloway poiché si articola su un piano meno teorico e più individuabile all’interno della narrazione, offrendo una base solida per ulteriori ricerche. L’elaborato è suddiviso in cinque capitoli: i primi due affrontano la parte teorica relativa allo sguardo nel cinema e al rapporto tra punto di vista, letteratura modernista e cinema; il terzo e il quarto contengono le analisi delle opere di James Joyce e Virginia Woolf, mentre l’ultimo capitolo, è focalizzato sulla tematica gender, unisce i punti tra le analisi, per poi concludersi con un’ulteriore comparazione tra i due autori.

Prospettive di genere in letteratura: teorie dello sguardo nelle opere di James Joyce e Virginia Woolf

RAPISARDA, LUIGI
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato si propone di esplorare il ruolo dello sguardo nelle rappresentazioni di genere all’interno della narrativa modernista, analizzando i testi di James Joyce (Ulysses) e Virginia Woolf (Orlando: A Biography). Tramite lo studio dell’uso dello sguardo dei personaggi nei due testi, messo in relazione con il punto di vista del narratore, sostengo che è possibile notare delle differenze nel modo in cui viene costruita la soggettività femminile. Dal punto di vista dell’inquadramento teorico, l’analisi critica dei due testi si basa sugli studi femministi sul cinema; in particolare l’importante saggio della critica cinematografica britannica Laura Mulvey: Visual Pleasure and Narrative Cinema (1975). In quest’opera Mulvey esamina il rapporto che intercorre tra la rappresentazione femminile nel cinema classico Hollywoodiano e la percezione che ne ha lo spettatore. Attraverso l’utilizzo della psicoanalisi viene evidenziato come, nel cinema, lo spettatore ideale – maschio e eterosessuale – assuma un ruolo attivo di voyeur, mentre la donna sullo schermo assuma la funzione di oggetto passivo dello sguardo. Il Male Gaze si basa dunque sull’identificazione dello sguardo dello spettatore con quello del protagonista maschile e della macchina da presa, entrambi diretti verso il corpo oggettificato del personaggio femminile. Inoltre si delinea una panoramica degli studi sul Female Gaze, benché tale sguardo sia ancora una prospettiva iniziale della ricerca. Considerando gli studi ancora limitati, per le successive analisi sul Female Gaze si adotta la proposta della studiosa e regista Jill Soloway poiché si articola su un piano meno teorico e più individuabile all’interno della narrazione, offrendo una base solida per ulteriori ricerche. L’elaborato è suddiviso in cinque capitoli: i primi due affrontano la parte teorica relativa allo sguardo nel cinema e al rapporto tra punto di vista, letteratura modernista e cinema; il terzo e il quarto contengono le analisi delle opere di James Joyce e Virginia Woolf, mentre l’ultimo capitolo, è focalizzato sulla tematica gender, unisce i punti tra le analisi, per poi concludersi con un’ulteriore comparazione tra i due autori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/146565